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Curci Tecnica Fondamentale del Violino Parte III

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ALBERTO CURCI
 
PARTE TERZA
 
D ZI NI CURCI - MILANO
 
CONTENUTO DELLA III. PARTE
 
PREPARAZIONE AL SALTATO pag. 5 
Tre Studi sull'arcata preparatoria al saltato » 6 
LE ALTRE APPLICAZIONI . » 7 
Scala, intervalli di terze, arpeggio, trilli e note doppie in La bemalle 
magg . » 7 
Due Studi in La bernolle magg. . . » 8 
Scala, intervalli 'eli terze, arpeggio, trilli e note doppie in Mi bemolle 
magg . » 9 
Due Studi in Mi bemolle magg. . . » 10 
SETTIMO STUDIO IN FORMA DI DUETTO . » 12 
Sviluppo dell'estensione del 4° dito . » 
Scala, intervalli di terze, arpeggio, trilli e note doppie in Mi magg. 
Tre Studi in Mi magg. . . 'II 
Riassunto delle scale maggiori fino a 4 diesis e 4 bernolli, can 
diversi ritmi e colpi d'arco . 
Arpeggi sull'accordo di tonica nelle tonalita fino a 4 diesis e 4 
bemolli can diversi colpi d'arco . 
I COLORITI . 20 
Tonalita minori . 23 
Scala, arpeggio, intervalli di terze, trilli ed esercizi per l'articolazione 
in La min . » 
Esercizio per la rotazione della spalla . 
Tre Studi in La min. . . » 
Scala, arpeggio, intervalli di terze, trilli ed esercizi per l'articolazione 
in Mi min . » 26 
Tre Studi in Mi min. . . 28 
OTTAVO STUDIO IN FORMA DI DUETTO . » 3° 
Scala, arpeggio, intervalli, trilli, note doppie ed esercizi in Re min. » 32 
Esercizi per l'articolazione della spalla e del polso . » 33 
Due Studi in Re min. . . » 34 
Cambiamento d'arcata senza interruzione . » 35 
Due Studi per il cambiamento d'arcata . » 36 
Studio sul sincopato . » 37 
Scala, arpeggio, intervalli, trilli e note doppie in Sol min. . . » 37 
Due Studi in Sol min. . . » 38 
Scala, arpeggio, intervalli, trilli e note doppie in Si min. . . » 39 
Tre Studi in Si min. in tempo 6/8 . » 40 
NONO STUDIO IN FORMA DI DUETTO (Tarantella) » 42i • • • • • • • • • 
J 
PARTE III.
 
PREPARAZIONE AL SALTATO 
E bene iniziare 10 studio di quest' arcata preparatoria verso il tallone, la cioe, dove Ia mane 
controlla meglio il rimbalzo deIl'arco dovuto all'elasticita dei crini e perche trovandosi Ia mana mo.t: 
vicina al punto di contatto tra corda e arco essa domina meglio I'azione di quest'ultimo. 
Condizione preliminare per quest' arcata preparatoria e quella di saper reggere 1'arco sospe3C' 
in aria in atteggiamento di voler sonare al tallone, senza poggiare l' arco sulle corde. Per ottenere cio 
e necessario che il mignolo prema con Ia necessaria forza sulla bacchetta per agire da con tropeso ec 
evitare che l' arco tenti a cadere dal lato della punta. Tuttavia il mignolo non deve rinunciare alla 
morbidezza delle sue articolazioni per potersi flettere durante l'arcata al momento opportuno. 
Questa condizione, per cosi dire, di compromesso tra pressione e morbidezza del mignolo 3~ 
raggiunge soltanto poggiando il mignolo lateralmente sulla bacchetta, un po' piu indietro aIle altre 
dita e leggermente flesso. La posizione laterale sulla bacchetta del mignolo e indispensabile per evitare 
che esso mantenendosi morbido e flettendosi scivoli dalla bacchetta. Premesso cia si poggi I'arco sui.a 
corda al tallone e si suoni un'arcata di due 0 tre centimetri, poi la mano sollevi 1'arco dalla corda e 
descrivendo nell'aria un ovale rimetta 1'arco sulla corda allo stesso punto di prima per ripetere il proce­
dimento per ogni arcata in giu. Per l'arcata in su i movimenti si svolgono in direzione opposta. 
AVVERTENZA: 
Lo studio di questa colpo d' area 
preseritto a questa punta dell'inse­
mov imeutc i:: gnamento serve prineipalmente a dare 
,... -- .... ... " sospensioae 
all'allievo le conoscenre preliminari per i 
futuri eolpi d'area saltati, gettati eee. e per :':;l;~~~J~ ~\~ 
alleggerire l'arcata al tallone. Pertanto se 
ne limiti 10 studio in primo luogo quale ginna- i(~VI
stiea per il braeeio destro mentre nell'applieazione 
pratica ei si attenga al solo materiale di studio dato qui, essendo I'allieoo ancora immaturo !Jer ulteriori applica;ic':;. 
1:::--------- -------­
/ 
,
,
,
,
, 
Direzioue dei movimenti Direz ione dei movimenti
 
