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Come viaggiare con 
un salmone
Umberto Eco
digital Publishing
Indice
1 Come sostituire una patente rubata ........................................... 5
2 Come evitare malattie contagiose ............................................ 15
3 Come viaggiare con un salmone .............................................. 19
4 Come mangiare in aereo ..............................................?.......... 23
5 Come parlare degli animali ....................................................... 27
6 Come impiegare il tempo .......................................................... 31
7 Come usare il ta s s is ta .................................................................. 34
8 Come non usare il fax ................................................................ 37
9 Come reagire ai volti n o t i .......................................................... 40
10 Come riconoscere un film porno ............................................. 43
1 1 Come mangiare il gelato ........................................................... 46
I COM E SOSTITUIRE UNA PATENTE RUBATA
Nel maggio dell’81 di passaggio ad Amsterdam perdo (o 
mi viene rubato in tram , perché si borseggia1 persino in 
Olanda) un portafoglio2 che conteneva pochi soldi ma varie 
tessere3 e documenti. Me ne accorgo al momento della 
partenza, all’aeroporto, e vedo subito che mi manca la carta 
di credito. A mezz’ora dalla partenza mi butto alla ricerca4 di 
un posto dove denunciare5 lo sm arrim ento6, vengo ricevuto 
in cinque minuti da un sergente7 della polizia aeroportuale, 
che parla un buon inglese, mi spiega che la cosa non è di loro 
competenza perché il portafoglio è stato sm arrito in città, 
comunque acconsente8 a stendere a macchina9 una denuncia, 
mi assicura che alle nove, quando aprono gli uffici, telefo­
nerà lui stesso all’American Express, e in dieci minuti 
risolve10 la parte olandese del mio caso. R ientrato a M ilano 
telefono all’American Express, il numero della mia carta 
viene segnalato in tu tto il mondo, il giorno dopo ho la carta 
nuova. Che bello vivere nella civiltà, mi dico.
Poi faccio il conto 11 delle altre tessere perdute e sporgo 
denuncia12 alla questura13: dieci minuti. Che bello, mi dico, 
abbiamo una polizia come quella olandese. T ra le tessere ce
1 borseggiare: stehlen
2 il portafoglio: Portem onnaie
3 le tessere: A usweispapiere
4 buttarsi alla ricerca: sich auf die Suche machen
5 denunciare: melden
6 lo smarrimento: Verlust
7 il sergente: Unteroffizier
8 acconsentire: einw illigen
9 stendere a macchina: mit der Schreibm aschine schreiben
10 risolvere: auflösen
11 fare il conto: aufzählen
12 sporgere denuncia: melden
13 la questura: Polizeipräsidium
5
n ’è una dell’ordine giornalisti1, e riesco a riaverne un dupli­
cato in tre giorni. Che bello. Ahimè, avevo anche sm arrito la 
patente2. Mi pare il guaio3 minore. Questa è roba da indu­
stria autom obilistica, c’è una Ford nel nostro futuro, siamo 
un paese di autostrade. Telefono all’Automobile Club e mi 
dicono che basta che io comunichi il numero della patente 
sm arrita. M i accorgo che non l’avevo segnato da nessuna 
parte, se non sulla patente, appunto, e cerco di sapere se 
possono guardare sotto il mio nome e trovare il numero. Ma 
pare che non sia possibile.
Io devo guidare4, è cosa di vita o di morte, e decido di 
fare ciò che di solito non faccio: andare per vie traverse5 e 
privilegiate. Di solito non lo faccio, perché mi spiace seccare6 
amici o conoscenti e odio quelli che fanno lo stesso con me, e 
poi abito a M ilano, dove se si ha bisogno di un documento in 
Comune non occorre telefonare al sindaco, si fa prim a7 a 
mettersi in fila8 allo sportello9, dove sono piuttosto efficienti. 
M a tan t’è, l’autom obile ci rende tutti un po ’ nervosi, e 
telefono a Roma a un’Alta Personalità dell’Automobile Club, 
la quale mi mette in contatto con un’Alta Personalità 
dell’Automobile Club di M ilano, la quale dice alla sua 
segretaria di fare tu tto quello che può. Può, ahimè, pochis­
simo, m algrado 10 la sua gentilezza.
Mi insegna alcuni trucchi11, mi spinge a cercare una 
vecchia ricevuta di un noleggio12 AVIS, su cui appare in carta
1 l ’ordine giornalisti: Journalistenverein
2 la patente: Führerschein
3 il guaio: Unglück
4 guidare: fahren
5 andare per vie traverse: Schleichwege nehm en
6 seccare: belästigen
7 si fa prima: es geht schneller
8 mettersi in fila: sich anstellen
9 lo sportello: Schalter
10 malgrado: trotz
11 il trucco: Trick
12 noleggio: Verm ietung
6
carbone1 il numero della mia patente, mi fa sbrigare2 in un 
giorno le pratiche prelim inari3, poi mi indirizza dove si deve 
andare, e cioè all’ufficio patenti della prefettura4, un 
immenso androne5 pullulante6 di una folla disperata7 e 
puteolente8, qualcosa come la stazione di Nuova Delhi nei 
film sulla rivolta dei Cipays9, dove i postulanti10, che 
raccontano storie terribili («io sono qui dal tempo della 
guerra di Libia»), campeggiano con thermos e panini, e 
arrivano alla fine della fila, come accade a me, quando lo 
sportello orm ai si chiude.
In ogni caso, devo dire, è cosa di pochi giorni di coda, nel 
corso dei quali, ogni qual volta si arriva allo sportello ci si 
accorge11 che bisognava riempire un altro modulo o 
comperare un altro tipo di marca da bollo12, e si ricomincia 
la fila; ma questo si sa, è nell’ordine delle cose. T utto bene, 
mi si dice, torni tra una quindicina di giorni. Per intanto, 
taxi.
Quindici giorni più tardi, dopo aver scavalcato13 alcuni 
postulanti che ormai hanno ceduto14 e sono in coma, 
apprendo allo sportello che il numero che avevo ricuperato 
sulla fattura AVIS, vuoi15 per errore alla fonte, vuoi per
1 la carta carbone: Durchschlagpapier
2 sbrigare: erledigen
3 preliminare: vorhergehend
4 la prefettura: Amt
5 l ’androne: Eingangshalle
6 pullulante: voli
7 disperato: verzweifelt
8 puteolente: stinkend
9 Cipays: indischer Volksstam m
10 il postulante: Antragsteller
11 accorgersi: bemerken
12 la marca da bollo: Steuermarke
13 scavalcare: überklettern
14 cedere: nachgeben
15 vuoi: (hier) w egen
7
carenza1 di carta carbone, vuoi per deperimento2 dell’antico 
documento, non è quello buono. N on si può far nulla se non 
denuncio il numero giusto. «Bene,» dico, «voi non potete 
certo cercare un numero che non vi so dire, ma potete 
cercare sotto Eco e lì trovate il numero.» No: vuoi cattiva 
volontà3, vuoi sovraccarico4 di lavoro, vuoi che le patenti 
siano archiviate sotto il numero, questo non è possibile. 
Provi, mi dicono, là dove ha fatto originariamente la patente, 
e cioè ad Alessandria, tanti anni fa. Là dovrebbero poterle 
rivelare il suo numero.
N on ho tem po di andare ad Alessandria, anche perché 
non posso guidare, e ricorro5 alla seconda scorciatoia; 
telefono a un compagno di liceo che è ora un ’Alta 
Personalità della finanza locale e gli chiedo di telefonare 
all’Ispettorato6 della motorizzazione. Costui prende una 
decisione altrettanto disonesta7 e telefona direttam ente a 
un’Alta Personalità dell’Ispettorato della motorizzazione, la 
quale gli dice che non si possono comunicare dati del genere 
se non ai carabinieri. Penso che il lettore si renda conto8 di 
quale pericolo correrebbero infatti le istituzioni se il numero 
della mia patente venisse comunicato a cani e porci9, 
Gheddafi e il KGB non aspettano altro. Dunque, top secret.
Rivado al mio passato e trovo un altro compagno di 
scuola che ora è un’Alta Personalità di un Ente pubblico10, 
ma gli suggerisco11 di non rivolgersi ad alte personalità della 
motorizzazione, perché la cosa è pericolosa e si potrebbe
1 la carenza: M angel
2 il deperim ento: Verbleichen
3 vuoi cattiva volontà: aus bösem W illen
4 il sovraccarico: Überlastung
5 ricorrere: zurückgreifen
6 l ’Ispettorato: A ufsichtsam t
7 disonesto: unehrlich
8 rendersi conto: sich bew usst werden
9 com unicare a cani e porci: jedem H ans und Franz etw . melden
10 l ’Ente pubblico: öffentliche Einrichtung
11 suggerire: ratenfinire sotto commissione1 parlam entare. Piuttosto, opino2, 
bisogna trovare una bassa personalità, magari un guardiano 
notturno3, che possa essere corrotto e metta il naso 
nottetem po negli archivi. L’Alta Personalità dell’Ente pub­
blico ha la fortuna di trovare una media personalità della 
motorizzazione, la quale non deve neppure essere corrotta, 
perché è abituale lettore dell’Espresso, e decide per amore di 
cultura di rendere questo pericoloso servigio4 al suo 
corsivista5 prediletto6 (che sarei io). N on so cosa faccia 
l’ardim entosa7 persona, fatto sta che il giorno dopo ho il 
numero della patente, numero che i lettori mi perm etteranno 
di non rivelare, perché ho famiglia.
Col numero (che ormai annoto dappertutto e celo in 
cassetti segreti in vista del prossimo furto8 o smarrimento) 
supero altre code alla motorizzazione milanese e lo sventolo9 
davanti agli occhi sospettosi dell’incaricato, il quale, con un 
sorriso che più nulla ha d ’umano, mi comunica che devo 
anche palesare10 il numero della pratica 11 con cui, nei lontani 
anni cinquanta, le autorità alessandrine12 hanno comunicato 
il numero della patente alle autorità milanesi.
