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Come viaggiare con un salmone Umberto Eco digital Publishing Indice 1 Come sostituire una patente rubata ........................................... 5 2 Come evitare malattie contagiose ............................................ 15 3 Come viaggiare con un salmone .............................................. 19 4 Come mangiare in aereo ..............................................?.......... 23 5 Come parlare degli animali ....................................................... 27 6 Come impiegare il tempo .......................................................... 31 7 Come usare il ta s s is ta .................................................................. 34 8 Come non usare il fax ................................................................ 37 9 Come reagire ai volti n o t i .......................................................... 40 10 Come riconoscere un film porno ............................................. 43 1 1 Come mangiare il gelato ........................................................... 46 I COM E SOSTITUIRE UNA PATENTE RUBATA Nel maggio dell’81 di passaggio ad Amsterdam perdo (o mi viene rubato in tram , perché si borseggia1 persino in Olanda) un portafoglio2 che conteneva pochi soldi ma varie tessere3 e documenti. Me ne accorgo al momento della partenza, all’aeroporto, e vedo subito che mi manca la carta di credito. A mezz’ora dalla partenza mi butto alla ricerca4 di un posto dove denunciare5 lo sm arrim ento6, vengo ricevuto in cinque minuti da un sergente7 della polizia aeroportuale, che parla un buon inglese, mi spiega che la cosa non è di loro competenza perché il portafoglio è stato sm arrito in città, comunque acconsente8 a stendere a macchina9 una denuncia, mi assicura che alle nove, quando aprono gli uffici, telefo nerà lui stesso all’American Express, e in dieci minuti risolve10 la parte olandese del mio caso. R ientrato a M ilano telefono all’American Express, il numero della mia carta viene segnalato in tu tto il mondo, il giorno dopo ho la carta nuova. Che bello vivere nella civiltà, mi dico. Poi faccio il conto 11 delle altre tessere perdute e sporgo denuncia12 alla questura13: dieci minuti. Che bello, mi dico, abbiamo una polizia come quella olandese. T ra le tessere ce 1 borseggiare: stehlen 2 il portafoglio: Portem onnaie 3 le tessere: A usweispapiere 4 buttarsi alla ricerca: sich auf die Suche machen 5 denunciare: melden 6 lo smarrimento: Verlust 7 il sergente: Unteroffizier 8 acconsentire: einw illigen 9 stendere a macchina: mit der Schreibm aschine schreiben 10 risolvere: auflösen 11 fare il conto: aufzählen 12 sporgere denuncia: melden 13 la questura: Polizeipräsidium 5 n ’è una dell’ordine giornalisti1, e riesco a riaverne un dupli cato in tre giorni. Che bello. Ahimè, avevo anche sm arrito la patente2. Mi pare il guaio3 minore. Questa è roba da indu stria autom obilistica, c’è una Ford nel nostro futuro, siamo un paese di autostrade. Telefono all’Automobile Club e mi dicono che basta che io comunichi il numero della patente sm arrita. M i accorgo che non l’avevo segnato da nessuna parte, se non sulla patente, appunto, e cerco di sapere se possono guardare sotto il mio nome e trovare il numero. Ma pare che non sia possibile. Io devo guidare4, è cosa di vita o di morte, e decido di fare ciò che di solito non faccio: andare per vie traverse5 e privilegiate. Di solito non lo faccio, perché mi spiace seccare6 amici o conoscenti e odio quelli che fanno lo stesso con me, e poi abito a M ilano, dove se si ha bisogno di un documento in Comune non occorre telefonare al sindaco, si fa prim a7 a mettersi in fila8 allo sportello9, dove sono piuttosto efficienti. M a tan t’è, l’autom obile ci rende tutti un po ’ nervosi, e telefono a Roma a un’Alta Personalità dell’Automobile Club, la quale mi mette in contatto con un’Alta Personalità dell’Automobile Club di M ilano, la quale dice alla sua segretaria di fare tu tto quello che può. Può, ahimè, pochis simo, m algrado 10 la sua gentilezza. Mi insegna alcuni trucchi11, mi spinge a cercare una vecchia ricevuta di un noleggio12 AVIS, su cui appare in carta 1 l ’ordine giornalisti: Journalistenverein 2 la patente: Führerschein 3 il guaio: Unglück 4 guidare: fahren 5 andare per vie traverse: Schleichwege nehm en 6 seccare: belästigen 7 si fa prima: es geht schneller 8 mettersi in fila: sich anstellen 9 lo sportello: Schalter 10 malgrado: trotz 11 il trucco: Trick 12 noleggio: Verm ietung 6 carbone1 il numero della mia patente, mi fa sbrigare2 in un giorno le pratiche prelim inari3, poi mi indirizza dove si deve andare, e cioè all’ufficio patenti della prefettura4, un immenso androne5 pullulante6 di una folla disperata7 e puteolente8, qualcosa come la stazione di Nuova Delhi nei film sulla rivolta dei Cipays9, dove i postulanti10, che raccontano storie terribili («io sono qui dal tempo della guerra di Libia»), campeggiano con thermos e panini, e arrivano alla fine della fila, come accade a me, quando lo sportello orm ai si chiude. In ogni caso, devo dire, è cosa di pochi giorni di coda, nel corso dei quali, ogni qual volta si arriva allo sportello ci si accorge11 che bisognava riempire un altro modulo o comperare un altro tipo di marca da bollo12, e si ricomincia la fila; ma questo si sa, è nell’ordine delle cose. T utto bene, mi si dice, torni tra una quindicina di giorni. Per intanto, taxi. Quindici giorni più tardi, dopo aver scavalcato13 alcuni postulanti che ormai hanno ceduto14 e sono in coma, apprendo allo sportello che il numero che avevo ricuperato sulla fattura AVIS, vuoi15 per errore alla fonte, vuoi per 1 la carta carbone: Durchschlagpapier 2 sbrigare: erledigen 3 preliminare: vorhergehend 4 la prefettura: Amt 5 l ’androne: Eingangshalle 6 pullulante: voli 7 disperato: verzweifelt 8 puteolente: stinkend 9 Cipays: indischer Volksstam m 10 il postulante: Antragsteller 11 accorgersi: bemerken 12 la marca da bollo: Steuermarke 13 scavalcare: überklettern 14 cedere: nachgeben 15 vuoi: (hier) w egen 7 carenza1 di carta carbone, vuoi per deperimento2 dell’antico documento, non è quello buono. N on si può far nulla se non denuncio il numero giusto. «Bene,» dico, «voi non potete certo cercare un numero che non vi so dire, ma potete cercare sotto Eco e lì trovate il numero.» No: vuoi cattiva volontà3, vuoi sovraccarico4 di lavoro, vuoi che le patenti siano archiviate sotto il numero, questo non è possibile. Provi, mi dicono, là dove ha fatto originariamente la patente, e cioè ad Alessandria, tanti anni fa. Là dovrebbero poterle rivelare il suo numero. N on ho tem po di andare ad Alessandria, anche perché non posso guidare, e ricorro5 alla seconda scorciatoia; telefono a un compagno di liceo che è ora un ’Alta Personalità della finanza locale e gli chiedo di telefonare all’Ispettorato6 della motorizzazione. Costui prende una decisione altrettanto disonesta7 e telefona direttam ente a un’Alta Personalità dell’Ispettorato della motorizzazione, la quale gli dice che non si possono comunicare dati del genere se non ai carabinieri. Penso che il lettore si renda conto8 di quale pericolo correrebbero infatti le istituzioni se il numero della mia patente venisse comunicato a cani e porci9, Gheddafi e il KGB non aspettano altro. Dunque, top secret. Rivado al mio passato e trovo un altro compagno di scuola che ora è un’Alta Personalità di un Ente pubblico10, ma gli suggerisco11 di non rivolgersi ad alte personalità della motorizzazione, perché la cosa è pericolosa e si potrebbe 1 la carenza: M angel 2 il deperim ento: Verbleichen 3 vuoi cattiva volontà: aus bösem W illen 4 il sovraccarico: Überlastung 5 ricorrere: zurückgreifen 6 l ’Ispettorato: A ufsichtsam t 7 disonesto: unehrlich 8 rendersi conto: sich bew usst werden 9 com unicare a cani e porci: jedem H ans und Franz etw . melden 10 l ’Ente pubblico: öffentliche Einrichtung 11 suggerire: ratenfinire sotto commissione1 parlam entare. Piuttosto, opino2, bisogna trovare una bassa personalità, magari un guardiano notturno3, che possa essere corrotto e metta il naso nottetem po negli archivi. L’Alta Personalità dell’Ente pub blico ha la fortuna di trovare una media personalità della motorizzazione, la quale non deve neppure essere corrotta, perché è abituale lettore dell’Espresso, e