Dell' arcata in giu Dell' arcata in su
 
La curva punteggiata viene descritta dall'arco nell'aria durante la pa1.lsa per riporrare 
sulla corda al punto di prima. 
Arcata in su 
Arcata in gin 
v V V V VV V V 
~'I • _._. - ­¥i~ ~ ¥m l¥li5¥&'f[ecc ~!~i, ~P~TiJhi' 
verso il Tall. verso il Tall. 
Eseguire questa arcata sulle scale di Sol, Re e La magg. in un'ottava iniziarido ­
vuote e ripetendo 4 volte ogni nota. 
.(~ ~ Y£"fl~i=il~~"J 
Tall. V V V V V V V V V V V V 
Proprieta esclusiva per tutti i paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. Galleria del Corso, 4 - 20122 Milano. E. 4313 c C
 
-,: Copyright 1952 (Renewed 1980) by EDIZlONI CURCI S.LI. - Milano.
 
T'Jrt.:. : dir-rti 5C'rlO risen-at}.
 
6 
TRE STUDI
 
sull'arcata preparatoria al saltato.
 
275. Moderato 
ff ~
 
st"mt"le 
. . . . . . ~ . . . ~~~~ f . .. . .. 4 
tii 
. . . 
276. Moderato V V 
" . .
simile 
277. Moderato 
simile 
~ ~ 4 
¥' r - !
 
E. 4313 c C. 
LE ALTRE APPLICAZIONI
 
Oltre alle cinque applicazioni fondamentali delle dita studiate precedentemente, le dita possono 
produrre in r a Posizione altri intervalli risultanti dalle prime due applicarioni fondamentali abbassate di 
un semitono e cioe partendo dal semitono tra corda vuota e primo dito anziche dal tono. In tal caso 
Ia r a Applicazione abbassata di un semitono da i seguenti intervalli. 
Sui La ~ ~ Sui Sol 
~oo o () gg§jj~ 
-1- U" ~ 
ol:'e­
e la 2 a Applicazione abbassata di un semitono questi altri intervalli 
SuI Solfg S~I, M~ bo ~-&~.o. SuI La ~~ . j:rg~~~~ll II ~o~o 1,1) E
ube-b!?u-be-~ 
AVVERTENZA. - Data la dijJicoltd d'intonarione di alcuni di questi interoalli se ne tralasci per ora lo 
studio prendendone solo conoscenra teorica e servendosi nella pratica dei soli intervalli necessari a formare le scale, 
gli intervalli e gli accordi nelle tonalita di !vIi bemolle e La bemolle magg. 
SCALA, INTERVALLI DI TERZE, ARPEGGIO, TRILLI E NOTE DOPPIE IN LA BEMOLLE ;\[AGG. il~~)~E(b,~(~t
 j 
~J(~~E
 
twe~r~;i:
 
E. 4313c c. 
8 
279. 
~ T.A. ••d~ 
~ --------- simile 
- II 
280. NOTE DOPPIE 
~I~ 
DUE STUDI
 
in La bemolle magg.
 