Ricom inciano le telefonate ai compagni di scuola, la 
sventurata 13 media personalità, che già tan to aveva 
rischiato, torna alla carica14, com m ette alcune dozzine di
1 finire sotto com m issione: beim Untersuchungsausschuss landen
2 opinare: m einen
3 il guardiano notturno: N achtw ächter
4 il servigio: (arch.) D ienst
5 il corsivista: Redakteur
6 prediletto: Lieblings-
7 ardim entoso: tapfer
8 il furto: D iebstahl
9 sventolare: herum wedeln
10 palesare: kundgeben
11 la pratica: Akte
12 alessandrino: aus der Stadt A lexandria
13 sventurato: unglücklich
14 tornare alla carica: es noch einm al versuchen
9
rea ti1, sottrae una informazione di cui pare i carabinieri 
siano ghiottissimi2, e mi fa sapere il numero della pratica, 
numero che celo3 anch’esso, perché come si sa anche i muri 
hanno orecchie.
Ritorno alla motorizzazione milanese, me la cavo4 con 
pochi giorni di coda, ottengo la promessa di un documento 
magico entro una quindicina di giorni. Siamo orm ai a giugno 
avanzato, e finalmente mi trovo tra le mani un documento in 
cui si dice che io ho presentato dom anda5 per il rilascio6 della 
patente. N on esiste evidentemente7 un modulo per 
sm arrimenti, e il foglio è di quelli che si rilasciano per 
esercitarsi alla guida, quando non si ha ancora la patente. Lo 
mostro a un vigile8, chiedendo se con quello potrei guidare e 
l’espressione del vigile mi deprime: il buon ufficiale mi fa 
capire che se lui mi sorprendesse al volante con quel foglio 
mi farebbe pentire di essere nato.
In effetti me ne pento9, e torno all’ufficio patenti, dove 
dopo alcuni giorni apprendo che il foglio ricevuto era per 
così dire un aperitivo: debbo attendere l’altro foglio, quello 
in cui si dice che, avendo perso la patente, posso guidare sino 
a che non avrò ricevuto quella nuova, perché le autorità 
hanno appurato che avevo già quella vecchia. Il che è 
esattam ente quello che tutti sanno, dalla polizia olandese alla 
questura italiana, e che l’ufficio patenti sa, salvo che non lo 
vuole dire a chiare lettere prima di averci pensato su. Si noti 
che tutto quello che l’ufficio potrebbe desiderare sapere è 
esattam ente quello che sa già e che, per tanto che ci pensi su, 
non riuscirà mai a sapere altro. M a pazienza. Verso la fine di
1 il reato: Straftat
2 ghiottissim o: sehr gierig
3 celare: verstecken
4 cavarsela: es schaffen
5 presentare dom anda: beantragen
6 il rilascio: Herausgabe
7 evidentem ente: offensichtlich
8 il vigile: Verkehrspolizist
9 pentirsi: bereuen
io
giugno torno ripetutam ente a informarmi delle vicende del 
foglio numero due, ma pare che la sua preparazione 
comporti molto lavoro, e per un momento sono portato a 
crederlo, perché mi hanno richiesto tanti documenti e foto, e 
questo foglio dovrebbe essere qualcosa come un passaporto 
con pagine filigranate1 e cose del genere.
Alla fine di giugno, avendo orm ai speso somme 
vertiginose in taxi, cerco una nuova scorciatoia2. Scrivo sui 
giornali, perdiana3, forse qualcuno potrebbe aiutarm i con la 
scusa che devo viaggiare per ragioni di pubblica utilità. 
Attraverso due redazioni milanesi (Repubblica e L'Espresso), 
riesco a entrare in contatto con l’ufficio stampa della 
prefettura, dove trovo una gentile signora che si dichiara 
disposta a occuparsi del mio caso. La gentile signora non 
pensa neppure di attaccarsi al telefono: coraggiosamente si 
reca di persona all’ufficio patenti e penetra in penetrali4 da 
cui i profani sono esclusi, tra labirintiche teorie di pratiche 
che giacciono da tempi immemorabili. Cosa faccia la signora 
non so (odo grida soffocate, rovinio di scartafacci5, nuvole di 
polvere passano sotto la soglia6). Finalmente la signora 
riappare, e ha in mano un modulo giallo, di carta esilissima7, 
come quelli che i parcheggiatori8 infilano sotto il 
tergicristallo9, form ato diciannove per tredici centimetri. 
Non vi appare alcuna foto, è scritta a inchiostro10, con 
sbavature di pennino 11 Perry intinto in calam ai12 tipo Cuore,
1 filigranato: mit W asserzeichen versehen
2 la scorciatoia: Abkürzung
3 perdiana: unglaublich
4 il penetrale: versteckter Raum
5 il rovinio di scartafacci: Herabfallen von Papier
6 la soglia: Schwelle
7 esilissim o: sehr dünn
8 il parcheggiatore: Parkwächter
9 il tergicristallo: Scheibenwischer
10 l ’inchiostro: T inte
11 la sbavatura di pennino: Schreibfederspur
12 il calam aio: T intenfass
di quelli pieni di m o rd a 1 e mucillagine2 che producono 
filamenti3 sulla pagina porosa. C ’è il mio nome col numero 
della patente scomparsa, e a stampa vi si dice che il presente 
foglio sostituisce la patente «sopradescritta», ma scade il 
ventinove dicembre (la data è scelta ovviamente per 
sorprendere la vittima4 mentre guida per i tornanti di una 
località alpina, possibilmente nella bufera, lontano da casa, 
così che possa venire arrestata e torturata dalla polizia 
stradale).
Il foglio mi abilita a guidare in Italia ma sospetto che 
lascerebbe in serio imbarazzo un poliziotto straniero se lo 
mostrassi all’estero. Pazienza. O ra guido. Per farla breve, 
dirò che a dicembre la mia patente non c’è, trovo resistenza a 
rinnovare il foglio, ricorro ancora all’ufficio stampa della 
prefettura, mi ritrovo lo stesso foglio dove una mano 
malferma5 ha scritto quello che avrei potuto scrivere anch’io, 
e cioè che è rinnovato sino al giugno seguente (altra data 
scelta per sorprendermi in difetto mentre guido lungo6 una 
costiera7) e vengo altresì inform ato che in quella data si 
provvederà a prolungarm i la validità del foglio, perché 
quanto alla patente le cose dureranno più a lungo. Dalla voce 
rotta di compagni di sventura8 incontrati nel corso delle mie 
code, apprendo che c’è gente senza patente da uno, due, tre 
anni.
L’altro ieri ho applicato sul foglio la marca annuale: il 
tabaccaio mi ha consigliato di non annullarla, perché se poi 
mi arrivasse la patente dovrei comperarne un’altra. M a non 
annullandola mi trovo ad aver commesso, credo, un reato.
1 la morcia: T intensatz
2 la m ucillagine: T intensatz
3 produrre filamenti: Streifen hinterlassen
4 la vittima: Opfer
5 malfermo: zitternd
6 lungo: (hier) entlang
7 la costiera: Küste
8 il com pagno di sventura: Leidensgefährte
12
A questo punto, tre osservazioni. La prima è che se ho 
avuto il foglio in due mesi è perché, grazie a una serie di 
privilegi di cui godo per rango ed educazione, sono riuscito a 
scom odare1 una serie di Alte Personalità di tre città, di sei 
enti pubblici e privati, più un quotidiano e un settimanale di 
circolazione nazionale. Se facevo il droghiere2 o l’impiegato, 
a quest’ora avrei dovuto comperare una bicicletta. Per 
guidare con la patente bisogna essere Licio Gelli.
La seconda osservazione è che il foglio che tengo 
gelosamente nel portafoglio è un documento di nessun 
valore, falsificabilissimo3,e che quindi il paese è pieno di 
autom obilisti che circolano in situazioni di difficile 
identificabilità. Illegalità di massa, ovvero finzione4 di 
legalità. La terza osservazione richiede che i lettori facciano 
mente locale5 e cerchino di visualizzare una patente. Visto 
che orm ai non la si riceve più con la sua custodia6, che uno 
deve comperarsi da sé, la patente consiste di un libretto di 
due o tre pagine, con foto, in carta scadente7. Questi libretti 
non vengono prodotti a Fabriano come i libri di Franco 
M aria Ricci, non sono torchiati a m ano8 da artigiani 
abilissimi, potrebbero essere stampati da qualsiasi tipografia 
di infimo9 rango, e da Gutenberg in avanti la civiltà 
occidentale è in grado di produrne migliaia e migliaia in 
poche ore (d’altra parte già i cinesi avevano inventato 
procedimenti abbastanza rapidi con caratteri a mano).
Cosa ci vuole a disporre di migliaia di questi libretti, 
incollarci10 sopra la foto della vittima, e distribuirli magari
1 scom odare: belästigen
2 fare il droghiere: als Lebensm ittelverkäufer arbeiten
3 falsificabilissim o: sehr leicht zu fälschen
4 la finzione: V ortäuschung
5 fare mente locale: Gedanken ordnen
6 la custodia: Plastikhülle
7 scadente: m inderwertig
8 torchiare a mano: m anuell drucken
9 infimo: niedrigster
10 incollare: aufkleben
i 3
con una macchinetta a gettone1? Cosa accade nei meandri2 
dell’ufficio patenti?
Noi tutti sappiamo che un brigatista rosso è in grado di 
produrre in poche ore decine di patenti false, e si noti che 
produrre una patente falsa è più laborioso3 che produrne una 
vera. O ra, se non si vuole che il cittadino privo di patente si 
metta a4 battere baretti malfam ati5 nella speranza di entrare 
in contatto con le Brigate rosse, la soluzione è una sola: 
impiegare i brigatisti pentiti agli uffici patenti. Essi hanno 
quel che si chiama il know bow , dispongono di molto tempo 
libero, il lavoro come è noto redime6, in un solo colpo si 
liberano molte celle nelle carceri, si rendono socialmente utili 
persone che l’ozio7 coatto8 potrebbe ripiom bare9 in 
pericolose fantasie di onnipotenza10, si rende un servizio sia 
al cittadino a quattro ruote che al cane a sei zampe11.
M a forse è troppo semplice: io dico che dietro a questa 
storia delle patenti c’è lo zampino di una potenza straniera.