decide per amore di cultura di rendere questo pericoloso servigio4 al suo corsivista5 prediletto6 (che sarei io). N on so cosa faccia l’ardim entosa7 persona, fatto sta che il giorno dopo ho il numero della patente, numero che i lettori mi perm etteranno di non rivelare, perché ho famiglia. Col numero (che ormai annoto dappertutto e celo in cassetti segreti in vista del prossimo furto8 o smarrimento) supero altre code alla motorizzazione milanese e lo sventolo9 davanti agli occhi sospettosi dell’incaricato, il quale, con un sorriso che più nulla ha d ’umano, mi comunica che devo anche palesare10 il numero della pratica 11 con cui, nei lontani anni cinquanta, le autorità alessandrine12 hanno comunicato il numero della patente alle autorità milanesi. Ricom inciano le telefonate ai compagni di scuola, la sventurata 13 media personalità, che già tan to aveva rischiato, torna alla carica14, com m ette alcune dozzine di 1 finire sotto com m issione: beim Untersuchungsausschuss landen 2 opinare: m einen 3 il guardiano notturno: N achtw ächter 4 il servigio: (arch.) D ienst 5 il corsivista: Redakteur 6 prediletto: Lieblings- 7 ardim entoso: tapfer 8 il furto: D iebstahl 9 sventolare: herum wedeln 10 palesare: kundgeben 11 la pratica: Akte 12 alessandrino: aus der Stadt A lexandria 13 sventurato: unglücklich 14 tornare alla carica: es noch einm al versuchen 9 rea ti1, sottrae una informazione di cui pare i carabinieri siano ghiottissimi2, e mi fa sapere il numero della pratica, numero che celo3 anch’esso, perché come si sa anche i muri hanno orecchie. Ritorno alla motorizzazione milanese, me la cavo4 con pochi giorni di coda, ottengo la promessa di un documento magico entro una quindicina di giorni. Siamo orm ai a giugno avanzato, e finalmente mi trovo tra le mani un documento in cui si dice che io ho presentato dom anda5 per il rilascio6 della patente. N on esiste evidentemente7 un modulo per sm arrimenti, e il foglio è di quelli che si rilasciano per esercitarsi alla guida, quando non si ha ancora la patente. Lo mostro a un vigile8, chiedendo se con quello potrei guidare e l’espressione del vigile mi deprime: il buon ufficiale mi fa capire che se lui mi sorprendesse al volante con quel foglio mi farebbe pentire di essere nato. In effetti me ne pento9, e torno all’ufficio patenti, dove dopo alcuni giorni apprendo che il foglio ricevuto era per così dire un aperitivo: debbo attendere l’altro foglio, quello in cui si dice che, avendo perso la patente, posso guidare sino a che non avrò ricevuto quella nuova, perché le autorità hanno appurato che avevo già quella vecchia. Il che è esattam ente quello che tutti sanno, dalla polizia olandese alla questura italiana, e che l’ufficio patenti sa, salvo che non lo vuole dire a chiare lettere prima di averci pensato su. Si noti che tutto quello che l’ufficio potrebbe desiderare sapere è esattam ente quello che sa già e che, per tanto che ci pensi su, non riuscirà mai a sapere altro. M a pazienza. Verso la fine di 1 il reato: Straftat 2 ghiottissim o: sehr gierig 3 celare: verstecken 4 cavarsela: es schaffen 5 presentare dom anda: beantragen 6 il rilascio: Herausgabe 7 evidentem ente: offensichtlich 8 il vigile: Verkehrspolizist 9 pentirsi: bereuen io giugno torno ripetutam ente a informarmi delle vicende del foglio numero due, ma pare che la sua preparazione comporti molto lavoro, e per un momento sono portato a crederlo, perché mi hanno richiesto tanti documenti e foto, e questo foglio dovrebbe essere qualcosa come un passaporto con pagine filigranate1 e cose del genere. Alla fine di giugno, avendo orm ai speso somme vertiginose in taxi, cerco una nuova scorciatoia2. Scrivo sui giornali, perdiana3, forse qualcuno potrebbe aiutarm i con la scusa che devo viaggiare per ragioni di pubblica utilità. Attraverso due redazioni milanesi (Repubblica e L'Espresso), riesco a entrare in contatto con l’ufficio stampa della prefettura, dove trovo una gentile signora che si dichiara disposta a occuparsi del mio caso. La gentile signora non pensa neppure di attaccarsi al telefono: coraggiosamente si reca di persona all’ufficio patenti e penetra in penetrali4 da cui i profani sono esclusi, tra labirintiche teorie di pratiche che giacciono da tempi immemorabili. Cosa faccia la signora non so (odo grida soffocate, rovinio di scartafacci5, nuvole di polvere passano sotto la soglia6). Finalmente la signora riappare, e ha in mano un modulo giallo, di carta esilissima7, come quelli che i parcheggiatori8 infilano sotto il tergicristallo9, form ato diciannove per tredici centimetri. Non vi appare alcuna foto, è scritta a inchiostro10, con sbavature di pennino 11 Perry intinto in calam ai12 tipo Cuore, 1 filigranato: mit W asserzeichen versehen 2 la scorciatoia: Abkürzung 3 perdiana: unglaublich 4 il penetrale: versteckter Raum 5 il rovinio di scartafacci: Herabfallen von Papier 6 la soglia: Schwelle 7 esilissim o: sehr dünn 8 il parcheggiatore: Parkwächter 9 il tergicristallo: Scheibenwischer 10 l ’inchiostro: T inte 11 la sbavatura di pennino: Schreibfederspur 12 il calam aio: T intenfass di quelli pieni di m o rd a 1 e mucillagine2 che producono filamenti3 sulla pagina porosa. C ’è il mio nome col numero della patente scomparsa, e a stampa vi si dice che il presente foglio sostituisce la patente «sopradescritta», ma scade il ventinove dicembre (la data è scelta ovviamente per sorprendere la vittima4 mentre guida per i tornanti di una località alpina, possibilmente nella bufera, lontano da casa, così che possa venire arrestata e torturata dalla polizia stradale). Il foglio mi abilita a guidare in Italia ma sospetto che lascerebbe in serio imbarazzo un poliziotto straniero se lo mostrassi all’estero. Pazienza. O ra guido. Per farla breve, dirò che a dicembre la mia patente non c’è, trovo resistenza a rinnovare il foglio, ricorro ancora all’ufficio stampa della prefettura, mi ritrovo lo stesso foglio dove una mano malferma5 ha scritto quello che avrei potuto scrivere anch’io, e cioè che è rinnovato sino al giugno seguente (altra data scelta per sorprendermi in difetto mentre guido lungo6 una costiera7) e vengo altresì inform ato che in quella data si provvederà a prolungarm i la validità del foglio, perché quanto alla patente le cose dureranno più a lungo. Dalla voce rotta di compagni di sventura8 incontrati nel corso delle mie code, apprendo che c’è gente senza patente da uno, due, tre anni. L’altro ieri ho applicato sul foglio la marca annuale: il tabaccaio mi ha consigliato di non annullarla, perché se poi mi arrivasse la patente dovrei comperarne un’altra. M a non annullandola mi trovo ad aver commesso, credo, un reato. 1 la morcia: T intensatz 2 la m ucillagine: T intensatz 3 produrre filamenti: Streifen hinterlassen 4 la vittima: Opfer 5 malfermo: zitternd 6 lungo: (hier) entlang 7 la costiera: Küste 8 il com pagno di sventura: Leidensgefährte 12 A questo punto, tre osservazioni. La prima è che se ho avuto il foglio in due mesi è perché, grazie a una serie di privilegi di cui godo per rango ed educazione, sono riuscito a scom odare1 una serie di Alte Personalità di tre città, di sei enti pubblici e privati, più un quotidiano e un settimanale di circolazione nazionale. Se facevo il droghiere2 o l’impiegato, a quest’ora avrei dovuto comperare una bicicletta. Per guidare con la patente bisogna essere Licio Gelli. La seconda osservazione è che il foglio che tengo gelosamente nel portafoglio è un documento di nessun valore, falsificabilissimo3,e che quindi il paese è pieno di autom obilisti che circolano in situazioni di difficile identificabilità. Illegalità di massa, ovvero finzione4 di legalità. La terza osservazione richiede che i lettori facciano mente locale5 e cerchino di visualizzare una patente. Visto che orm ai non la si riceve più con la sua custodia6, che uno deve comperarsi da sé, la patente consiste di un libretto di due o tre pagine, con foto, in carta scadente7. Questi libretti non vengono prodotti a Fabriano come i libri di Franco M aria Ricci, non sono torchiati a m ano8 da artigiani abilissimi, potrebbero essere stampati da qualsiasi tipografia di infimo9 rango, e da Gutenberg in avanti la civiltà occidentale è in grado di produrne migliaia e migliaia in poche ore (d’altra parte già i cinesi avevano inventato procedimenti