"6­r II 
9 
¥282. Moderato alIa Marcia .I\.>!.", . ~Jt§~gi3~ J
fdec£so '. . 
~~~~~~~I: 
. . "--" . .
. . ' 
Preparazione per la scala di Mi bemolle magg. 
,*I~ ~
 
283. SCALA, INTERVALLI DI TERZE, ARPEGGIO, TRILLI E NOTE DOPPIE IN MI BEMOLLE ~fAGG. 
"m 
J -[ 
~ 
T.A. M.S.- T.A. M.l. 
E. 4313 c C. 
10 
J -~ 
'I,ll 
~~ 
~-
~. NOTE DaPPlE 0 •¥ .
 
DUE STUDI
 
in Mi bemolle magg.
 
~t=~7~~: ~ 
.. . . . 
E. 4313 c C. 
11 
287. Allegretto moderato 
~~~~S~:
TA~~;~ M.L 
. pcantabile --­
T.A. 
alia Meta 
288. Quinte e Seste ~ ~ ~ 
~I~ 
E.4313c·C. 
12 
SETTIMO STUDIO IN FORMA DI DUETTO
 
Riassunto della tecnica studiata dal N. '275 at N. '288.
 
1\loderato 
~I 
I 
~ ,) 
I ~I 
t 
V V similer:'I i\ . . 
.... 
,p r r 
Con pOCD arco al Tallone
 
sollevando dopo ogni nota
 289. l'arco dalla corda. 
- ~ ~ ~ 
I 
- ~ ~~ ~ p1t.../ 
fll . . . . .
. . . . . 
• 
I I J I I J I 
~ r 
. 
0 - :; - ~ ~ ~"J. - I <:» -9­ • 11 S:­ .. -i 
1 
3 
~I . . . . 
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-6- iI ":" [:1~ '*!- ... - ­
3 
I 
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j f'j I 
I 
, 
J ,. 
A Mibmagg.
 
f'J, i\ .
 
. 
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.. 
.
. 
I I~ .e. ~f deciso 
alla cordafll ... 
. . 
. I '--.-- ­..
~ ":'" ":" ~
~ "'!" ~ ~ . ~l~ .f ~ ~ . 
E. 4313 c C. 
13 
4 
~I 
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0 
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~I II 
4 • [;7-- ... ~ • . . .. ..-
• • • if ! ~ "!~ Ii: . Ji 4J. ~ 
Tempo I.
 
B La~ magg.
 
f'll r:l . . . . 
· 
. . . . . . .
. . . . . . 
I -
uJ Pcomeprima~ 
"" 
4 
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-tJ i -~ ~ .,;:~ ~ i: . 41­ -V~ V~ 1!i-~ ~ ~ • -. • 
\ 4 
. .
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"':' . . 
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~I 
I 
4 J ! ! ~ -6-' 
largamente e marcato 
'\1 
. - ... ~.-i­
. -= 
! ... 
• 3 f 
~~*:; • ~. . 
fT.A.allacorda 
I 
::>­ ~ 
-:;; 
= 
-­
! ~ '-.......-41­ ..... .. ... ! .. - - ! .. 
- - -
E. 4313 c C. 
14 
SVILUPPO DELL' ESTENSIONE DEL 40 DITO 
N.B. - Se qualcuna delle estensioni dovesse riuscire troppo difficile per l'allievo se ne rimandi 10 studio a 
quando la mano aora imparato a superare senra sforzo le estensioni pill facili. 
290. 4 
1 1_~2:"=========:....-__ 
~J~_-:I
 
1 1 ._ N2 ~..~=====3=========- __ 
2 2 3 __ 
1 1 _ 
~ 
3 3__12 1_~~2=================__ _ 
291. Su due corde vicme 
~1~t_rJ~~
 