(1982)
1 la m acchinetta a gettone: M ünzautom at
2 il meandro: W indung
3 laborioso: arbeitsaufwändig
4 mettersi a: anfangen zu
5 battere baretti malfamati: durch Spelunken ziehen
6 redimere: befreien
7 l ’ozio: Faulheit
8 coatto: gezwungen
9 ripiombare: stürzen lassen
10 l ’onnipotenza: Allm acht
11 la zampa: Bein (eines Tieres)
14
2 COME EVITARE MALATTIE 
CONTAGIOSE
T anti anni fa un attore della televisione, che non faceva 
mistero 1 della propria omosessualità, disse a un giovane 
carino che palesemente2 tentava di sedurre3: «Ma tu vai con 
le donne? Non sai che fanno venire il cancro?» La battu ta4 
viene ancora citata nei corridoi di corso Sempione, ma ora è 
finito il tempo di scherzare. Leggo che il professor M atré ha 
rivelato che il contatto eterosessuale provoca5 il cancro. Era 
ora. Dirò di più, il contatto eterosessuale provoca la morte 
tout court6: lo sanno anche i bambini che esso serve alla 
procreazione7 e più gente nasce, più gente muore.
Con scarso senso di democrazia la psicosi dell’AIDS 
minacciava8 di limitare le attività dei soli omosessuali. Ora 
limiteremo anche le attività eterosessuali e tutti saremo di 
nuovo uguali. Eravamo troppo spensierati, e il ritorno agli 
untori9 serve a darci una più severa coscienza dei nostri 
diritti-doveri10.
Vorrei tuttavia sottolineare che lo stesso problema 
dell’AIDS è più serio di quanto non crediamo e non riguarda 
solo gli omosessuali. Non vorrei diffondere11 eccessivo 
allarmismo, ma mi perm etto di segnalare altre categorie ad 
alto rischio.
1 fare mistero: ein Geheim nis aus etw . machen
2 palese: offenkundig
3 sedurre: verführen
4 la battuta: W itz
5 provocare: verursachen
6 tout court: einfach
7 procreazione: Fortpflanzung
8 minacciare: drohen
9 l ’untore: Verantwortlicher für die Verbreitung negativer 
Phänom ene
10 i diritti-doveri: Rechte und Pflichten
11 diffondere: verbreiten
15
Professioni liberali
Non frequentare teatri di avanguardia a New York: è 
noto che per ragioni fonetiche gli attori anglosassoni 
sputano 1 moltissimo, basta guardarli controluce di profilo, e 
i teatrini sperimentali pongono2 lo spettatore a diretto 
contatto di spruzzo3 con l’attore. Se deputati, non 
intrattenere rapporti con mafiosi, per non trovarsi a dover 
baciare la mano al padrino. Sconsigliata l’affiliazione4 alla 
cam orra, per via5 del rito col sangue. Chi tenti una carriera 
politica attraverso CL6 dovrà tuttavia evitare la comunione, 
che trasm ette germi7 di bocca in bocca attraverso i 
polpastrelli8 del celebrante9, per non parlare dei rischi della 
confessione auricolare10.
Cittadini semplici e operai
Ad alta quota di rischio troviam o i m utuati11 con denti 
cariati, perché è pericoloso il contatto col dentista che ci 
mette in bocca le mani che hanno toccato altre bocche. 
N uotare nel mare inquinato 12 da petroliere accresce il rischio 
di contagio13, perché il minerale oleoso trasporta particelle di 
saliva di altra gente che lo ha inghiottito 14 e sputato in
1 sputare: spucken
2 porre: setzen
3 lo spruzzo: Spritzer
4 l ’affiliazione: Aufnahm e
5 per via: w egen
6 CL: C om unione Liberazione (kirchlich-politische Bewegung)
7 il germe: Krankheitserreger
8 il polpastrello: Fingerkuppe
9 il celebrante: Pfarrer
10 l ’auricolare: Kopfhörer
11 il mutuato: Kassenpatient
12 inquinato: verschm utzt
13 il contagio: Ansteckung
14 inghiottire: hinunterschlucken
1 6
precedenza. Chi consumi più di o ttanta Gauloises al giorno 
tocca con le dita, che han toccato altro, la parte superiore 
della sigaretta, e i germi entrano nelle vie respiratorie. 
Evitare di essere messi in cassa integrazione1, perché si passa 
la giornata a rodersi le unghie2. Porre cura nel non venire 
rapiti da pastori sardi o da terroristi: i rapitori usano di 
solito lo stesso cappuccio per più rapiti. Non viaggiare in 
treno nel tra tto Firenze-Bologna, dato che l’esplosione 
diffonde con estrema rapidità detriti3 organici, e in questi 
momenti di confusione è difficile proteggersi. Evitare di 
trovarsi in zone colpite da testate nucleari: di fronte alla 
visione del fungo atomico si tende a portare le mani alla 
bocca (senza averle lavate!), m orm orando «mio Dio!»
Sono inoltre in situazione di alto rischio i m oribondi4 che 
baciano il crocifisso; i condannati a morte (ove la lam a5 della 
ghigliottina6 non sia stata opportunam ente disinfettata 
prima dell’uso); i bambini di orfanotrofi7 e brefotrofi8 che la 
suora9 cattiva obbliga a leccare il pavimento dopo averli 
legati per un piede alla brandina10.
Terzo m ondo
M inacciatissimi11 i pellerossa: il passaggio del calum et12 
di bocca in bocca ha provocato, come è noto, l’estinzione13
1 la cassa integrazione: Kurzarbeitergeld
2 rodersi le unghie: an den Fingernägeln beißen
3 il detrito: Abfall
4 il m oribondo: Sterbender
5 la lama: Klingel
6 la ghigliottina: G uillotine
7 l ’orfanotrofio: W aisenhaus
8 il brefotrofio: Kinderheim
9 la suora: N onne
10 la brandina: Feldbett
11 m inacciatissim o: sehr gefährdet
12 il calumet: Friedenspfeife
13 l ’estinzione: Aussterben
17
della nazione indiana. I mediorientali e gli afgani sono 
esposti alla leccata da cammello, e si veda l’alto tasso di 
m ortalità in Iran e in Iraq. Un desaparecido1 rischia 
moltissimo quando il torturatore infierisce2 su di lui 
sputandogli in faccia. Cambogiani e abitanti di campi 
libanesi dovrebbero evitare il bagno di sangue, sconsigliato 
da nove medici su dieci (il decimo, più tollerante, è il dottor 
Mengele).
I negri sudafricani sono esposti a infezioni quando il 
bianco li guarda con disprezzo3 e fa un verso con la bocca 
che diffonde saliva4. I prigionieri5 politicidi ogni colore 
debbono accuratamente evitare che il poliziotto dia loro un 
manrovescio6 sui denti dopo aver toccato le gengive7 di un 
altro inquisito. Le popolazioni affette da carestia endemica 
debbono astenersi8, per calmare i morsi della fame, dal 
deglutire9 con frequenza, poiché la saliva, venuta a contatto 
coi miasmi dell’ambiente, va a infettare le vie intestinali10.
Di questa campagna di educazione sanitaria le autorità e 
la stampa dovrebbero occuparsi, invece di fare dello 
scandalismo su altri problemi la cui soluzione potrebbe 
essere ragionevolmente rinviata11 a data da destinarsi12.
(1985)
1 il desaparecido: Verschleppter
2 infierire: wüten
3 il disprezzo: Verachtung
4 la saliva: Speichel
5 il prigioniero: Gefangener
6 il m anrovescio: Ohrfeige mit dem Handrücken
7 la gengiva: Zahnfleisch
8 astenersi: sich enthalten
9 deglutire: schlucken
10 intestinale: Darm-
11 rinviare: zurückweisen
12 data da destinarsi: noch zu bestim m endes Datum
18
3 COME VIAGGIARE CON UN 
SALMONE
A leggere i giornali, due sono i problemi che assillano1 il 
nostro tempo: l’invadenza dei Computers, e la preoccupante 
avanzata2 del Terzo mondo. E vero, e io lo so.
Il mio viaggio dei giorni scorsi era breve: un giorno a 
Stoccolma e tre a Londra. A Stoccolma mi è avanzato il 
tempo per comperare un salmone affumicato3, enorme, a 
prezzo stracciato4. Era accuratamente avvolto in plastica, ma 
mi hanno detto che se ero in viaggio avrei fatto bene a 
tenerlo al freddo. Facile a dirsi.
Fortunatam ente a Londra il mio editore5 mi aveva 
prenotato un albergo di lusso, fornito di frigobar6. Arrivato 
all’albergo, ho avuto l’impressione di essere in una legazione7 
di Pechino durante la rivolta dei Boxers.
Famiglie accampate nell’atrio, viaggiatori avvolti in 
coperte8 che dorm ono sui loro bagagli... Mi informo dagli 
impiegati, tutti indiani, più qualche malese9. Mi dicono che 
proprio il giorno prima quel grande albergo aveva installato 
un sistema computerizzato il quale, per difetto di rodaggio10, 
era entrato in panne da due ore. Non si poteva sapere quale 
camera fosse libera e quale occupata. Occorreva attendere.
Verso sera il computer è stato riparato e sono riuscito a 
entrare nella mia camera. Preoccupato per il mio salmone, 
l’ho estratto dalla valigia e ho cercato il frigobar.
1 assillare: plagen
2 l ’avanzata: Vormarsch
3 il salm one affum icato: geräucherter Lachs
4 il prezzo stracciato: Schleuderpreis
5 l ’editore: Verleger
6 il frigobar: M inibar
7 la legazione: G esandtschaft
8 avvolto in coperte: in D ecken gehüllt
9 il malese: M alaie
10 il d ifetto di rodaggio: Fehler während erster Inbetriebnahme
1 9
Di solito i frigobar degli alberghi normali contengono 
due birre, due minerali, alcune bottigliette mignon1, qualche 
succo di frutta e due pacchetti di noccioline. Quello del mio 
albergo, grandissimo, conteneva cinquanta bottigliette tra 
whisky, gin, Drambuie, Courvoisier, Grand M arnier e 
Calvados, otto bottigliette di Perrier, due di Vitelloise e due 
di Evian, tre bottiglie di media grandezza di champagne, 
varie lattine di Stout, Pale Ale, birre olandesi e tedesche, vino 
bianco italiano e francese, noccioline, salatini, mandorle, 
cioccolatini e Alka-Seltzer. N on c’era posto per il salmone. 