abbastanza rapidi con caratteri a mano). Cosa ci vuole a disporre di migliaia di questi libretti, incollarci10 sopra la foto della vittima, e distribuirli magari 1 scom odare: belästigen 2 fare il droghiere: als Lebensm ittelverkäufer arbeiten 3 falsificabilissim o: sehr leicht zu fälschen 4 la finzione: V ortäuschung 5 fare mente locale: Gedanken ordnen 6 la custodia: Plastikhülle 7 scadente: m inderwertig 8 torchiare a mano: m anuell drucken 9 infimo: niedrigster 10 incollare: aufkleben i 3 con una macchinetta a gettone1? Cosa accade nei meandri2 dell’ufficio patenti? Noi tutti sappiamo che un brigatista rosso è in grado di produrre in poche ore decine di patenti false, e si noti che produrre una patente falsa è più laborioso3 che produrne una vera. O ra, se non si vuole che il cittadino privo di patente si metta a4 battere baretti malfam ati5 nella speranza di entrare in contatto con le Brigate rosse, la soluzione è una sola: impiegare i brigatisti pentiti agli uffici patenti. Essi hanno quel che si chiama il know bow , dispongono di molto tempo libero, il lavoro come è noto redime6, in un solo colpo si liberano molte celle nelle carceri, si rendono socialmente utili persone che l’ozio7 coatto8 potrebbe ripiom bare9 in pericolose fantasie di onnipotenza10, si rende un servizio sia al cittadino a quattro ruote che al cane a sei zampe11. M a forse è troppo semplice: io dico che dietro a questa storia delle patenti c’è lo zampino di una potenza straniera. (1982) 1 la m acchinetta a gettone: M ünzautom at 2 il meandro: W indung 3 laborioso: arbeitsaufwändig 4 mettersi a: anfangen zu 5 battere baretti malfamati: durch Spelunken ziehen 6 redimere: befreien 7 l ’ozio: Faulheit 8 coatto: gezwungen 9 ripiombare: stürzen lassen 10 l ’onnipotenza: Allm acht 11 la zampa: Bein (eines Tieres) 14 2 COME EVITARE MALATTIE CONTAGIOSE T anti anni fa un attore della televisione, che non faceva mistero 1 della propria omosessualità, disse a un giovane carino che palesemente2 tentava di sedurre3: «Ma tu vai con le donne? Non sai che fanno venire il cancro?» La battu ta4 viene ancora citata nei corridoi di corso Sempione, ma ora è finito il tempo di scherzare. Leggo che il professor M atré ha rivelato che il contatto eterosessuale provoca5 il cancro. Era ora. Dirò di più, il contatto eterosessuale provoca la morte tout court6: lo sanno anche i bambini che esso serve alla procreazione7 e più gente nasce, più gente muore. Con scarso senso di democrazia la psicosi dell’AIDS minacciava8 di limitare le attività dei soli omosessuali. Ora limiteremo anche le attività eterosessuali e tutti saremo di nuovo uguali. Eravamo troppo spensierati, e il ritorno agli untori9 serve a darci una più severa coscienza dei nostri diritti-doveri10. Vorrei tuttavia sottolineare che lo stesso problema dell’AIDS è più serio di quanto non crediamo e non riguarda solo gli omosessuali. Non vorrei diffondere11 eccessivo allarmismo, ma mi perm etto di segnalare altre categorie ad alto rischio. 1 fare mistero: ein Geheim nis aus etw . machen 2 palese: offenkundig 3 sedurre: verführen 4 la battuta: W itz 5 provocare: verursachen 6 tout court: einfach 7 procreazione: Fortpflanzung 8 minacciare: drohen 9 l ’untore: Verantwortlicher für die Verbreitung negativer Phänom ene 10 i diritti-doveri: Rechte und Pflichten 11 diffondere: verbreiten 15 Professioni liberali Non frequentare teatri di avanguardia a New York: è noto che per ragioni fonetiche gli attori anglosassoni sputano 1 moltissimo, basta guardarli controluce di profilo, e i teatrini sperimentali pongono2 lo spettatore a diretto contatto di spruzzo3 con l’attore. Se deputati, non intrattenere rapporti con mafiosi, per non trovarsi a dover baciare la mano al padrino. Sconsigliata l’affiliazione4 alla cam orra, per via5 del rito col sangue. Chi tenti una carriera politica attraverso CL6 dovrà tuttavia evitare la comunione, che trasm ette germi7 di bocca in bocca attraverso i polpastrelli8 del celebrante9, per non parlare dei rischi della confessione auricolare10. Cittadini semplici e operai Ad alta quota di rischio troviam o i m utuati11 con denti cariati, perché è pericoloso il contatto col dentista che ci mette in bocca le mani che hanno toccato altre bocche. N uotare nel mare inquinato 12 da petroliere accresce il rischio di contagio13, perché il minerale oleoso trasporta particelle di saliva di altra gente che lo ha inghiottito 14 e sputato in 1 sputare: spucken 2 porre: setzen 3 lo spruzzo: Spritzer 4 l ’affiliazione: Aufnahm e 5 per via: w egen 6 CL: C om unione Liberazione (kirchlich-politische Bewegung) 7 il germe: Krankheitserreger 8 il polpastrello: Fingerkuppe 9 il celebrante: Pfarrer 10 l ’auricolare: Kopfhörer 11 il mutuato: Kassenpatient 12 inquinato: verschm utzt 13 il contagio: Ansteckung 14 inghiottire: hinunterschlucken 1 6 precedenza. Chi consumi più di o ttanta Gauloises al giorno tocca con le dita, che han toccato altro, la parte superiore della sigaretta, e i germi entrano nelle vie respiratorie. Evitare di essere messi in cassa integrazione1, perché si passa la giornata a rodersi le unghie2. Porre cura nel non venire rapiti da pastori sardi o da terroristi: i rapitori usano di solito lo stesso cappuccio per più rapiti. Non viaggiare in treno nel tra tto Firenze-Bologna, dato che l’esplosione diffonde con estrema rapidità detriti3 organici, e in questi momenti di confusione è difficile proteggersi. Evitare di trovarsi in zone colpite da testate nucleari: di fronte alla visione del fungo atomico si tende a portare le mani alla bocca (senza averle lavate!), m orm orando «mio Dio!» Sono inoltre in situazione di alto rischio i m oribondi4 che baciano il crocifisso; i condannati a morte (ove la lam a5 della ghigliottina6 non sia stata opportunam ente disinfettata prima dell’uso); i bambini di orfanotrofi7 e brefotrofi8 che la suora9 cattiva obbliga a leccare il pavimento dopo averli legati per un piede alla brandina10. Terzo m ondo M inacciatissimi11 i pellerossa: il passaggio del calum et12 di bocca in bocca ha provocato, come è noto, l’estinzione13 1 la cassa integrazione: Kurzarbeitergeld 2 rodersi le unghie: an den Fingernägeln beißen 3 il detrito: Abfall 4 il m oribondo: Sterbender 5 la lama: Klingel 6 la ghigliottina: G uillotine 7 l ’orfanotrofio: W aisenhaus 8 il brefotrofio: Kinderheim 9 la suora: N onne 10 la brandina: Feldbett 11 m inacciatissim o: sehr gefährdet 12 il calumet: Friedenspfeife 13 l ’estinzione: Aussterben 17 della nazione indiana. I mediorientali e gli afgani sono esposti alla leccata da cammello, e si veda l’alto tasso di m ortalità in Iran e in Iraq. Un desaparecido1 rischia moltissimo quando il torturatore infierisce2 su di lui sputandogli in faccia. Cambogiani e abitanti di campi libanesi dovrebbero evitare il bagno di sangue, sconsigliato da nove medici su dieci (il decimo, più tollerante, è il dottor Mengele). I negri sudafricani sono esposti a infezioni quando il bianco li guarda con disprezzo3 e fa un verso con la bocca che diffonde saliva4. I prigionieri5 politicidi ogni colore debbono accuratamente evitare che il poliziotto dia loro un manrovescio6 sui denti dopo aver toccato le gengive7 di un altro inquisito. Le popolazioni affette da carestia endemica debbono astenersi8, per calmare i morsi della fame, dal deglutire9 con frequenza, poiché la saliva, venuta a contatto coi miasmi dell’ambiente, va a infettare le vie intestinali10. Di questa campagna di educazione sanitaria le autorità e la stampa dovrebbero occuparsi, invece di fare dello scandalismo su altri problemi la cui soluzione potrebbe essere ragionevolmente rinviata11 a data da destinarsi12. (1985) 1 il desaparecido: Verschleppter 2 infierire: wüten 3 il disprezzo: Verachtung 4 la saliva: Speichel 5 il prigioniero: Gefangener 6 il m anrovescio: Ohrfeige mit dem Handrücken 7 la gengiva: Zahnfleisch 8 astenersi: sich enthalten 9 deglutire: schlucken 10 intestinale: Darm- 11 rinviare: zurückweisen 12 data da destinarsi: noch zu bestim m endes Datum 18 3 COME VIAGGIARE CON UN SALMONE A leggere i giornali, due sono i problemi che assillano1 il nostro tempo: l’invadenza dei Computers, e la preoccupante avanzata2 del Terzo mondo. E vero, e io lo so. Il mio viaggio dei giorni scorsi era breve: un giorno a Stoccolma e tre a Londra. A Stoccolma mi è avanzato il tempo per comperare un salmone affumicato3, enorme, a prezzo stracciato4. Era accuratamente avvolto in plastica, ma mi hanno detto che se ero in viaggio avrei fatto bene a tenerlo al freddo. Facile a dirsi. Fortunatam ente a Londra il mio editore5 mi aveva prenotato un albergo di lusso, fornito di frigobar6. Arrivato all’albergo, ho avuto l’impressione di essere in una legazione7 di Pechino durante la rivolta dei Boxers. Famiglie accampate nell’atrio, viaggiatori avvolti in coperte8 che dorm ono sui loro bagagli... Mi informo dagli impiegati, tutti indiani, più qualche malese9. Mi dicono che proprio il giorno prima quel grande albergo aveva installato un sistema computerizzato il quale, per difetto di rodaggio10, era entrato in panne da due ore. Non si poteva sapere quale camera fosse libera e quale occupata. Occorreva attendere. Verso sera il computer è stato riparato e sono riuscito a entrare nella mia camera. Preoccupato per il mio salmone, l’ho estratto dalla valigia e ho cercato il frigobar. 