4 _ 
. • =' _: . 2 
. :11 
3 " 4 
~~E~
4 _ 
:11 
- IJ~~J~~
 
:1~ J 
3 4 4 __ 
E. 4313 c C. 
15 
292. SCALA, INTERVALLI DI TERZE, ARPEGGIO, TRILLI E NOTE DOPPIE IN MI MAGG. 
~jN==fgJr~a 
(1) 
~~~j~1
 
•
 
294. NOTE DOPPIE ¥~~1~!'
 
E. 4313 c C. 
------
16 
TRE STUDI
 
295. Moderato in Mi magg. 
~,.-__·tmUrr~~ 
Variante 
_ant.>~
 ~MOSSO , 
pcanta~ 
: 
E. 4313 c C. 
• • • 
• • • 
17 
297. Moderato ­
~
 
N. B. - Studiare anche legando ogni misura in un'arcata. 
RIASSUNTO DELLE SCALE MAGGIORI FINO A 4 DIESIS E 4 BEMOLLI, CON DIVERSI ~IT:,n 
E COLPI D'ARCO 
298. DO magg. r---. ~ ~ ~ ~!~S-.. 
M.L 
~~~II
 
i'SOL magg. 0 0 . 0 ~~~(~~ r r~
 ~~~~a 
Tall. - ­
~L~·g~~~ 
Punta 3 - - - - - - - - ­
Tall. ~ Jl 
~:.~.~ 
-
E. 4313 c C. 
19 
306. .	 . 
~m.gg. ~~-----===_-_-	 r
. ~+§f~ E ~FT.A< _ . . - . simil~ 
ARPEGGI SULL'ACCORDO DI TONICA NELLE TONALITA FINO A 4 DIESIS E 4 BEMOLLI CO);
 
DIVERSI COLPI D'ARCO
 
;~~~
 ~~~i=: iPUnta - Tall. -	 - - _ M 
308.80L magg.	 ­~T.L~TA ---~--_--~~~ .~ 
w= - - ~ 
_ - - Tall.	 - - ~ - .. 
309.	 -Punta - -
REmagg.
 ~ ~ 
3iO . LAmagg. o' 4	 • 4 
T~_I:L4 ~.' 0 •• ~O,~=, _~~I . ..	 . . _oj :1~ ~ . M.l.	 ~ .'. ,-_~ 
311. MI magg.	 _ 
~~~~
 
312. FAmagg. 
~~
 
313 . 81~ magg.
'1 j ..-+
 
3140: MI.-T:~' ~ r- co " " " - -~ 
_---=1 ==-- - .. ~ _ ~====. ~~~~- "	 . . -~ ~ .	 . .."--'"	 "--.-. 
315. A~ ~I 
J ~. 
:. 
~ 
E. 4313 c C. 
20 
I COLORITI 
(Effetti dinamici) 
Con 1a determinazione Coloriti s'intende in musica i diversi gradi di forza del suono. Come e 
state gia spiegato nella I a Parte a pag. 34 i coloriti fondamentali in musica sono il piano e il forte. 
Pero il suono puo essere prodotto anche con altre gradazioni di sonorita e cioe: 
pianissimo (PP ) 
piano ( P ) 
mezzo forte (mf ) 
forte ( f ) 
fortissimo (ff ) 
(he formano la gamma completa dei coloriti alla quale s'innestano quali graduali mezzi sussidiari il 
crescendo (aumento graduale della forza del suono) che si segna - oppure cresc. e il diminuendo 
diminuzione graduale della forza del suono) che si segna opp. dim. 
I fattori che determinano negli strumenti ad arco il grado di forza sonora sono: 
I. La maggiore 0 minore pressione dell'arco sulla corda. 
2. La maggiore 0 minore oelocita dell'arco sulla corda. 
3. La maggiore 0 minore pressione accoppiata alla maggiore 0 minore oelocita dell'arco sulla corda. 
Aumentando la pressione dell'arco sulle corde e necessario accostare l'arco verso il ponticello per­
che a quel punto le corde presentano una maggiore resistenza alla pressione, e nello stesso tempo au­
mentare la quantita di crini che tocca la corda, cia che si ottiene raddrizzando verticalmente la bacchetta 
« a piombo» sui crini. 
Al contrario, nel piano, inclinando leggermente la bacchetta verso la tastiera si diminuisce la 
quantita di crini che passa sulla corda fino a ridurla al minimo nel pianissimo. 
Per rendersi conto delle diverse gradazioni di senorita che si possono produrre s'inizi 10 studio 
dei coloriti con l'esercizio seguente sulle corde vuote adoperando nel piano poco arco e poea pressione 
e nel forte pili arco e maggiore pressione. Nel crescendo e nel diminuendo si regoli l'arco in conforrnita. 
Iecc.sulle 
corde 
LaeMi¥;~~-f~-~'-
~ alla M". 
eee 
p --==1= p 
Dopo questo esercizio preliminare si possono studiare le scale imparate precedentemente nel 
modo seguente : 
~ alla M.ta a alla Punta 
~~~(~~= ece. 
p-=-f- P <i> p. ---=1= p ~/=.::=~ 
L'aumentare (crescendo) e il diminuire (diminuendo) della senorita nella stessa arcata presenta una 
difficolta maggiore degli esercizi precedenti, specie se il crescendo viene eseguito con l'arcata in gili 
~~:"(lno al tallone e forte alla punta) 0 il diminuendo con l'arcata in su (forte alla punta e piano al tallone) perche 
=~cl primo caso si dovra produrre il forte alla punta dell'arco, dove cioe il suono e naturalmente pili 
c~Ebole e nel secondo caso il piano al tallone, dove il suono e naturalmente pili forte. 
Per ovviare questa difficolta e bene iniziare 10 studio del crescendo e del diminuendo servendosi delle 
c:mdizioni pili favorevoli offerte dall'arco per tali coloriti e cioe il crescendo con l'arcata .in su e il dimi­
con l'arcata in gili. 
316. 
T.A. V 
n
=i;e EO I n 
t) p :/
=f=U===-_ 
E. 4313 c C. 
21 
I 
$I~~~~~~~~~~~~Iecc. 
Dopo gli esercizi sulle corde vuote si applicheranno gli stessi coloriti sulle scale gia note. 
~ oOD.T.A. ~e~ j 
simileP ---===J==- p--===J-.-===~ 
ed infine si passera all'esecuzione del crescendo e del diminuendo con l'arcata inversa, cioe il cresco con l'ar­
cata in giu e il dim. con l'arcata in suo 
317. 
T.A. 
~~V~bi#~~~~==tttII-=(~ F'1 ====t== 222d~r~ 
o ~ 
Pn~=::::::::J u = ~ = - ­P 
L'esecuzione del crescendo e del diminuendo nella stessa arcata accoppla 1 due procedimenti gia 
esposti. Si studi questa duplice colorito prima sulle corde vuote 
318. 
T.A. 
U Ie.poi sul.le sc~le ~(~ ~3~~1 eee.==(~ II III semibrevi, _ - _ ==::I=o= =<J::: . ~ ......c::::::::-- e- ~-
-==- -====-- - ­p-=J===-p 
CINQUE STUDT
 