Ho aperto due capaci cassetti2 e vi ho messo tutto il 
contenuto del frigobar, poi ho sistemato il salmone al fresco, 
e me ne sono disinteressato. Q uando sono rientrato il giorno 
dopo alle quattro , il salmone stava sul tavolo, e il frigobar 
era stato nuovamente riempito sino all’orlo con prodotti 
pregiati3. Ho aperto i cassetti e ho visto che tu tto il materiale 
nascostovi il giorno prim a era ancora là. H o telefonato in 
portineria4 e ho detto di avvertire5 il personale ai piani che se 
trovavano il frigo vuoto non era perché avessi consumato 
tu tto , ma era per via del6 salmone. Mi hanno risposto che 
occorreva fornire7 l’informazione al computer centrale, 
anche perché la maggior parte del personale non parlava 
inglese e non poteva ricevere ordini a voce, ma solo istruzioni 
in Basic.
Ho aperto altri due cassetti e vi ho trasferito il nuovo 
contenuto del frigobar, in cui ho poi allogato8 il mio 
salmone. Il giorno dopo alle quattro il salmone era sul 
tavolo, e già emanava un odore9 sospetto.
1 mignon: klein
2 il cassetto: Schublade
3 pregiato: hochw ertig
4 la portineria: Rezeption
5 avvertire: auf etw . hinweisen
6 per via di qc: w egen etw .
7 fornire: übermitteln
8 allogare: unterbringen
9 emanare un odore: einen Geruch verströmen
20
Il frigo era brulicante1 di bottiglie e bottigliette, e i 
quattro cassetti ricordavano la cassaforte2 di uno speak-easy 
durante il proibizionismo. Ho telefonato in portineria e mi 
hanno detto che c’era stato un nuovo incidente3 al computer. 
Ho suonato il campanello e ho cercato di spiegare il mio caso 
a un tizio4 che portava i capelli raccolti a crocchia5 sulla 
nuca: ma parlava solo un dialetto che, come un collega 
antropologo mi ha spiegato dopo, veniva praticato solo nel 
Kefiristan ai tempi in cui Alessandro il Grande impalmava6 
Rossane.
La mattina seguente sono andato per firmare il conto. 
Era astronomico. Risultava che avevo consum ato in due 
giorni e mezzo alcuni ettolitri di Veuve Clicquot, dieci litri di 
whisky diversi, compresi alcuni malti rarissimi7, otto litri di 
gin, venticinque litri tra Perrier ed Evian, più alcune bottiglie 
di San Pellegrino, tanti succhi di frutta quanti ne sarebbero 
bastati a mantenere in vita8 tutti i bambini assistiti 
dall’UNICEF, tante mandorle, noci e noccioline da far 
vomitare9 un addetto 10 all’autopsia dei personaggi della 
Grande bouffe. H o cercato di spiegare, ma l’impiegato, 
sorridendo coi denti anneriti11 dal betel, mi ha assicurato che 
il computer diceva così. H o chiesto un avvocato e mi hanno 
portato un mango.
1 brulicante di qc: vollgestopft mit etw .
2 la cassaforte: Panzerschrank
3 l ’incidente: Z w ischenfall
4 il tizio: jemand
5 i capelli raccolti a crocchia: H aarknoten
6 impalmare: an den Traualtar führen
7 rarissimo: ganz besonders selten
8 mantenere in vita: am Leben erhalten
9 vomitare: erbrechen
10 l’addetto: Zuständiger
11 annerito: geschwärzt
21
Il mio editore ora è furioso e mi crede un parassita1. Il 
salmone è immangiabile2. I miei figli mi hanno detto che 
dovrei bere un po’ meno.
(1986)
1 il parassita: Schmarotzer
2 imm angiabile: ungenießbar
4 COME MANGIARE IN AEREO
Nel corso di un viaggio aereo di alcuni anni fa 
(Amsterdam andata e ritorno), ci ho rimesso1 due cravatte 
Brooks Brothers, due camicie Burberry, due paia di pantaloni 
Bardelli, una giacca di tweed comperata in Bond Street e un 
gilè Krizia.
Infatti sui voli internazionali vige2 la buona abitudine di 
servire il pasto. Però si sa che il sedile è stretto, la tavoletta 
altrettanto e l’aereo talora balla. Inoltre i tovaglioli3 degli 
aerei sono piccolissimi e lasciano scoperto il ventre se si 
infilano nel colletto, e il petto se si posano sul grembo4. Il 
buon senso vorrebbe che si offrissero cibi non sporchevoli5 e 
compatti. N on è necessario dare tavolette di Enervit6. Cibi 
compatti sono la cotoletta alla milanese, le carni alla griglia, 
il formaggio, le patate fritte e il pollo arrosto. Cibi 
sporchevoli sono gli spaghetti con la pum m arola ’n coppa7, 
le melanzane alla parm igiana, le pizze appena uscite dal 
forno, il consommé in tazza bollente senza manici8.
Ora il menu tipico di un aereo si compone di carne molto 
cotta affogata9 in salsa marrone, generose porzioni di 
pom odoro, verdure trita te 10 fini e m acerate11 nel vino, riso e 
piselli al sugo. E noto che i piselli sono oggetti inafferrabili12 
- ed è per questo che neppure i grandi cuochi sono capaci di
1 rimetterci: draufgehen
2 vigere: gelten
3 il tovagliolo: Serviette
4 il grembo: Schoß
5 non sporchevole: etw as, das keine Flecken hinterlässt
6 Enervit: Energieriegel
7 con la pum m arola ’n coppa: (dial.) mit T om atensoße
8 senza m anico: ohneGriff
9 affogare: ertränken
10 tritare: zerkleinern
11 macerare: aufweichen
12 inafferrabile: nicht greifbar
23
fare i piselli ripieni1 - specie se ci si ostina2, come impone 
l’etichetta, a mangiarli con la forchetta e non con il 
cucchiaio. N on ditemi che sono peggio i cinesi perché 
assicuro che è più facile afferrare un pisello con le bacchette3 
che infilzarlo con la forchetta. E anche inutile obiettare che 
con le forchette i piselli non si infilzano ma si raccolgono, 
perché le forchette sono sempre disegnate al solo fine di far 
cadere i piselli che fingono di raccogliere.
Si aggiunga che i piselli, in aereo, sono regolarmente 
serviti solo quando l’aeromobile entra in una turbolenza e il 
capitano raccom anda di allacciare4 le cinture. In 
conseguenza di questo complesso calcolo ergonomico, 
pertanto, i piselli hanno solo due alternative: o s’infilano nel 
collo5 o nella braghetta6.
Come insegnavano i favolisti antichi, per impedire7 a una 
volpe di bere in un bicchiere occorre che il bicchiere sia alto e 
sottile8. I bicchieri degli aerei sono bassi, svasati, 
praticam ente simili a un catino9. Ovvio che qualsiasi liquido 
ne debordi, per legge fisica, anche senza turbolenza. Il pane 
non è la baguette francese, che occorre tirare con i denti 
anche quando è fresca, bensì un particolare tipo di 
sem olato10 che appena afferrato esplode in un nugolo di 
polvere11 sottilissima. Per il principio di Lavoisier questa 
polvere scompare solo in apparenza: all’arrivo si scoprirà che 
è andata ad accumularsi tu tta sotto il sedere, riuscendo a
1 ripieno: gefüllt
2 ostinarsi: auf etw . beharren
3 la bacchetta: Stäbchen
4 allacciare: festm achen
5 infilarsi nel collo: im H als stecken bleiben
6 la braghetta: H ose
7 impedire: hindern
8 sottile: fein
9 il catino: Schüssel
10 sem olato: feinkörnig
11 il nugolo di polvere: Staubw olke
24
im pastare i pantaloni anche da tergo1. Il dolce, o tende ad 
assomigliare a una meringa, e si im pasta insieme al pane, o 
cola immediatamente sulle dita, quando il tovagliolo è ormai 
intriso2 di sugo di pom odoro ed è inservibile.
Resta, è vero, la salvietta rinfrescante3; ma essa è 
indistinguibile4 dalle bustine del sale, del pepe e dello 
zucchero, per cui, dopo che avete messo lo zucchero 
nell’insalata, la salvietta rinfrescante è già finita nel caffè, il 
quale viene servito bollente e in una tazza di materiale 
term oconduttore colma sino all’orlo5, in modo che possa 
facilmente sfuggire dalle mani ustionate6 e amalgamarsi con 
la salsa ora raggrum ata7 intorno alla cintura. In business 
class il caffè viene rovesciato8 in grembo direttam ente dalla 
hostess, che si scusa in esperanto.
Il vivandiere9 di una compagnia aerea viene certamente 
arruolato tra quegli esperti alberghieri che adottano il solo 
tipo di cuccuma10 che, anziché versare il caffè nella tazza, ne 
spande11 l’o ttanta per cento sul lenzuolo. M a perché? 
L’ipotesi più ovvia è che si voglia dare ai viaggiatori 
l’impressione del lusso, e si suppone che essi abbiano in 
mente i film di Hollywood, dove Nerone beve sempre in 
coppe larghissime che gli im brattano 12 la barba e la 
clamide13, e i signori feudali rosicchiano cosciotti che
1 tergo: hinten
2 intriso: beschmiert
3 la salvietta rinfrescante: Erfrischungstuch
4 indistinguibile: nicht zu unterscheiden
5 co lm o sino a ll’orlo: bis zum Rand gefüllt
6 ustionato: verbrannt
7 raggrumato: geronnen
8 rovesciato: verschüttet
9 il vivandiere: Caterer
10 la cuccuma: Kanne
11 spandere: verschütten
12 imbrattare: beschmieren
13 la clamide: Kurzmantel
2-5
spandono sugo sulla camicia m erlettata1, mentre abbrac­
ciano una cortigiana.
M a allora perché in prima classe, dove il posto è 
spazioso, servono cibi compatti come pastosi caviali russi su 
toast im burrati, salmone affumicato e trance di aragosta 
all’olio e limone? Forse perché nei film di Luchino Visconti 
gli aristocratici nazisti dicono «fucilatelo2» mentre si infilano 
in bocca un singolo acino d ’uva3?
(1987)
1 merlettato: mit Spitze verziert
2 fucilatelo: erschießt ihn
3 l’acino d ’uva: W eintraube
2 6
5 COME PARLARE DEGLI 
ANIMALI
Se non siete patiti dell’attualità, questa storia è accaduta 
a New York qualche tem po fa.