1 assillare: plagen 2 l ’avanzata: Vormarsch 3 il salm one affum icato: geräucherter Lachs 4 il prezzo stracciato: Schleuderpreis 5 l ’editore: Verleger 6 il frigobar: M inibar 7 la legazione: G esandtschaft 8 avvolto in coperte: in D ecken gehüllt 9 il malese: M alaie 10 il d ifetto di rodaggio: Fehler während erster Inbetriebnahme 1 9 Di solito i frigobar degli alberghi normali contengono due birre, due minerali, alcune bottigliette mignon1, qualche succo di frutta e due pacchetti di noccioline. Quello del mio albergo, grandissimo, conteneva cinquanta bottigliette tra whisky, gin, Drambuie, Courvoisier, Grand M arnier e Calvados, otto bottigliette di Perrier, due di Vitelloise e due di Evian, tre bottiglie di media grandezza di champagne, varie lattine di Stout, Pale Ale, birre olandesi e tedesche, vino bianco italiano e francese, noccioline, salatini, mandorle, cioccolatini e Alka-Seltzer. N on c’era posto per il salmone. Ho aperto due capaci cassetti2 e vi ho messo tutto il contenuto del frigobar, poi ho sistemato il salmone al fresco, e me ne sono disinteressato. Q uando sono rientrato il giorno dopo alle quattro , il salmone stava sul tavolo, e il frigobar era stato nuovamente riempito sino all’orlo con prodotti pregiati3. Ho aperto i cassetti e ho visto che tu tto il materiale nascostovi il giorno prim a era ancora là. H o telefonato in portineria4 e ho detto di avvertire5 il personale ai piani che se trovavano il frigo vuoto non era perché avessi consumato tu tto , ma era per via del6 salmone. Mi hanno risposto che occorreva fornire7 l’informazione al computer centrale, anche perché la maggior parte del personale non parlava inglese e non poteva ricevere ordini a voce, ma solo istruzioni in Basic. Ho aperto altri due cassetti e vi ho trasferito il nuovo contenuto del frigobar, in cui ho poi allogato8 il mio salmone. Il giorno dopo alle quattro il salmone era sul tavolo, e già emanava un odore9 sospetto. 1 mignon: klein 2 il cassetto: Schublade 3 pregiato: hochw ertig 4 la portineria: Rezeption 5 avvertire: auf etw . hinweisen 6 per via di qc: w egen etw . 7 fornire: übermitteln 8 allogare: unterbringen 9 emanare un odore: einen Geruch verströmen 20 Il frigo era brulicante1 di bottiglie e bottigliette, e i quattro cassetti ricordavano la cassaforte2 di uno speak-easy durante il proibizionismo. Ho telefonato in portineria e mi hanno detto che c’era stato un nuovo incidente3 al computer. Ho suonato il campanello e ho cercato di spiegare il mio caso a un tizio4 che portava i capelli raccolti a crocchia5 sulla nuca: ma parlava solo un dialetto che, come un collega antropologo mi ha spiegato dopo, veniva praticato solo nel Kefiristan ai tempi in cui Alessandro il Grande impalmava6 Rossane. La mattina seguente sono andato per firmare il conto. Era astronomico. Risultava che avevo consum ato in due giorni e mezzo alcuni ettolitri di Veuve Clicquot, dieci litri di whisky diversi, compresi alcuni malti rarissimi7, otto litri di gin, venticinque litri tra Perrier ed Evian, più alcune bottiglie di San Pellegrino, tanti succhi di frutta quanti ne sarebbero bastati a mantenere in vita8 tutti i bambini assistiti dall’UNICEF, tante mandorle, noci e noccioline da far vomitare9 un addetto 10 all’autopsia dei personaggi della Grande bouffe. H o cercato di spiegare, ma l’impiegato, sorridendo coi denti anneriti11 dal betel, mi ha assicurato che il computer diceva così. H o chiesto un avvocato e mi hanno portato un mango. 1 brulicante di qc: vollgestopft mit etw . 2 la cassaforte: Panzerschrank 3 l ’incidente: Z w ischenfall 4 il tizio: jemand 5 i capelli raccolti a crocchia: H aarknoten 6 impalmare: an den Traualtar führen 7 rarissimo: ganz besonders selten 8 mantenere in vita: am Leben erhalten 9 vomitare: erbrechen 10 l’addetto: Zuständiger 11 annerito: geschwärzt 21 Il mio editore ora è furioso e mi crede un parassita1. Il salmone è immangiabile2. I miei figli mi hanno detto che dovrei bere un po’ meno. (1986) 1 il parassita: Schmarotzer 2 imm angiabile: ungenießbar 4 COME MANGIARE IN AEREO Nel corso di un viaggio aereo di alcuni anni fa (Amsterdam andata e ritorno), ci ho rimesso1 due cravatte Brooks Brothers, due camicie Burberry, due paia di pantaloni Bardelli, una giacca di tweed comperata in Bond Street e un gilè Krizia. Infatti sui voli internazionali vige2 la buona abitudine di servire il pasto. Però si sa che il sedile è stretto, la tavoletta altrettanto e l’aereo talora balla. Inoltre i tovaglioli3 degli aerei sono piccolissimi e lasciano scoperto il ventre se si infilano nel colletto, e il petto se si posano sul grembo4. Il buon senso vorrebbe che si offrissero cibi non sporchevoli5 e compatti. N on è necessario dare tavolette di Enervit6. Cibi compatti sono la cotoletta alla milanese, le carni alla griglia, il formaggio, le patate fritte e il pollo arrosto. Cibi sporchevoli sono gli spaghetti con la pum m arola ’n coppa7, le melanzane alla parm igiana, le pizze appena uscite dal forno, il consommé in tazza bollente senza manici8. Ora il menu tipico di un aereo si compone di carne molto cotta affogata9 in salsa marrone, generose porzioni di pom odoro, verdure trita te 10 fini e m acerate11 nel vino, riso e piselli al sugo. E noto che i piselli sono oggetti inafferrabili12 - ed è per questo che neppure i grandi cuochi sono capaci di 1 rimetterci: draufgehen 2 vigere: gelten 3 il tovagliolo: Serviette 4 il grembo: Schoß 5 non sporchevole: etw as, das keine Flecken hinterlässt 6 Enervit: Energieriegel 7 con la pum m arola ’n coppa: (dial.) mit T om atensoße 8 senza m anico: ohneGriff 9 affogare: ertränken 10 tritare: zerkleinern 11 macerare: aufweichen 12 inafferrabile: nicht greifbar 23 fare i piselli ripieni1 - specie se ci si ostina2, come impone l’etichetta, a mangiarli con la forchetta e non con il cucchiaio. N on ditemi che sono peggio i cinesi perché assicuro che è più facile afferrare un pisello con le bacchette3 che infilzarlo con la forchetta. E anche inutile obiettare che con le forchette i piselli non si infilzano ma si raccolgono, perché le forchette sono sempre disegnate al solo fine di far cadere i piselli che fingono di raccogliere. Si aggiunga che i piselli, in aereo, sono regolarmente serviti solo quando l’aeromobile entra in una turbolenza e il capitano raccom anda di allacciare4 le cinture. In conseguenza di questo complesso calcolo ergonomico, pertanto, i piselli hanno solo due alternative: o s’infilano nel collo5 o nella braghetta6. Come insegnavano i favolisti antichi, per impedire7 a una volpe di bere in un bicchiere occorre che il bicchiere sia alto e sottile8. I bicchieri degli aerei sono bassi, svasati, praticam ente simili a un catino9. Ovvio che qualsiasi liquido ne debordi, per legge fisica, anche senza turbolenza. Il pane non è la baguette francese, che occorre tirare con i denti anche quando è fresca, bensì un particolare tipo di sem olato10 che appena afferrato esplode in un nugolo di polvere11 sottilissima. Per il principio di Lavoisier questa polvere scompare solo in apparenza: all’arrivo si scoprirà che è andata ad accumularsi tu tta sotto il sedere, riuscendo a 1 ripieno: gefüllt 2 ostinarsi: auf etw . beharren 3 la bacchetta: Stäbchen 4 allacciare: festm achen 5 infilarsi nel collo: im H als stecken bleiben 6 la