sui coloriti 
J~~ 
mf f mJ 
_~~·4~~i.
 
P mJ f mJ p J J f 
E. 4313 c c. 
22 
321. Allegretto M S (poco area) 4, 
r . . . p co~i u~eco r' _ _ P(ecoJ f 
~W~~~ 
--i@ 
p. . . f P f P 
322. Allegretto 
~~~~ 
=w= Y;;---"~'.1J~.=--'._~=J_ 
E. 4313 c C. 
23 
TONALITA.. MINORI 
LE SCALE MINORI MELODICHE
 
Esercizio preparatorio (retrocessione del rO dito senza alzarlo),
 
324.sCALA, ARPEGGIO, INTERVALLI, TRILL! ED ESERCIZI PER L'ARTICOLAZIONE IN LA :-II:\. 
,*(~_d~~
 
T.A. 
~~2p£]~II 
'*~ 
325. Quarte 
~ • • 0 4(~ EE i
 
T.A. T.A. 
;. _1~~ 9_­==(~ ~~= _.- ~. -~ ~ F ­~ M.1. T.A. M.S. T.A. 
E. 4313 c C. 
24 
328. ESERCIZIO PER RINFORZARE IL 30 DITO (vedi I a Parte Esercizio N. 52). 
~I~ 
~ ~ ~ ~ ------' ~ ---=------' ~ 
329. ESERCIZIO DI ARTICOLAZIONE 
~I~ 1 .=, ~ - ~=~_= 
3
...J,/ ---2/ 
~
 
~
 
E. 4313 c C. 
25 
TRE STUDI 
in La min. 
331.Sostenuto 
~ M'at"'i'" ~~(~~ e salt i di ",d.. 2 
332.Moderato 
~ . Ribattuto di '!.""" _ _ 
J~~ 
333. Moderato 
~ T.A. _' 0 •I~ 
~ 
alla Meta 
E. 4313 c C. 
26 
SCALA, ARPEGGIO, INTERVALLI, TRILLI ED ESERCIZI PER L'ARTICOLAZIONE IN MI MIN. 
Preparazione alla scala 
334.
 
1~I~i~
 
f I 
~ 
adoperareper la semiminima in su
 
la stessa quantita d'arco dell'arcata in gin
 
~.I 
335. Terze 
~ 7i 7i • -~aHa Meta 
f 
&$ 
~ • < •?rr_.,
 
E. 4313 c C. 
27 
336. Quarte 
~~
 
M.l. T.A. M.S. T.A. 
~r~-i
 
i/ 
alla Meta 
338. ESERCIZI PER RINFORZARE IL 30 E 40 DITO 
1. _ 
1 
F
 
1. _ 
~-------1. _ 
n L. :1
 
E. 4313 c C. 
4 o ~I)
- ~O__ I) - o - I) -O~) 
4 
o 4(, It 
-
-..0 - ­O~ ­ - I J 
TRE STUDI 
in Mi min. 
341~oderato1m ~T.A. ~~=E;i~ 
M.S. 
~ 
=I ~
 