Central Park, giardino zoologico. Alcuni ragazzini 
giocano vicino alla vasca degli orsi bianchi. Uno sfida1 gli 
altri a fare un bagno nuotando attorno agli orsi, per 
obbligare gli amici a tuffarsi2 gli nasconde gli abiti, i ragazzi 
entrano in acqua, sguazzano3 attorno a un orsacchione 
placido e sonnacchioso4, lo sbertucciano5, quello si secca6, 
allunga una zampa e si mangia, ovvero si sbocconcella7, due 
bambini, lasciandone in giro dei pezzi. Accorre la polizia, 
arriva persino il sindaco, si discute se uccidere l’orso, si 
riconosce che non era colpa sua, si scrive qualche articolo a 
effetto. G uarda caso, i bambini avevano dei nomi spagnoli: 
portoricani, forse di colore, forse arrivati di fresco, in ogni 
caso usi alla bravata8 come accade a tutti i ragazzi che si 
radunano in bande nei quartieri poveri.
Interpretazioni varie, tutte piuttosto severe. Alquanto 
diffusa la reazione cinica, almeno a voce: selezione naturale, 
se erano così stupidi da nuotare accanto a un orso, se lo sono 
m eritato9, io neppure a cinque anni mi sarei buttato nella 
vasca. Interpretazione sociale: sacche di povertà10, scarsa 
educazione, ahimè si è sottoproletari anche nell’imprudenza,
1 sfidare qc. a fare q.c.: jmdn. dazu bringen, etw . zu tun
2 tuffarsi: hineinspringen
3 sguazzare: planschen
4 sonnacchioso: schläfrig
5 sbertucciare: ärgern
6 seccarsi: sich belästigt fühlen
7 sboconcellarsi: genüsslich Stück für Stück essen
8 la bravata: Streich
9 meritare: verdienen
10 le sacche di povertà: M enschen, die in Armut leben
2-7
nella sconsideratezza1. M a quale scarsa educazione, mi 
chiedo, se anche il bambino più povero vede la televisione e 
legge i libri di scuola, dove gli orsi divorano2 gli uomini e i 
cacciatori li ammazzano?
A quel punto mi sono chiesto se i bambini non siano 
entrati nella vasca proprio perché guardano la televisione e 
vanno a scuola. Quei bambini sono stati probabilm ente 
vittime della nostra cattiva coscienza interpretata dalla 
scuola e dai mass media.
Gli esseri umani sono stati sempre spietati3 con gli 
animali, e quando si sono accorti della propria cattiveria, 
hanno incominciato, se non ad amarli tutti (perché con 
molta tranquillità continuano a mangiarne), almeno a 
parlarne bene. Se poi si pensa che i media, la scuola, gli enti 
pubblici, hanno da farsi perdonare tante cose fatte contro gli 
uomini, diventa tu tto som m ato4 rem unerativo5, psicolo­
gicamente ed eticamente, insistere sulla bontà degli animali. 
Si lasciano morire i bambini del Terzo mondo ma si invitano 
i bambini del Primo a rispettare non solo libellule e coni­
glietti, ma anche balene, coccodrilli, serpenti.
Si noti che in sé questa azione educativa è corretta. 
Quello che è eccessivo è la tecnica persuasiva6 che viene 
scelta: per rendere gli animali degni7 di sopravvivenza essi 
vengono umanizzati e bamboleggiati8. N on si dice che hanno 
diritto alla sopravvivenza anche se, secondo i loro costumi, 
sono selvaggi9 e carnivori, ma li si rende rispettabili
1 la sconsideratezza: Leichtsinnigkeit
2 divorare: verschlingen
3 spietato: erbarm ungslos
4 tutto som m ato: alles in einem
5 remunerativo: lohnend
6 la tecnica persuasiva: Überredungskunst
7 degno: würdig
8 bam boleggiare: verniedlichen
9 selvaggio: w ild
28
rendendoli amabili, buffi, bonaccioni1, benevoli, saggi e 
prudenti2.
Nessuno è più sconsiderato di un lemming, più 
infingardo3 di un gatto, più bavoso4 di un cane d ’agosto, più 
puzzolente di un porcello, più isterico di un cavallo, più 
cretino di una falena5, più viscido6 di una lumaca7, più 
velenoso di una vipera, meno fantasioso di una formica e 
meno musicalmente creativo di un usignolo8. Semplicemente 
occorre amare — e se proprio non possiamo, almeno rispet­
tare- questi e altri animali per quel che sono. Le leggende di 
un tempo esageravano con il lupo cattivo, le leggende di oggi 
esagerano con i lupi buoni. N on bisogna salvare le balene 
perché sono buone ma bisogna salvarle perché fanno parte 
dell’arredam ento naturale e contribuiscono all’equilibrio 
ecologico. Invece i nostri bambini sono educati a base di 
balene parlanti, lupi che si iscrivono al terz’ordine france­
scano e, soprattutto , Teddy Bear a non finire.
La pubblicità, i cartoni animati, i libri illustrati sono 
pieni di orsi buoni come il pane9, ligi alle leggi10, coccoloni11 
e protettivi. E insultante per un orso sentirsi dire che ha 
diritto di vivere perché - come ci si esprime dalle mie parti - 
è grande e grosso, ciula12 e balosso13. Pertanto sospetto che i 
poveri bambini di Central Park siano morti non per difetto
1 bonaccione: gutm ütig
2 prudente: um sichtig
3 infingardo: eigenw illig
4 bavoso: sabbrig
5 la falena: N achtfalter
6 viscido: schleim ig
7 la lumaca: Schnecke
8 l ’usignolo: N achtigall
9 buono com e il pane: herzensgut
10 ligio alle leggi: gesetzestreu
11 coccolone: anschm iegsam
12 ciula: (dial.) einfältig
13 balosso: (dial.) ignorant
29
ma per eccesso di educazione. Sono vittime della nostra 
coscienza infelice.
Per fargli dimenticare quanto gli uomini siano cattivi gli 
hanno spiegato troppo che gli orsi sono buoni. Invece di 
dirgli lealmente1 e che cosa sono gli uomini e che cosa sono 
gli orsi.
(1987)
1 lealmente: aufrichtig
30
6 COME IMPIEGARE IL TEMPO
Q uando telefono al dentista per prendere un appunta­
mento e lui mi dice che per tu tta la settimana a venire non ha 
più un’ora libera, io ci credo. E un professionista serio. M a 
quando qualcuno mi invita a un convegno1, a una tavola 
rotonda, a dirigere un ’opera collettiva, a scrivere un saggio, a 
partecipare a una giuria, e io gli dico che non ho tempo, non 
mi crede. «Suvvia2 professore,» dice, «una persona come lei il 
tempo lo trova.» Evidentemente noi umanisti non siamo 
ritenuti professionisti seri, siamo dei perdigiorno3.
Ho fatto un calcolo. Invito i colleghi che fanno mestieri 
analoghi a provare anche loro e a dirmi se è giusto. In un 
anno non bisestile ci sono 8760 ore. O tto ore di sonno, 
un ’ora per sveglia e toeletta, mezz’ora per spogliarsi e 
mettere la minerale sul comodino e non più di due ore per i 
pasti siamo a 4170 ore. Due ore per gli spostamenti in città, 
fanno 730 ore.
Facendo tre lezioni settimanali di due ore l’una e un 
pomeriggio di ricevimento studenti, l’università mi prende, 
per la ventina di settimane in cui si condensa l’insegnamento, 
220 ore di didattica, a cui aggiungo 24 ore di esami, 12 di 
discussione tesi, 78 tra riunioni e consigli vari. Considerando 
una media di cinque tesi annue di 350 pagine l’una, ogni 
pagina letta almeno due volte, prima e dopo la revisione, alla 
media di tre minuti per pagina, arrivo a 175 ore. Per le eserci­
tazioni, visto che molte le vedono i miei collaboratori, mi 
limito a calcolarne quattro per sessione di esame, trenta 
pagine l’una, cinque minuti a pagina tra lettura e discussione 
preliminare, e siamo a 60 ore. N on calcolando la ricerca, 
siamo a 1465 ore complessive.
Dirigo una rivista di semiotica, VS, che pubblica tre 
numeri per un totale di 300 pagine l’anno. N on calcolando i
1 il convegno: Tagung
2 suvvia: ach, kom m en Sie schon
3 il perdigiorno: Tagedieb
3i
manoscritti letti e scartati1, dedicando dieci minuti a pagina 
(valutazione, revisione, bozze) siamo a 50 ore. Mi occupo di 
due collane2 pertinenti3 ai miei interessi scientifici, calco­
lando sei libri all’anno per complessive 1800 pagine, dieci 
minuti per pagina, sono 300 ore. Dei testi miei tradotti, 
saggi, libri, articoli, relazioni a congressi, considerando solo 
le lingue che posso controllare, faccio una media di 1500 
pagine annue a venti minuti a pagina (lettura, controllo 
sull’originale, discussione col traduttore, di persona, per 
telefono o per lettera) e siamo a 500 ore. Poi ci sono gli scritti 
originali. Anche considerando che non scriva un libro, tra 
saggi, interventi a convegni, relazioni, abbozzi4 per le lezioni 
eccetera, si arriva facilmente a trecento pagine. Calcoliamo 
che tra pensarci, prendere appunti, battere, correggere, 
parta5 almeno un’ora a pagina, e fanno 300 ore. La Bustina 
di M inerva, a essere ottim isti, tra il trovare l’argom ento, 
prendere note, consultare qualche altro libro, scriverla, 
ridurla al form ato dovuto, spedirla o dettarla, mi prende tre 
ore: moltiplico per 52 settimane e ho 156 ore (non calcolo 
altri articoli eccezionali). Infine la posta, a cui dedico, senza 
riuscire a sm altirla6, tre m attine alla settimana dalle nove 
all’una, occupa 624 ore.