braghetta: H ose 7 impedire: hindern 8 sottile: fein 9 il catino: Schüssel 10 sem olato: feinkörnig 11 il nugolo di polvere: Staubw olke 24 im pastare i pantaloni anche da tergo1. Il dolce, o tende ad assomigliare a una meringa, e si im pasta insieme al pane, o cola immediatamente sulle dita, quando il tovagliolo è ormai intriso2 di sugo di pom odoro ed è inservibile. Resta, è vero, la salvietta rinfrescante3; ma essa è indistinguibile4 dalle bustine del sale, del pepe e dello zucchero, per cui, dopo che avete messo lo zucchero nell’insalata, la salvietta rinfrescante è già finita nel caffè, il quale viene servito bollente e in una tazza di materiale term oconduttore colma sino all’orlo5, in modo che possa facilmente sfuggire dalle mani ustionate6 e amalgamarsi con la salsa ora raggrum ata7 intorno alla cintura. In business class il caffè viene rovesciato8 in grembo direttam ente dalla hostess, che si scusa in esperanto. Il vivandiere9 di una compagnia aerea viene certamente arruolato tra quegli esperti alberghieri che adottano il solo tipo di cuccuma10 che, anziché versare il caffè nella tazza, ne spande11 l’o ttanta per cento sul lenzuolo. M a perché? L’ipotesi più ovvia è che si voglia dare ai viaggiatori l’impressione del lusso, e si suppone che essi abbiano in mente i film di Hollywood, dove Nerone beve sempre in coppe larghissime che gli im brattano 12 la barba e la clamide13, e i signori feudali rosicchiano cosciotti che 1 tergo: hinten 2 intriso: beschmiert 3 la salvietta rinfrescante: Erfrischungstuch 4 indistinguibile: nicht zu unterscheiden 5 co lm o sino a ll’orlo: bis zum Rand gefüllt 6 ustionato: verbrannt 7 raggrumato: geronnen 8 rovesciato: verschüttet 9 il vivandiere: Caterer 10 la cuccuma: Kanne 11 spandere: verschütten 12 imbrattare: beschmieren 13 la clamide: Kurzmantel 2-5 spandono sugo sulla camicia m erlettata1, mentre abbrac ciano una cortigiana. M a allora perché in prima classe, dove il posto è spazioso, servono cibi compatti come pastosi caviali russi su toast im burrati, salmone affumicato e trance di aragosta all’olio e limone? Forse perché nei film di Luchino Visconti gli aristocratici nazisti dicono «fucilatelo2» mentre si infilano in bocca un singolo acino d ’uva3? (1987) 1 merlettato: mit Spitze verziert 2 fucilatelo: erschießt ihn 3 l’acino d ’uva: W eintraube 2 6 5 COME PARLARE DEGLI ANIMALI Se non siete patiti dell’attualità, questa storia è accaduta a New York qualche tem po fa. Central Park, giardino zoologico. Alcuni ragazzini giocano vicino alla vasca degli orsi bianchi. Uno sfida1 gli altri a fare un bagno nuotando attorno agli orsi, per obbligare gli amici a tuffarsi2 gli nasconde gli abiti, i ragazzi entrano in acqua, sguazzano3 attorno a un orsacchione placido e sonnacchioso4, lo sbertucciano5, quello si secca6, allunga una zampa e si mangia, ovvero si sbocconcella7, due bambini, lasciandone in giro dei pezzi. Accorre la polizia, arriva persino il sindaco, si discute se uccidere l’orso, si riconosce che non era colpa sua, si scrive qualche articolo a effetto. G uarda caso, i bambini avevano dei nomi spagnoli: portoricani, forse di colore, forse arrivati di fresco, in ogni caso usi alla bravata8 come accade a tutti i ragazzi che si radunano in bande nei quartieri poveri. Interpretazioni varie, tutte piuttosto severe. Alquanto diffusa la reazione cinica, almeno a voce: selezione naturale, se erano così stupidi da nuotare accanto a un orso, se lo sono m eritato9, io neppure a cinque anni mi sarei buttato nella vasca. Interpretazione sociale: sacche di povertà10, scarsa educazione, ahimè si è sottoproletari anche nell’imprudenza, 1 sfidare qc. a fare q.c.: jmdn. dazu bringen, etw . zu tun 2 tuffarsi: hineinspringen 3 sguazzare: planschen 4 sonnacchioso: schläfrig 5 sbertucciare: ärgern 6 seccarsi: sich belästigt fühlen 7 sboconcellarsi: genüsslich Stück für Stück essen 8 la bravata: Streich 9 meritare: verdienen 10 le sacche di povertà: M enschen, die in Armut leben 2-7 nella sconsideratezza1. M a quale scarsa educazione, mi chiedo, se anche il bambino più povero vede la televisione e legge i libri di scuola, dove gli orsi divorano2 gli uomini e i cacciatori li ammazzano? A quel punto mi sono chiesto se i bambini non siano entrati nella vasca proprio perché guardano la televisione e vanno a scuola. Quei bambini sono stati probabilm ente vittime della nostra cattiva coscienza interpretata dalla scuola e dai mass media. Gli esseri umani sono stati sempre spietati3 con gli animali, e quando si sono accorti della propria cattiveria, hanno incominciato, se non ad amarli tutti (perché con molta tranquillità continuano a mangiarne), almeno a parlarne bene. Se poi si pensa che i media, la scuola, gli enti pubblici, hanno da farsi perdonare tante cose fatte contro gli uomini, diventa tu tto som m ato4 rem unerativo5, psicolo gicamente ed eticamente, insistere sulla bontà degli animali. Si lasciano morire i bambini del Terzo mondo ma si invitano i bambini del Primo a rispettare non solo libellule e coni glietti, ma anche balene, coccodrilli, serpenti. Si noti che in sé questa azione educativa è corretta. Quello che è eccessivo è la tecnica persuasiva6 che viene scelta: per rendere gli animali degni7 di sopravvivenza essi vengono umanizzati e bamboleggiati8. N on si dice che hanno diritto alla sopravvivenza anche se, secondo i loro costumi, sono selvaggi9 e carnivori, ma li si rende rispettabili 1 la sconsideratezza: Leichtsinnigkeit 2 divorare: verschlingen 3 spietato: erbarm ungslos 4 tutto som m ato: alles in einem 5 remunerativo: lohnend 6 la tecnica persuasiva: Überredungskunst 7 degno: würdig 8 bam boleggiare: verniedlichen 9 selvaggio: w ild 28 rendendoli amabili, buffi, bonaccioni1, benevoli, saggi e prudenti2. Nessuno è più sconsiderato di un lemming, più infingardo3 di un gatto, più bavoso4 di un cane d ’agosto, più puzzolente di un porcello, più isterico di un cavallo, più cretino di una falena5, più viscido6 di una lumaca7, più velenoso di una vipera, meno fantasioso di una formica e meno musicalmente creativo di un usignolo8. Semplicemente occorre amare — e se proprio non possiamo, almeno rispet tare- questi e altri animali per quel che sono. Le leggende di un tempo esageravano con il lupo cattivo, le leggende di oggi esagerano con i lupi buoni. N on bisogna salvare le balene perché sono buone ma bisogna salvarle perché fanno parte dell’arredam ento naturale e contribuiscono all’equilibrio ecologico. Invece i nostri bambini sono educati a base di balene parlanti, lupi che si iscrivono al terz’ordine france scano e, soprattutto , Teddy Bear a non finire. La pubblicità, i cartoni animati, i libri illustrati sono pieni di orsi buoni come il pane9, ligi alle leggi10, coccoloni11 e protettivi. E insultante per un orso sentirsi dire che ha diritto di vivere perché - come ci si esprime dalle mie parti - è grande e grosso, ciula12 e balosso13. Pertanto sospetto che i poveri bambini di Central Park siano morti non per difetto 1 bonaccione: gutm ütig 2 prudente: um sichtig 3 infingardo: eigenw illig 4 bavoso: sabbrig 5 la falena: N achtfalter 6 viscido: schleim ig 7 la lumaca: Schnecke 8 l ’usignolo: N achtigall 9 buono com e il pane: herzensgut 10 ligio alle leggi: gesetzestreu 11 coccolone: anschm iegsam 12 ciula: (dial.) einfältig 13 balosso: (dial.) ignorant 29 ma per eccesso di educazione. Sono vittime della nostra coscienza infelice. Per fargli dimenticare quanto gli uomini siano cattivi gli hanno spiegato troppo che gli orsi sono buoni. Invece di dirgli lealmente1 e che cosa sono gli uomini e che cosa sono gli orsi. (1987) 1 lealmente: aufrichtig 30 6 COME IMPIEGARE IL TEMPO Q uando telefono al dentista per prendere un appunta mento e lui mi dice che per tu tta la settimana a venire non ha più un’ora libera, io ci credo. E un professionista serio. M a quando qualcuno mi invita a un convegno1, a una tavola rotonda, a dirigere un ’opera collettiva, a scrivere un saggio, a partecipare a una giuria, e io gli dico che non ho tempo, non mi crede. «Suvvia2 professore,» dice, «una persona come lei il tempo lo trova.» Evidentemente noi umanisti non siamo ritenuti professionisti seri, siamo dei perdigiorno3. Ho fatto un calcolo. Invito i colleghi che fanno mestieri analoghi a provare anche loro e a dirmi se è giusto. In un