~~~
 
'~~~J t~
 
Variante 
~
 
alla Meta 
E. 4313c C. 
29 
~t~
 
cresco f 
Meta~~~~ 
P scorreuole 
E. 4313 c C. 
---
----
30 
OTTAVO STUDIO IN FORMA DI DUETTO 
Riassunto della tecnica studiata dal N. 290 al N. 342. 
Moderato 
i1T.A. i1
..:..r.a 
­
I 
( 
, 
344. 
. 
.,,:," 
r:I 
. 
4U ~4t 4 ""! ":'"f Ii deciso 
f1 ~ .-..." 
.J ~ 
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l!1! 
Ii 
• I 
. 
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32 
345. SCALA, ARPEGGIO, INTERVALLI, TRILLI, NOTE DaPPlE ED ESERCIZI IN RE MIN. 
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a~:la~,u;r ~~-2 0~~i _~ 
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T.A. 
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346. Terze 
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347. Quarte 
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E. 4313 c C. 
33 
ESERCIZI PER L'ARTICOLAZIONE DELLA SPALLA E DEL POLSO
 
351. Spalla
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T.A. 
E~Jii-Y 
352. Spalla e polso 
W!:,.
Punta 
~t'~~
 
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Due varianti all'esercizio precedente 
l;~~~t; ~ PUtlt~ 
Tall. 
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Altre varianti 
+el)~J~•.
 
Punta .fA: TA ~~ ~ TA. . . . M.1. 
~~3) 
alla Meta con poco arco Meta ~d - ~ ­Punta 1 . 1 . 
Tall. 
E. 4313 c C. 
34 
DUE STUDI 
in Re min. 
353 ·Andante sostenuto 
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Varianti 
WI~t: 
E. 4313 c C. 
35 
CAMBIAMENTO D'ARCATA SENZA INTERRUZIONE
 