Ho calcolato che nel 1987, accettando solo il dieci per 
cento delle proposte, e limitandomi a convegni strettam ente 
disciplinari, presentazione di lavori condotti da me e dai miei 
collaboratori, presenze imprescindibili7 (cerimonie accade­
miche, riunioni convocate dai competenti ministeri), ho 
totalizzato 372 ore di presenza effettiva (non calcolo i tempi 
morti). Visto che molti impegni erano all’estero, ho calcolato
1 scartato: abgelehnt
2 la collana: Reihe
3 pertinente: bezüglich
4 l ’abbozzo: Entwurf
5 partire: (hier) brauchen
6 smaltire: abarbeiten
7 imprescendibile: unverzichtbar
32
323 ore di spostam enti1. Il calcolo tiene conto che un M ilano- 
Roma prende quattro ore tra taxi all’aeroporto, attesa, 
viaggio, taxi a Roma, sistemazione albergo e spostamento al 
luogo di riunione. Un viaggio a New York vale 12 ore.
Il totale che risulta è di 8094 ore. Sottratte2 alle 8760 che 
ci sono in un anno, lasciano un residuo3 di 666 ore, e cioè 
un ’ora e quarantanove al giorno, che ho dedicato a: sesso, 
scambio con amici e familiari, funerali, cure mediche, 
shopping, sport e spettacolo. Come si vede non ho calcolato 
il tempo di lettura del materiale stam pato (libri, articoli, 
fumetti). Ammettendo che lo abbia fatto durante gli sposta­
menti, in 323 ore, a cinque minuti per pagina (lettura pura e 
semplice e annotazioni), ho avuto la possibilità di leggere 
3876 pagine, che corrispondono a soli 12,92 libri di 300 
pagine ciascuno. E il fumo? A sessanta sigarette al giorno, 
mezzo minuto tra cercare il pacchetto, accendere e spegnere, 
sono 182 ore. N on ci sono. Dovrò smettere di fumare.
(1988)
1 lo spostam ento: Fortbewegung
2 sottrarre: abziehen
3 il residuo: Rest
33
7 COME USARE IL TASSISTA
Nel momento in cui si sale su un taxi nasce il problema 
di una corretta interazione con il tassista. Il tassista è un 
individuo che guida tutto il giorno nel traffico cittadino - 
attività che conduce o all’infarto o al neurodeliri1 - in con­
flitto con altri guidatori umani. Di conseguenza è nervoso e 
odia ogni creatura antropom orfa2. Questo induce i radicai 
chic a dire che i tassisti sono tutti fascisti. Non è vero, il 
tassista è disinteressato ai problemi ideologici: odia le m ani­
festazioni sindacali, ma non per il loro colore, bensì perché 
intralciano3. Odierebbe anche una sfilata4 di balilla5. Chiede 
solo un governo forte che metta al muro tutti gli autom o­
bilisti privati e fissi un ragionevole coprifuoco6 tra le sei di 
m attina e la mezzanotte. E misogino7, ma con le donne che 
van fuori. Se stanno a casa a buttar giù la pasta, le tollera.
Il tassista italiano si divide in tre categorie. Quello che 
esprime tali opinioni lungo tu tto il tragitto8; quello che tace 
contratto e comunica la sua m isantropia attraverso la guida; 
quello che risolve le sue tensioni in pura narratività9 e rac­
conta quello che gli è capitato con un cliente. Si tra tta di 
trancbes de vie10 sprovviste d i11 qualsiasi significato parabo­
lico12, e che raccontate all’osteria im porrebbero all’oste di
1 il neurodeliri: Irrenanstalt
2 antropom orfa: m enschenähnlich
3 intralciare: blockieren
4 la sfilata: Vorbeim arsch
5 il balilla: Anhänger der Jugendorganisation der faschistischen 
ParteiItaliens
6 il coprifuoco: Ausgangssperre
7 m isogeno: frauenfeindlich
8 il tragitto: Fahrt
9 la narratività: Erzählfluss
10 tranches de vie: (frz.) Lebensabschnitt
11 sprovvisto di: ohne
12 parabolico: gleichnishaft
34
fare uscire il soggetto narrante, dicendo che è ora di andare a 
letto. M a il tassista le giudica curiose e sorprendenti, e voi 
farete bene a commentarle con frequenti: «Ma guarda che 
gente, ma che cosa bisogna sentire, ma davvero è successo a 
lei?» Questa partecipazione non fa uscire il tassista dal suo 
autismo fabulatorio, ma vi fa sentire più buoni.
A New York un italiano corre dei rischi quando, leggen­
do sulla targhetta1 un nome come De C utugnatto, Esippo- 
sitto, Perquocco, rivela la propria origine. Allora il tassista 
inizia a parlare una lingua mai udita e si offende moltissimo 
se voi non capite. Dovete subito dire in inglese che parlate 
solo il dialetto del vostro paese. Lui d ’altra parte è già con­
vinto che ormai da noi la lingua nazionale sia l’inglese. M a in 
generale i tassisti newyorkesi o hanno un nome ebreo o un 
nome non ebreo. Quelli con il nome ebreo sono sionisti rea­
zionari, quelli con il nome non ebreo sono reazionari 
antisemiti. Non fanno asserzioni2, chiedono un pronun­
ciamento. Difficile il com portam ento3 con quelli di cui si 
legge un nome vagamente mediorientale, o russo, e non si 
capisce se sono ebrei o no. Per evitare incidenti bisogna 
allora dire che si è cambiato idea4 e non si vuole andare sulla 
Settima angolo Quattordicesima, ma in Charlton Street. 
Allora il tassista si arrabbia, frena e vi impone di scendere, 
perché i tassisti di New York conoscono solo le strade con i 
numeri e non quelle con i nomi.
Invece il tassista parigino non conosce nessuna strada. Se 
gli chiedete di portarvi a place Saint-Sulpice vi sbarca5 
all’Odèon, dicendo che di lì non ci sa più arrivare. M a prima 
si sarà lungamente lam entato della vostra pretesa6 con degli 
«ah, 9a monsieur, alors...» All’invito che potreste rivolgergli 
di consultare la sua guida, o non risponde, o vi fa capire che
1 la targhetta: Schild
2 fare asserzioni: Aussagen treffen
3 il com portam ento: Verhalten
4 cambiare idea: die M einung ändern
5 sbarcare: aussteigen lassen
6 la pretesa: Forderung
35
se volevate una consulenza bibliografica dovevate rivolgervi 
a un archivista paleografo della Sorbona. Una categoria a 
parte sono gli orientali: con estrema cordialità1 vi dicono di 
non pensarci, che trovano subito il posto, percorrono tre 
volte la cerchia dei boulevards2, e poi vi chiedono che diffe­
renza fa se invece che alla Gare du N ord vi hanno portato 
alla Gare de l’Est, perché sempre treni sono.
A New York non potete chiamare i taxi per telefono, a 
meno che non apparteniate a un club. A Parigi potete. Solo 
che poi non vengono. A Stoccolma potete chiamarli solo per 
telefono, perché non si fidano3 di uno qualsiasi che passa per 
strada. M a per conoscere il numero del telefono dovreste fer­
mare un taxi che passa per strada, e loro, come ho detto, non 
si fidano.
I tassisti tedeschi sono gentili e corretti, non parlano, pre­
m ono4 solo l’acceleratore5. Q uando scendete, bianchi come 
uno straccio, capite perché poi vengono a riposarsi in Italia, 
guidando a sessanta all’ora davanti a voi sulla corsia di 
sorpasso6.
M ettendo in gara un tassista di Francoforte con Porsche 
e un tassista di Rio con Volkswagen amm accata7, arriva pri­
ma il tassista di Rio, anche perché non si ferma ai semafori. 
Se lo facesse, sarebbe affiancato da una Volkswagen amm ac­
cata, m ontata da ragazzini che allungano la mano e vi 
portano via l’orologio.
Ovunque, per riconoscere un tassista c’è un mezzo 
infallibile8. E quella persona che non ha mai il resto9.
(1988)
1 la cordialità: H erzlichkeit
2 la cerchia dei boulevards: Außenring um Paris
3 fidarsi: vertrauen
4 premere: auf etw . treten
5 l ’acceleratore: Gaspedal
6 la corsia di sorpasso: Überholspur
7 am m accato: verbeult
8 infallibile: todsicher
9 il resto: W echselgeld
36
8 COME NON USARE IL FAX
Il telefax è veramente una grande invenzione. Per chi non 
lo sapesse ancora, ci mettete dentro una lettera, fate il nume­
ro del vostro corrispondente, e in pochi secondi colui la 
riceve. E non solo una lettera, ma anche disegni, piante, foto­
grafie, pagine di calcoli complicati che non si possono 
dettare per telefono. Se la lettera va in Australia, il prezzo 
della trasmissione è pari a quello di una intercontinentale 
telefonica di pari durata. Se la lettera va da M ilano a 
Saronno, lo stesso, in termini di teleselezione. Calcolate che 
una telefonata da M ilano a Parigi, in ore serali, vi viene a 
costare più o meno mille lire. In un paese come il nostro, 
dove le poste per definizione non funzionano, il telefax 
risolve tutti i problemi. L’altra cosa che la gente comune non 
sa è che vi potete comperare un telefax da tenere in camera 
da letto, o da portare con voi in viaggio, per una somma 
accessibile1. Diciamo da un milione e mezzo a due milioni. 
M olto per un capriccio2, poco se avete una attività che vi 
obbliga a corrispondere con molte persone e in molte città.
M a c’è purtroppo una legge inesorabile3 della tecnologia, 
ed è che quando le invenzioni più rivoluzionarie diventano 
accessibili a tutti, cessano di essere accessibili. La tecnologia 
è tendenzialmente democratica perché prom ette a tutti le 
stesse prestazioni, ma funziona solo se la usano solo i ricchi. 
Quando la usano anche i poveri, va in tilt4. Q uando un treno 
ci metteva due ore per arrivare da A a B, ecco apparire 
l’autom obile che ci arriva in un’ora. Per questo costava mol­
tissimo. M a non appena è diventata accessibile alle masse le 
strade si sono intasate5, e il treno è ridiventato più rapido. 
Pensate come è assurdo l’appello all’uso dei mezzi pubblici,
1 accessibile: annehmbar
2 il capriccio: Laune
3 inesorabile: unabwendbar
4 andare in tilt: außer Betrieb sein
5 intasato: verstopft
37
nell’era dell’automobile: ma con i mezzi pubblici, accettando 
di non essere privilegiati, arrivate prima dei privilegiati.