anno non bisestile ci sono 8760 ore. O tto ore di sonno, un ’ora per sveglia e toeletta, mezz’ora per spogliarsi e mettere la minerale sul comodino e non più di due ore per i pasti siamo a 4170 ore. Due ore per gli spostamenti in città, fanno 730 ore. Facendo tre lezioni settimanali di due ore l’una e un pomeriggio di ricevimento studenti, l’università mi prende, per la ventina di settimane in cui si condensa l’insegnamento, 220 ore di didattica, a cui aggiungo 24 ore di esami, 12 di discussione tesi, 78 tra riunioni e consigli vari. Considerando una media di cinque tesi annue di 350 pagine l’una, ogni pagina letta almeno due volte, prima e dopo la revisione, alla media di tre minuti per pagina, arrivo a 175 ore. Per le eserci tazioni, visto che molte le vedono i miei collaboratori, mi limito a calcolarne quattro per sessione di esame, trenta pagine l’una, cinque minuti a pagina tra lettura e discussione preliminare, e siamo a 60 ore. N on calcolando la ricerca, siamo a 1465 ore complessive. Dirigo una rivista di semiotica, VS, che pubblica tre numeri per un totale di 300 pagine l’anno. N on calcolando i 1 il convegno: Tagung 2 suvvia: ach, kom m en Sie schon 3 il perdigiorno: Tagedieb 3i manoscritti letti e scartati1, dedicando dieci minuti a pagina (valutazione, revisione, bozze) siamo a 50 ore. Mi occupo di due collane2 pertinenti3 ai miei interessi scientifici, calco lando sei libri all’anno per complessive 1800 pagine, dieci minuti per pagina, sono 300 ore. Dei testi miei tradotti, saggi, libri, articoli, relazioni a congressi, considerando solo le lingue che posso controllare, faccio una media di 1500 pagine annue a venti minuti a pagina (lettura, controllo sull’originale, discussione col traduttore, di persona, per telefono o per lettera) e siamo a 500 ore. Poi ci sono gli scritti originali. Anche considerando che non scriva un libro, tra saggi, interventi a convegni, relazioni, abbozzi4 per le lezioni eccetera, si arriva facilmente a trecento pagine. Calcoliamo che tra pensarci, prendere appunti, battere, correggere, parta5 almeno un’ora a pagina, e fanno 300 ore. La Bustina di M inerva, a essere ottim isti, tra il trovare l’argom ento, prendere note, consultare qualche altro libro, scriverla, ridurla al form ato dovuto, spedirla o dettarla, mi prende tre ore: moltiplico per 52 settimane e ho 156 ore (non calcolo altri articoli eccezionali). Infine la posta, a cui dedico, senza riuscire a sm altirla6, tre m attine alla settimana dalle nove all’una, occupa 624 ore. Ho calcolato che nel 1987, accettando solo il dieci per cento delle proposte, e limitandomi a convegni strettam ente disciplinari, presentazione di lavori condotti da me e dai miei collaboratori, presenze imprescindibili7 (cerimonie accade miche, riunioni convocate dai competenti ministeri), ho totalizzato 372 ore di presenza effettiva (non calcolo i tempi morti). Visto che molti impegni erano all’estero, ho calcolato 1 scartato: abgelehnt 2 la collana: Reihe 3 pertinente: bezüglich 4 l ’abbozzo: Entwurf 5 partire: (hier) brauchen 6 smaltire: abarbeiten 7 imprescendibile: unverzichtbar 32 323 ore di spostam enti1. Il calcolo tiene conto che un M ilano- Roma prende quattro ore tra taxi all’aeroporto, attesa, viaggio, taxi a Roma, sistemazione albergo e spostamento al luogo di riunione. Un viaggio a New York vale 12 ore. Il totale che risulta è di 8094 ore. Sottratte2 alle 8760 che ci sono in un anno, lasciano un residuo3 di 666 ore, e cioè un ’ora e quarantanove al giorno, che ho dedicato a: sesso, scambio con amici e familiari, funerali, cure mediche, shopping, sport e spettacolo. Come si vede non ho calcolato il tempo di lettura del materiale stam pato (libri, articoli, fumetti). Ammettendo che lo abbia fatto durante gli sposta menti, in 323 ore, a cinque minuti per pagina (lettura pura e semplice e annotazioni), ho avuto la possibilità di leggere 3876 pagine, che corrispondono a soli 12,92 libri di 300 pagine ciascuno. E il fumo? A sessanta sigarette al giorno, mezzo minuto tra cercare il pacchetto, accendere e spegnere, sono 182 ore. N on ci sono. Dovrò smettere di fumare. (1988) 1 lo spostam ento: Fortbewegung 2 sottrarre: abziehen 3 il residuo: Rest 33 7 COME USARE IL TASSISTA Nel momento in cui si sale su un taxi nasce il problema di una corretta interazione con il tassista. Il tassista è un individuo che guida tutto il giorno nel traffico cittadino - attività che conduce o all’infarto o al neurodeliri1 - in con flitto con altri guidatori umani. Di conseguenza è nervoso e odia ogni creatura antropom orfa2. Questo induce i radicai chic a dire che i tassisti sono tutti fascisti. Non è vero, il tassista è disinteressato ai problemi ideologici: odia le m ani festazioni sindacali, ma non per il loro colore, bensì perché intralciano3. Odierebbe anche una sfilata4 di balilla5. Chiede solo un governo forte che metta al muro tutti gli autom o bilisti privati e fissi un ragionevole coprifuoco6 tra le sei di m attina e la mezzanotte. E misogino7, ma con le donne che van fuori. Se stanno a casa a buttar giù la pasta, le tollera. Il tassista italiano si divide in tre categorie. Quello che esprime tali opinioni lungo tu tto il tragitto8; quello che tace contratto e comunica la sua m isantropia attraverso la guida; quello che risolve le sue tensioni in pura narratività9 e rac conta quello che gli è capitato con un cliente. Si tra tta di trancbes de vie10 sprovviste d i11 qualsiasi significato parabo lico12, e che raccontate all’osteria im porrebbero all’oste di 1 il neurodeliri: Irrenanstalt 2 antropom orfa: m enschenähnlich 3 intralciare: blockieren 4 la sfilata: Vorbeim arsch 5 il balilla: Anhänger der Jugendorganisation der faschistischen ParteiItaliens 6 il coprifuoco: Ausgangssperre 7 m isogeno: frauenfeindlich 8 il tragitto: Fahrt 9 la narratività: Erzählfluss 10 tranches de vie: (frz.) Lebensabschnitt 11 sprovvisto di: ohne 12 parabolico: gleichnishaft 34 fare uscire il soggetto narrante, dicendo che è ora di andare a letto. M a il tassista le giudica curiose e sorprendenti, e voi farete bene a commentarle con frequenti: «Ma guarda che gente, ma che cosa bisogna sentire, ma davvero è successo a lei?» Questa partecipazione non fa uscire il tassista dal suo autismo fabulatorio, ma vi fa sentire più buoni. A New York un italiano corre dei rischi quando, leggen do sulla targhetta1 un nome come De C utugnatto, Esippo- sitto, Perquocco, rivela la propria origine. Allora il tassista inizia a parlare una lingua mai udita e si offende moltissimo se voi non capite. Dovete subito dire in inglese che parlate solo il dialetto del vostro paese. Lui d ’altra parte è già con vinto che ormai da noi la lingua nazionale sia l’inglese. M a in generale i tassisti newyorkesi o hanno un nome ebreo o un nome non ebreo. Quelli con il nome ebreo sono sionisti rea zionari, quelli con il nome non ebreo sono reazionari antisemiti. Non fanno asserzioni2, chiedono un pronun ciamento. Difficile il com portam ento3 con quelli di cui si legge un nome vagamente mediorientale, o russo, e non si capisce se sono ebrei o no. Per evitare incidenti bisogna allora dire che si è cambiato idea4 e non si vuole andare sulla Settima angolo Quattordicesima, ma in Charlton Street. Allora il tassista si arrabbia, frena e vi impone di scendere, perché i tassisti di New York conoscono solo le strade con i numeri e non quelle con i nomi. Invece il tassista parigino non conosce nessuna strada. Se gli chiedete di portarvi a place Saint-Sulpice vi sbarca5 all’Odèon, dicendo che di lì non ci sa più arrivare. M a prima si sarà lungamente lam entato della vostra pretesa6 con degli «ah, 9a monsieur, alors...» All’invito che potreste rivolgergli di consultare la sua guida, o non risponde, o vi fa capire che 1 la targhetta: Schild 2 fare asserzioni: Aussagen treffen 3 il com portam ento: Verhalten 4 cambiare idea: die M einung ändern 5 sbarcare: aussteigen lassen 6 la pretesa: Forderung 35 se volevate una consulenza bibliografica dovevate rivolgervi a un archivista paleografo della Sorbona. Una categoria a parte sono gli orientali: con estrema cordialità1 vi dicono di non pensarci, che trovano subito il posto, percorrono tre volte la cerchia dei boulevards2, e poi vi chiedono che diffe renza fa se invece che alla Gare du N ord vi hanno portato alla