Una delle principali aspirazioni tecniche del violinista equella di raggiungere un cambiamento 
d'arco senza produrre pause tra un'arcata e l'altra. Per quanta questo ideale tecnico non faccia parte 
dello studio elementare, tuttavia, poiche la sua pratica realizzazione avviene a traverse 10 svolgersi di 
movimenti di carattere meccanico e data 1a sua grande importanza nella tecnica violinistica genera1e 
e indispensabi1e che l'allievo ne conosca fin d'ora i1 procedimento per poterne curare in seguito i1 per­
fezionamento insieme con le altre specie di tecnica di cui son date qui le norme fondamentali. 
Per raggiungere il cambiamento d'arcata senza interruzione del suono e necessario che nel mo­
mento in cui l'arco cambia direzione, l'avambraccio, il polso e la mana assumano, ciascuno per qud 
tanto che 10 riguarda, una parte del procedimento meccanico di questa tecnica. 
Nell'arcata in giu con cambiamento d'crco alta punta si osservino le seguenti norme: 
I. Quando i1 braccio avra tirato quasi tutta l'arcata, deve fermarsi lasciando 3 0 4 centimetri di 
cnrn da poter utilizzare ancora per l'arcata in giu. 
2. Fermato i1 movimento del braccio si tireranno i residuali 3 0 4 centimetri abbassando 1a sola 
mana in modo da produrre una piccola arcata in gill di polso. 
3. Mentre si produce la piccola arcata di polso l'avambraccio, indipendentemente da cia che fa la 
mano, si mette in mota come per iniziare l'arcata in su COS1 la mano, esaurito il suo movimento di ab­
bassamento per la piccola arcata in gill, trova gia l'avambraccio in salita e ad esso si associa iniziando 
immediatamente I'arcata in suo 
, , 
, ' 
-_ ... ' 
piccola arcata di polso in giu 
Ji= 
Nell'arcata in su con cambiamento d'arco al tallone si procede invece nel modo seguente: 
I. Quando il braccio avra spinto l'arco quasi fino al tallone, deve fermarsi lasciando 3 0 4 centi­
metri di crini da poter utilizzare ancora per l'arcata in suo 
2. Fermato il movimento del braccio si spinge l'arco per i residuali 3 0 4 centimetri col solo 
movimento della mano producendo COS1 una piccola arcata in su di polso. 
3. Mentre si esegue la piccola arcata di polso, l'avambraccio, indipendentemente da cia che fa 1::.. 
mana si mette in mota come per eseguire l'arcata in gill e allora la mano, esaurito il suo movimer.to 
di spinta dell'arco in su trova l'avambraccio gia in discesa e ad esso si associa per iniziare immedic:c­
mente l'arcata in gill. 
vJ. 
s;;. 
Can questi procedimenti viene ridotta al minimo la pausa di sileneio tra un'arcata e I'oltra, anr]. ...... _._ .. 
nello studio i movimenti acquisteranno tale morbidezza e flessuosita da descrioere quasi una piccolo (~r::.: .:,. _. 
mento del mutar direrione d'arcata St da dare perfino La sensazione che La pausa non esista. 
E. 4313 c C. 
36 
ESERCIZIO PREPARATORIO PER RENDERE MORBIDI I MOVIMENTI DEL POLSO 
Tall.~ T.A. Punta T.A. 
. . . . . . .~I~~. =-- si;"ile - . - - =~ 
-con poco COD poco
 
arco col polso areo col polso
 
. .
- - - -
. . 
DUE STUDI
 
per il cambiamento d'arcata.
 
355. Sostenuto 
:p ill
 
T.A. piccola piccola samle 
arcata arcata
 
di polso ing-iu di polso iDSU
 
Ifj 
356.Moderato 
T.A. Punta T.A. rsu, • ~ M.L. ~~===~(~~= . 
• - - - - T.A. piccola T.A. piccola 
arcata arcata 
di pclso di polso 
~~!.;~.~~~ 
o 
E, 4313 c C. 
37 
STUDIO SUL SINCOPATO 
357. 
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T.A.' -' ,sImIle 
~ • 0 • 
I ~ t -
~ • • 0 •'=i~_ti-.~i-I 
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SCALA, ARPEGGIO, INTERVALLI, TRILL! E NOTE DOPPIE IN SOL MIN.
'I,pr 
358, 
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- Punta 
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0 0 0-' A ~ tt1- -0 0U 4 
in Sol min. I 
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DUE STUDI 
E. 4313 c C. 
39 
SCALA, ARPEGGIO, INTERVALLI, TRILLI E NOTE DaPPlE IN 51 MIN. 
Preparazione alla scala 
E. 4313 c C. 
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369. NOTE DaPPlE 
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E. 4313 c C. 
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371. Allegretto 
nifalla Punta 
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372. Allegretto 
mfalla Meta - - - - - ­
E. 4313 c C. 
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NONOSTUDIO IN FORMA DI DUETTO 
Riassunto della tecnica studiata dal N. 346 al N. 371. 
TARANTELLA 
Allegro brillante 
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Fine della III. Parte 
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