Per l’automobile, perché si raggiungesse il punto di 
collasso, ci sono voluti decenni e decenni. Il telefax, più 
democratico (infatti costa meno di un’automobile) ha 
raggiunto il collasso in meno di un anno. Ormai si fa prima a 
spedire per posta. Infatti il telefax incoraggia le com uni­
cazioni. Se prima stavate a M olfetta e avevate un figlio a 
Sydney, gli scrivevate una volta al mese e gli telefonavate una 
volta alla settimana. O ra col telefax potete mandargli istan­
taneamente la prima foto della cuginetta appena nata. Come 
resistere alla tentazione1? Inoltre il mondo è abitato da 
persone, in numero crescente, che vogliono dirvi qualcosa 
che a voi non interessa: come fare un migliore investimento, 
come acquistare un oggetto, come renderli felici m andando 
loro un assegno, come realizzarvi completamente parteci­
pando a un convegno che migliorerà la vostra profes­
sionalità. T utti costoro, non appena apprendono che avete 
un telefax, e purtroppo esistono degli annuali2, faranno a 
gara3 per inviarvi, a costi sostenibili, messaggi non richiesti.
Come risultato voi vi avvicinate al m attino al vostro 
telefax e lo trovate sommerso4 di messaggi che si sono 
accumulati durante la notte. N aturalm ente li buttate via 
senza leggerli, ma se nel frattem po un vostro intimo voleva 
dirvi che avete ereditato5 dieci miliardi dallo zio d ’America, 
ma dovete presentarvi entro le otto presso un notaio, ha 
trovato la linea occupata e voi il messaggio non lo avete 
ricevuto. Se quella persona deve raggiungervi, deve farlo per 
via postale. Il telefax sta diventando il canale dei messaggi 
irrilevanti, così come l’automobile sta diventando il mezzo 
per gli spostamenti lenti, per chi ha tempo da perdere e vuole
1 la tentazione: Versuchung
2 l ’annuale: Faxbuch
3 fare a gara: wetteifern
4 sommergere: überhäufen
5 ereditare: erben
38
sostare a lungo in lunghe code ascoltando Mozart o Sabrina 
Salerno.
Infine, il fax introduce un elemento nuovo nella dinamica 
della scocciatura1. Sino a oggi lo scocciatore2, se voleva scoc­
ciarvi, pagava lui (la telefonata, il francobollo, il taxi per 
venire a suonare il vostro campanello3). O ra invece anche voi 
contribuite alle spese, perché la carta del fax la pagate voi.
Come reagire? H o già pensato di far stampare carta 
intestata4 con il messaggio «fax non richiesto verrà autom a­
ticamente cestinato5» ma non credo che basti. Se posso darvi 
un consiglio, tenete il telefax sconnesso6. Se qualcuno deve 
mandarvi qualcosa vi deve telefonare e chiedervi di 
connetterlo7. Ma questo potrebbe intasare le linee telefo­
niche. Meglio sarebbe se chi deve mandarvi un fax vi scri­
vesse. Poi voi rispondete dicendo: «Invia il tuo messaggio per 
fax lunedì alle cinque, cinque minuti e ventisette secondi, 
fuso di Greenwich, quando io connetterò l’apparecchio per 
soli quattro minuti e trentasei secondi.»
(1989)
1 la scocciatura: Belästigung
2 lo scocciatore: Nervensäge
3 il cam panello: Klingel
4 intestato: mit Briefkopf
5 cestinare: wegwerfen
6 sconnettere: ausstecken
7 connettere: einstecken
3 9
9 COME REAGIRE AI VOLTI NOTI
Qualche mese fa mi trovavo a passeggiare per New York 
quando ho visto da lontano un tizio che conoscevo benis­
simo, e che stava venendo verso di me. Il guaio era che non 
mi ricordavo dove l’avevo conosciuto e come si chiamasse. E 
una di quelle sensazioni che si provano specie quando in una 
città straniera si incontra qualcuno conosciuto in patria, o 
viceversa1. Una faccia fuori posto2 crea confusione. E tu tta ­
via quel viso mi era così familiare che certamente avrei 
dovuto fermarmi, salutare, conversare, magari lui mi 
avrebbe detto subito: «Caro Umberto, come stai?» e persino: 
«Hai poi fatto quella cosa che dicevi?» e io non avrei saputo 
che pesci pigliare3. Fingere4 di non vederlo? Troppo tardi, lui 
stava ancora guardando dall’altra parte della strada, ma 
stava giusto volgendo il suo sguardo nella mia direzione. 
T anto valeva prendere l’iniziativa, salutare, e poi avrei cer­
cato di ricostruire dalla voce, dalle prime battute5.
Eravamo orm ai a due passi, stavo per aprirmi a un vasto 
e radioso sorriso, tendere la mano, quando di colpo l’ho 
riconosciuto. Era Anthony Quinn. N aturalm ente non lo ave­
vo mai incontrato in vita mia, né lui me. In un millesimo di 
secondo ho fatto in tempo a frenare, e gli sono passato 
accanto con lo sguardo perduto nel vuoto.
Poi ho riflettuto sull’incidente e ho pensato che era nor­
malissimo. Già un’altra volta in un ristorante avevo scorto6 
C harlton Heston e avevo avuto l’impulso di salutarlo. Questi 
volti7 popolano la nostra memoria, abbiamo trascorso con 
loro molte ore davanti a uno schermo, ci sono diventati
1 viceversa: um gekehrt
2 fuori posto: nicht einzuordnen
3 non sapere che pesci pigliare: nicht w issen, w ie man handeln soll
4 fingere: so tun, als ob
5 la battuta: (hier) Satz
6 scorgere: erblicken
7 il volto: Gesicht
40
familiari come quelli dei nostri parenti, e anche di più. Si può 
essere studiosi delle comunicazioni di massa, discettare1 sugli 
effetti di realtà, sulla confusione tra reale e im maginario, e su 
coloro che in questa confusione cadono definitivamente, ma 
non si è immuni dalla sindrome. Solo che c’è di peggio. Ho 
ricevuto confidenze di persone che per un ragionevole 
periodo sono state esposte ai mass media, apparendo con 
una certa frequenza in televisione. N on dico Pippo Baudo o 
M aurizio Costanzo, ma anche persone che avevano dovuto 
partecipare professionalmente a qualche dibattito, abba­
stanza per diventare riconoscibili. Lamentano tutte la stessa 
sgradevole2 esperienza. Di solito, quando vediamo qualcuno 
che non conosciamo personalmente, non lo fissiamo in faccia 
a lungo, non lo indichiamo con il dito ai nostri interlocutori, 
non parliam o ad alta voce di lui mentre ci può ascoltare. 
Sarebbero comportam enti ineducati3 e, oltre un certo limite, 
aggressivi. Le stesse persone che non indicherebbero con il 
dito l’avventore4 di un bar, solo per osservare con un amico 
che ha una cravatta alla moda, invece si com portano in 
modo assai diverso con i volti noti5.
Le mie cavie6 affermano che davanti a una edicola7, dal 
tabaccaio, mentre salgono sul treno, entrando in un gabi­
netto al ristorante, si trovano a incrociare altre persone che 
tra loro dicono ad alta voce: «Vedi, è proprio il Tale8.» «Ma 
sei sicuro?» «E come no, è proprio lui.» E continuano la loro 
conversazione amabilmente, mentre il Tale li sente, 
incuranti9 del fatto che li senta, come se lui non esistesse.
1 discettare: diskutieren
2 sgradevole: unangenehm
3 ineducato: unhöflich
4 l ’avventore: Stammgast
5 noto: bekannt
6 la cavia: Versuchskaninchen
7 l ’edicola: Z eitungskiosk
8 il tale: Typ
9 incurante: gleichgültig
4 i
Sono confusi dal fatto che un protagonista 
dell’immaginario massmediatico entri di colpo nella vita 
reale, ma al tempo stesso si com portano di fronte al perso­
naggio reale come se appartenesse ancora all’immaginario, 
come se fosse su uno schermo, o in fotografia su un 
rotocalco1, e loro parlassero in sua assenza.
E come se io avessi afferrato Anthony Quinn per il 
bavero2, l’avessi trascinato a una cabina telefonica e avessi 
chiam ato un amico per dirgli: «Ma guarda che caso, ho 
incontrato Anthony Quinn, sai che sembra vero?» (e poi lo 
avessi buttato via, andandomene per i fatti miei).
I mass media prima ci hanno convinto che l’immaginario 
fosse reale, e ora ci stanno convincendo che il reale sia 
immaginario, e tanta più realtà gli schermi televisivi ci 
mostrano, tanto più cinematografico diventa il mondo di 
tutti i giorni. Sino a che, come volevano alcuni filosofi, 
penseremo di essere soli al mondo, e che tu tto il resto sia il 
film che Dio o un genio maligno3 ci proietta davanti agli 
occhi.
(1989)
1 il rotocalco: Zeitschrift
2 il bavero: Kragen
3 maligno: böse
42
I O COME RICONOSCERE UN 
FILM PORNO
N on so se vi sia mai accaduto di vedere un film porno- 
grafico. Non intendo film che contengano elementi di ero­
tismo, sia pure oltraggioso1 per molti, come per esempio 
Ultimo tango a Parigi. Intendo film pornografici, il cui vero e 
unico fine2 è di sollecitare3 il desiderio dello spettatore, dal 
principio alla fine, e in modo che, pur di sollecitare questo 
desiderio con immagini di accoppiamenti vari e variabili, il 
resto conti meno che niente.
M olte volte i m agistrati4 debbono decidere se un film sia 
puram ente pornografico o se abbia valore artistico. Non 
sono di coloro che ritengono5 che il valore artistico assolva6 
tutto , e talora opere d ’arte autentiche sono state più 
pericolose, per la fede, i costumi, le opinioni correnti, che 
non opere di minor valore. Inoltre ritengo che adulti 
consenzienti7 abbiano il diritto di consumare materiale 
pornografico, almeno in mancanza di meglio. M a amm etto 
che talora in tribunale si debba decidere se un film è stato 
prodotto allo scopo di esprimere certi concetti o ideali 
estetici (sia pure per mezzo di scene che offendono il comune 
senso del pudore8), o se è stato fatto al solo e unico scopo di 
sollecitare gli istinti dello spettatore.