Gare de l’Est, perché sempre treni sono. A New York non potete chiamare i taxi per telefono, a meno che non apparteniate a un club. A Parigi potete. Solo che poi non vengono. A Stoccolma potete chiamarli solo per telefono, perché non si fidano3 di uno qualsiasi che passa per strada. M a per conoscere il numero del telefono dovreste fer mare un taxi che passa per strada, e loro, come ho detto, non si fidano. I tassisti tedeschi sono gentili e corretti, non parlano, pre m ono4 solo l’acceleratore5. Q uando scendete, bianchi come uno straccio, capite perché poi vengono a riposarsi in Italia, guidando a sessanta all’ora davanti a voi sulla corsia di sorpasso6. M ettendo in gara un tassista di Francoforte con Porsche e un tassista di Rio con Volkswagen amm accata7, arriva pri ma il tassista di Rio, anche perché non si ferma ai semafori. Se lo facesse, sarebbe affiancato da una Volkswagen amm ac cata, m ontata da ragazzini che allungano la mano e vi portano via l’orologio. Ovunque, per riconoscere un tassista c’è un mezzo infallibile8. E quella persona che non ha mai il resto9. (1988) 1 la cordialità: H erzlichkeit 2 la cerchia dei boulevards: Außenring um Paris 3 fidarsi: vertrauen 4 premere: auf etw . treten 5 l ’acceleratore: Gaspedal 6 la corsia di sorpasso: Überholspur 7 am m accato: verbeult 8 infallibile: todsicher 9 il resto: W echselgeld 36 8 COME NON USARE IL FAX Il telefax è veramente una grande invenzione. Per chi non lo sapesse ancora, ci mettete dentro una lettera, fate il nume ro del vostro corrispondente, e in pochi secondi colui la riceve. E non solo una lettera, ma anche disegni, piante, foto grafie, pagine di calcoli complicati che non si possono dettare per telefono. Se la lettera va in Australia, il prezzo della trasmissione è pari a quello di una intercontinentale telefonica di pari durata. Se la lettera va da M ilano a Saronno, lo stesso, in termini di teleselezione. Calcolate che una telefonata da M ilano a Parigi, in ore serali, vi viene a costare più o meno mille lire. In un paese come il nostro, dove le poste per definizione non funzionano, il telefax risolve tutti i problemi. L’altra cosa che la gente comune non sa è che vi potete comperare un telefax da tenere in camera da letto, o da portare con voi in viaggio, per una somma accessibile1. Diciamo da un milione e mezzo a due milioni. M olto per un capriccio2, poco se avete una attività che vi obbliga a corrispondere con molte persone e in molte città. M a c’è purtroppo una legge inesorabile3 della tecnologia, ed è che quando le invenzioni più rivoluzionarie diventano accessibili a tutti, cessano di essere accessibili. La tecnologia è tendenzialmente democratica perché prom ette a tutti le stesse prestazioni, ma funziona solo se la usano solo i ricchi. Quando la usano anche i poveri, va in tilt4. Q uando un treno ci metteva due ore per arrivare da A a B, ecco apparire l’autom obile che ci arriva in un’ora. Per questo costava mol tissimo. M a non appena è diventata accessibile alle masse le strade si sono intasate5, e il treno è ridiventato più rapido. Pensate come è assurdo l’appello all’uso dei mezzi pubblici, 1 accessibile: annehmbar 2 il capriccio: Laune 3 inesorabile: unabwendbar 4 andare in tilt: außer Betrieb sein 5 intasato: verstopft 37 nell’era dell’automobile: ma con i mezzi pubblici, accettando di non essere privilegiati, arrivate prima dei privilegiati. Per l’automobile, perché si raggiungesse il punto di collasso, ci sono voluti decenni e decenni. Il telefax, più democratico (infatti costa meno di un’automobile) ha raggiunto il collasso in meno di un anno. Ormai si fa prima a spedire per posta. Infatti il telefax incoraggia le com uni cazioni. Se prima stavate a M olfetta e avevate un figlio a Sydney, gli scrivevate una volta al mese e gli telefonavate una volta alla settimana. O ra col telefax potete mandargli istan taneamente la prima foto della cuginetta appena nata. Come resistere alla tentazione1? Inoltre il mondo è abitato da persone, in numero crescente, che vogliono dirvi qualcosa che a voi non interessa: come fare un migliore investimento, come acquistare un oggetto, come renderli felici m andando loro un assegno, come realizzarvi completamente parteci pando a un convegno che migliorerà la vostra profes sionalità. T utti costoro, non appena apprendono che avete un telefax, e purtroppo esistono degli annuali2, faranno a gara3 per inviarvi, a costi sostenibili, messaggi non richiesti. Come risultato voi vi avvicinate al m attino al vostro telefax e lo trovate sommerso4 di messaggi che si sono accumulati durante la notte. N aturalm ente li buttate via senza leggerli, ma se nel frattem po un vostro intimo voleva dirvi che avete ereditato5 dieci miliardi dallo zio d ’America, ma dovete presentarvi entro le otto presso un notaio, ha trovato la linea occupata e voi il messaggio non lo avete ricevuto. Se quella persona deve raggiungervi, deve farlo per via postale. Il telefax sta diventando il canale dei messaggi irrilevanti, così come l’automobile sta diventando il mezzo per gli spostamenti lenti, per chi ha tempo da perdere e vuole 1 la tentazione: Versuchung 2 l ’annuale: Faxbuch 3 fare a gara: wetteifern 4 sommergere: überhäufen 5 ereditare: erben 38 sostare a lungo in lunghe code ascoltando Mozart o Sabrina Salerno. Infine, il fax introduce un elemento nuovo nella dinamica della scocciatura1. Sino a oggi lo scocciatore2, se voleva scoc ciarvi, pagava lui (la telefonata, il francobollo, il taxi per venire a suonare il vostro campanello3). O ra invece anche voi contribuite alle spese, perché la carta del fax la pagate voi. Come reagire? H o già pensato di far stampare carta intestata4 con il messaggio «fax non richiesto verrà autom a ticamente cestinato5» ma non credo che basti. Se posso darvi un consiglio, tenete il telefax sconnesso6. Se qualcuno deve mandarvi qualcosa vi deve telefonare e chiedervi di connetterlo7. Ma questo potrebbe intasare le linee telefo niche. Meglio sarebbe se chi deve mandarvi un fax vi scri vesse. Poi voi rispondete dicendo: «Invia il tuo messaggio per fax lunedì alle cinque, cinque minuti e ventisette secondi, fuso di Greenwich, quando io connetterò l’apparecchio per soli quattro minuti e trentasei secondi.» (1989) 1 la scocciatura: Belästigung 2 lo scocciatore: Nervensäge 3 il cam panello: Klingel 4 intestato: mit Briefkopf 5 cestinare: wegwerfen 6 sconnettere: ausstecken 7 connettere: einstecken 3 9 9 COME REAGIRE AI VOLTI NOTI Qualche mese fa mi trovavo a passeggiare per New York quando ho visto da lontano un tizio che conoscevo benis simo, e che stava venendo verso di me. Il guaio era che non mi ricordavo dove l’avevo conosciuto e come si chiamasse. E una di quelle sensazioni che si provano specie quando in una città straniera si incontra qualcuno conosciuto in patria, o viceversa1. Una faccia fuori posto2 crea confusione. E tu tta via quel viso mi era così familiare che certamente avrei dovuto fermarmi, salutare, conversare, magari lui mi avrebbe detto subito: «Caro Umberto, come stai?» e persino: «Hai poi fatto quella cosa che dicevi?» e io non avrei saputo che pesci pigliare3. Fingere4 di non vederlo? Troppo tardi, lui stava ancora guardando dall’altra parte della strada, ma stava giusto volgendo il suo sguardo nella mia direzione. T anto valeva prendere l’iniziativa, salutare, e poi avrei cer cato di ricostruire dalla voce, dalle prime battute5. Eravamo orm ai a due passi, stavo per aprirmi a un vasto e radioso sorriso, tendere la mano, quando di colpo l’ho riconosciuto. Era Anthony Quinn. N aturalm ente non lo ave vo mai incontrato in vita mia, né lui me. In un millesimo di secondo ho fatto in tempo a frenare, e gli sono passato accanto con lo sguardo perduto nel vuoto. Poi ho riflettuto sull’incidente e ho pensato che era nor malissimo. Già un’altra volta in un ristorante avevo scorto6 C harlton Heston e avevo avuto l’impulso di salutarlo. Questi volti7 popolano la nostra memoria, abbiamo trascorso con loro molte ore davanti a uno schermo, ci sono diventati 1 viceversa: um gekehrt 2 fuori posto: nicht einzuordnen 3 non sapere che pesci pigliare: nicht w issen, w ie man handeln soll 4 fingere: so tun, als ob 5 la battuta: (hier) Satz 6 scorgere: erblicken 7 il volto: Gesicht 40 familiari come quelli dei nostri parenti, e anche