Ebbene, c’è un criterio per decidere se un film è porno- 
grafico o no, ed è basato sul calcolo dei tempi morti9. Un 
grande capolavoro del cinema di tutti i tempi, Ombre rosse,
1 oltraggioso: beleidigend
2 il fine: Z iel
3 sollecitare: anregen
4 il magistrato: Staatsanwalt
5 ritenere: meinen
6 assolvere: freisprechen
7 consenziente: bewusst
8 il pudore: Scham
9 il tem po morto: langw eilige Filmszene
43
si svolge sempre e unicamente (salvo l’inizio, brevi intervalli 
e il finale) su una diligenza1. M a senza questo viaggio il film 
non avrebbe senso. L ’avventura di Antonioni è fatto unica­
mente di tempi morti: la gente va, viene, parla, si perde e si 
ritrova, senza che nulla accada. M a il film vuole appunto 
dirci che nulla accade. Ci può piacere o no,ma vuole dirci 
esattam ente questo.
Un film pornografico invece, per giustificare il biglietto 
di ingresso o l’acquisto della videocassetta, ci dice che alcune 
persone si accoppiano sessualmente, uomini con donne, 
uomini con uomini, donne con donne, donne con cani o 
cavalli (faccio notare che non esistono film pornografici in 
cui uomini si accoppino con cavalle e cagne2: perché?). E 
questo andrebbe ancora bene: ma esso è pieno di tempi 
morti.
Se Gilberto, per violentare3 Gilberta, deve andare da 
piazza Cordusio a corso Buenos Aires, il film vi mostra 
Gilberto, in macchina, semaforo per semaforo, che compie 
tutto il tragitto.
I film pornografici sono pieni di gente che sale in 
macchina e guida per chilometri e chilometri, di coppie che 
perdono un tempo incredibile per registrarsi negli alberghi, 
di signori che passano minuti e minuti in ascensore4 prim a di 
salire in camera, di ragazze che sorbiscono5 liquori diversi e 
si gingillano6 con magliette e merletti prima di confessarsi7 a 
vicenda8 che preferiscono Saffo9 a Don Giovanni. Detto alla 
buona e volgarmente, nei film pornografici, prima di vedersi
1 la diligenza: Postkutsche
2 la cagna: H ündin
3 violentare: vergewaltigen
4 l ’ascensore: Aufzug
5 sorbire: (hier) einnehm en
6 gingillarsi: herum spielen
7 confessarsi: sich gestehen
8 a vicenda: gegenseitig
9 Saffo: Sappho, griechische Dichterin
44
una sana scopata1 occorre sorbirsi2 uno spot dell’assessorato 
ai trasporti.
Le ragioni sono ovvie. Un film in cui Gilberto violentasse 
sempre Gilberta, davanti, di dietro e di fianco, non sarebbe 
sostenibile3. Né fisicamente per gli attori, né economi­
camente per il produttore. E non lo sarebbe psicologicamente 
per lo spettatore: perché la trasgressione4 abbia successo 
occorre che si disegni su uno sfondo di norm alità. R appre­
sentare la norm alità è una delle cose più difficili per qualsiasi 
artista - mentre rappresentare la deviazione5, il delitto, lo 
stupro6, la tortura, è facilissimo.
Pertanto il film pornografico deve rappresentare la 
norm alità - essenziale perché possa acquistare interesse la 
trasgressione - nel modo in cui ciascun spettatore la conce­
pisce7. Pertanto se Gilberto deve prendere l’autobus e andare 
da A a B, si vedrà Gilberto che prende l’autobus e l’autobus 
che va da A a B.
Questo irrita sovente gli spettatori, perché essi vorreb­
bero che ci fossero sempre scene innom inabili8. M a si tra tta 
di una illusione. Essi non sosterrebbero9 un’ora e mezzo di 
scene innominabili. Quindi i tempi morti sono essenziali.
Ripeto dunque. Entrate in una sala cinematografica. Se 
per andare da A a B i protagonisti ci m ettono 10 più di quanto 
desiderereste, questo significa che il film è pornografico.
(1989)
1 la scopata: Fick
2 sorbirsi: sich hineinziehen
3 sostenibile: tragbar
4 la trasgressione: Grenzüberschreitung
5 la deviazione: A bw eichung
6 lo stupro: Vergew altigung
7 concepire: begreifen
8 innom inabile: unglaublich
9 sostenere: (hier) ertragen
10 metterci: (hier) brauchen
45
i i COME MANGIARE IL GELATO
Q uando ero piccolo si comperavano ai bambini due tipi 
di gelati, venduti da quei carrettini1 bianchi con coperchi2 
argentati3: o il cono4 da due soldi o la cialda5 da quattro 
soldi. Il cono da due soldi era piccolissimo, stava appunto 
bene in mano a un bambino, e si confezionava traendo6 il 
gelato dal contenitore7 con l’apposita paletta8 e accum ulan­
dolo sul cono. La nonna consigliava di mangiare il cono solo 
in parte, gettando via il fondo a punta9, perché era stato 
toccato dalla mano del gelataio (eppure quella parte era la 
più buona e croccante, e la si mangiava di nascosto, fingendo 
di averla buttata).
La cialda da quattro soldi veniva confezionata con una 
macchinetta speciale, anch’essa argentata, che comprimeva 
due superfici circolari di pasta contro una sezione cilindrica 
di gelato. Si faceva scorrere la lingua nell’interstizio10 sino a 
che essa non raggiungeva più il nucleo centrale di gelato, e a 
quel punto si mangiava tutto , le superfici essendo ormai 
molli e impregnate di nettare11. La nonna non aveva consigli 
da dare: in teoria le cialde erano state toccate solo dalla mac­
chinetta, in pratica il gelataio le aveva prese in mano per 
consegnarle, ma era impossibile identificare la zona infetta.
1 il carrettino: kleiner Karren
2 il coperchio: Deckel
3 argentato: versilbert
4 il cono: Eistüte
5 la cialda: W affel
6 trarre: abziehen
7 il contenitore: Behälter
8 la paletta: Schaufel
9 il fondo a punta: Spitze der Eiswaffel
10 l’interstizio: Z w ischenraum
11 il nettare: Nektar
4 6
Io ero però affascinato da alcuni coetanei1 cui i genitori 
acquistavano non un gelato da quattro soldi, ma due coni da 
due soldi. Questi privilegiati marciavano fieri con un gelato 
nella destra e uno nella sinistra, e muovendo agilmente il capo 
leccavano ora dall’uno ora dall’altro. Tale liturgia mi appariva 
così sontuosamente2 invidiabile che molte volte avevo chiesto 
di poterla celebrare. Invano. I miei erano inflessibili: un gelato 
da quattro soldi sì, ma due da due soldi assolutamente no.
Come ognuno vede, né la matematica né l’economia né la 
dietetica giustificavano questo rifiuto. E neppure l’igiene, po­
sto che poi si gettassero entrambe le estremità dei due coni. 
Una pietosa giustificazione argomentava, invero mendace­
mente3, che un fanciullo occupato a volgere4 lo sguardo da un 
gelato all’altro fosse più incline a inciampare5 in sassi, gradini 
o abrasioni del selciato6. Oscuramente intuivo che ci fosse 
un’altra motivazione, crudelmente pedagogica, della quale 
però non riuscivo a rendermi conto.
Ora, abitante e vittima di una civiltà dei consumi e dello 
sperpero7 (quale quella degli anni trenta non era), capisco che 
quei cari ormai scomparsi erano nel giusto. Due gelati da due 
soldi in luogo di uno da quattro non erano economicamente 
uno sperpero, ma lo erano certo simbolicamente. Proprio per 
questo li desideravo: perché due gelati suggerivano un eccesso. 
E proprio per questo mi erano negati: perché apparivano 
indecenti, insulto8 alla miseria, ostentazione9 di privilegio 
fittizio10, millantata11 agiatezza. M angiavano due gelati solo i
1 il coetaneo: Gleichaltriger
2 sontuosam ente: prächtig
3 mendacemente: trügerisch
4 volgere: richten
5 inciampare: stolpern
6 il selciato: K opfsteinpflaster
7 lo sperpero: V erschwendung
8 l’insulto: Beleidigung
9 l’ostentazione: Zurschaustellung
10 fittizio: falsch
11 millantare: angeben
47
bambini viziati1, quelli che le fiabe giustamente punivano, 
come Pinocchio quando disprezzava la buccia2 e il torsolo3. E 
i genitori che incoraggiavano questa debolezza da piccoli 
parvenus, educavano i figli allo stolto4 teatro del «vorrei-ma- 
non-posso», ovvero preparavano, diremmo oggi, a presen­
tarsi al check in della classe turistica con un falso Gucci 
acquistato da un ambulante sulla spiaggia di Rimini.
L’apologo5 rischia di apparire privo di morale, in un 
mondo in cui la civiltà dei consumi vuole orm ai viziati anche 
gli adulti, e prom ette loro sempre qualche cosa di più, 
dall’orologino accluso6 al fustino7 al ciondolo regalo per chi 
acquista la rivista. Come i genitori di quei ghiottoni8 
ambidestri9 che invidiavo, la civiltà dei consumi finge di dare 
di più, ma in effetti dà per quattro soldi quello che vale 
quattro soldi. Butterete via la radiolina vecchia per acqui­
stare quella che prom ette anche l’autoreverse, ma alcune 
impiegabili debolezze della struttura interna faranno sì che la 
nuova radiolina duri solo un anno. La nuova utilitaria avrà i 
sedili in pelle, due specchietti laterali regolabili dall’interno e 
il cruscotto10 in legno, ma resisterà molto meno della glorio­
sa Cinquecento che, anche quando si rompeva, si rimetteva 
in moto con un calcio.
M a la morale di quei tempi ci voleva tutti spartani, e 
quella odierna ci vuole tutti sibariti11.
(1989)
1 viziato: verw öhnt
2 la buccia: Schale
3 il torsolo: Kerngehäuse
4 stolto:dumm
5 l’apologo: Lehre
6 accluso: beigefügt
7 il fustino: W aschpulverbehälter
8 il ghiottone: Leckermaul
9 am bidestro: beidhändig
10 il cruscotto: Arm aturenbrett
11 sibarito: lebenslustig

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