di più. Si può essere studiosi delle comunicazioni di massa, discettare1 sugli effetti di realtà, sulla confusione tra reale e im maginario, e su coloro che in questa confusione cadono definitivamente, ma non si è immuni dalla sindrome. Solo che c’è di peggio. Ho ricevuto confidenze di persone che per un ragionevole periodo sono state esposte ai mass media, apparendo con una certa frequenza in televisione. N on dico Pippo Baudo o M aurizio Costanzo, ma anche persone che avevano dovuto partecipare professionalmente a qualche dibattito, abba stanza per diventare riconoscibili. Lamentano tutte la stessa sgradevole2 esperienza. Di solito, quando vediamo qualcuno che non conosciamo personalmente, non lo fissiamo in faccia a lungo, non lo indichiamo con il dito ai nostri interlocutori, non parliam o ad alta voce di lui mentre ci può ascoltare. Sarebbero comportam enti ineducati3 e, oltre un certo limite, aggressivi. Le stesse persone che non indicherebbero con il dito l’avventore4 di un bar, solo per osservare con un amico che ha una cravatta alla moda, invece si com portano in modo assai diverso con i volti noti5. Le mie cavie6 affermano che davanti a una edicola7, dal tabaccaio, mentre salgono sul treno, entrando in un gabi netto al ristorante, si trovano a incrociare altre persone che tra loro dicono ad alta voce: «Vedi, è proprio il Tale8.» «Ma sei sicuro?» «E come no, è proprio lui.» E continuano la loro conversazione amabilmente, mentre il Tale li sente, incuranti9 del fatto che li senta, come se lui non esistesse. 1 discettare: diskutieren 2 sgradevole: unangenehm 3 ineducato: unhöflich 4 l ’avventore: Stammgast 5 noto: bekannt 6 la cavia: Versuchskaninchen 7 l ’edicola: Z eitungskiosk 8 il tale: Typ 9 incurante: gleichgültig 4 i Sono confusi dal fatto che un protagonista dell’immaginario massmediatico entri di colpo nella vita reale, ma al tempo stesso si com portano di fronte al perso naggio reale come se appartenesse ancora all’immaginario, come se fosse su uno schermo, o in fotografia su un rotocalco1, e loro parlassero in sua assenza. E come se io avessi afferrato Anthony Quinn per il bavero2, l’avessi trascinato a una cabina telefonica e avessi chiam ato un amico per dirgli: «Ma guarda che caso, ho incontrato Anthony Quinn, sai che sembra vero?» (e poi lo avessi buttato via, andandomene per i fatti miei). I mass media prima ci hanno convinto che l’immaginario fosse reale, e ora ci stanno convincendo che il reale sia immaginario, e tanta più realtà gli schermi televisivi ci mostrano, tanto più cinematografico diventa il mondo di tutti i giorni. Sino a che, come volevano alcuni filosofi, penseremo di essere soli al mondo, e che tu tto il resto sia il film che Dio o un genio maligno3 ci proietta davanti agli occhi. (1989) 1 il rotocalco: Zeitschrift 2 il bavero: Kragen 3 maligno: böse 42 I O COME RICONOSCERE UN FILM PORNO N on so se vi sia mai accaduto di vedere un film porno- grafico. Non intendo film che contengano elementi di ero tismo, sia pure oltraggioso1 per molti, come per esempio Ultimo tango a Parigi. Intendo film pornografici, il cui vero e unico fine2 è di sollecitare3 il desiderio dello spettatore, dal principio alla fine, e in modo che, pur di sollecitare questo desiderio con immagini di accoppiamenti vari e variabili, il resto conti meno che niente. M olte volte i m agistrati4 debbono decidere se un film sia puram ente pornografico o se abbia valore artistico. Non sono di coloro che ritengono5 che il valore artistico assolva6 tutto , e talora opere d ’arte autentiche sono state più pericolose, per la fede, i costumi, le opinioni correnti, che non opere di minor valore. Inoltre ritengo che adulti consenzienti7 abbiano il diritto di consumare materiale pornografico, almeno in mancanza di meglio. M a amm etto che talora in tribunale si debba decidere se un film è stato prodotto allo scopo di esprimere certi concetti o ideali estetici (sia pure per mezzo di scene che offendono il comune senso del pudore8), o se è stato fatto al solo e unico scopo di sollecitare gli istinti dello spettatore. Ebbene, c’è un criterio per decidere se un film è porno- grafico o no, ed è basato sul calcolo dei tempi morti9. Un grande capolavoro del cinema di tutti i tempi, Ombre rosse, 1 oltraggioso: beleidigend 2 il fine: Z iel 3 sollecitare: anregen 4 il magistrato: Staatsanwalt 5 ritenere: meinen 6 assolvere: freisprechen 7 consenziente: bewusst 8 il pudore: Scham 9 il tem po morto: langw eilige Filmszene 43 si svolge sempre e unicamente (salvo l’inizio, brevi intervalli e il finale) su una diligenza1. M a senza questo viaggio il film non avrebbe senso. L ’avventura di Antonioni è fatto unica mente di tempi morti: la gente va, viene, parla, si perde e si ritrova, senza che nulla accada. M a il film vuole appunto dirci che nulla accade. Ci può piacere o no,ma vuole dirci esattam ente questo. Un film pornografico invece, per giustificare il biglietto di ingresso o l’acquisto della videocassetta, ci dice che alcune persone si accoppiano sessualmente, uomini con donne, uomini con uomini, donne con donne, donne con cani o cavalli (faccio notare che non esistono film pornografici in cui uomini si accoppino con cavalle e cagne2: perché?). E questo andrebbe ancora bene: ma esso è pieno di tempi morti. Se Gilberto, per violentare3 Gilberta, deve andare da piazza Cordusio a corso Buenos Aires, il film vi mostra Gilberto, in macchina, semaforo per semaforo, che compie tutto il tragitto. I film pornografici sono pieni di gente che sale in macchina e guida per chilometri e chilometri, di coppie che perdono un tempo incredibile per registrarsi negli alberghi, di signori che passano minuti e minuti in ascensore4 prim a di salire in camera, di ragazze che sorbiscono5 liquori diversi e si gingillano6 con magliette e merletti prima di confessarsi7 a vicenda8 che preferiscono Saffo9 a Don Giovanni. Detto alla buona e volgarmente, nei film pornografici, prima di vedersi 1 la diligenza: Postkutsche 2 la cagna: H ündin 3 violentare: vergewaltigen 4 l ’ascensore: Aufzug 5 sorbire: (hier) einnehm en 6 gingillarsi: herum spielen 7 confessarsi: sich gestehen 8 a vicenda: gegenseitig 9 Saffo: Sappho, griechische Dichterin 44 una sana scopata1 occorre sorbirsi2 uno spot dell’assessorato ai trasporti. Le ragioni sono ovvie. Un film in cui Gilberto violentasse sempre Gilberta, davanti, di dietro e di fianco, non sarebbe sostenibile3. Né fisicamente per gli attori, né economi camente per il produttore. E non lo sarebbe psicologicamente per lo spettatore: perché la trasgressione4 abbia successo occorre che si disegni su uno sfondo di norm alità. R appre sentare la norm alità è una delle cose più difficili per qualsiasi artista - mentre rappresentare la deviazione5, il delitto, lo stupro6, la tortura, è facilissimo. Pertanto il film pornografico deve rappresentare la norm alità - essenziale perché possa acquistare interesse la trasgressione - nel modo in cui ciascun spettatore la conce pisce7. Pertanto se Gilberto deve prendere l’autobus e andare da A a B, si vedrà Gilberto che prende l’autobus e l’autobus che va da A a B. Questo irrita sovente gli spettatori, perché essi vorreb bero che ci fossero sempre scene innom inabili8. M a si tra tta di una illusione. Essi non sosterrebbero9 un’ora e mezzo di scene innominabili. Quindi i tempi morti sono essenziali. Ripeto dunque. Entrate in una sala cinematografica. Se per andare da A a B i protagonisti ci m ettono 10 più di quanto desiderereste, questo significa che il film è pornografico. (1989) 1 la scopata: Fick 2 sorbirsi: sich hineinziehen 3 sostenibile: tragbar 4 la trasgressione: Grenzüberschreitung 5 la deviazione: A bw eichung 6 lo stupro: Vergew altigung 7 concepire: begreifen 8 innom inabile: unglaublich 9 sostenere: (hier) ertragen 10 metterci: (hier) brauchen 45 i i COME MANGIARE IL GELATO Q uando ero piccolo si comperavano ai bambini due tipi di gelati, venduti da quei carrettini1 bianchi con coperchi2 argentati3: o il cono4 da due soldi o la cialda5 da quattro soldi. Il cono da due soldi era piccolissimo, stava appunto bene in mano a un bambino, e si confezionava traendo6 il gelato dal contenitore7 con l’apposita paletta8 e accum ulan dolo sul cono. La nonna consigliava di mangiare il cono solo in parte, gettando via il fondo a punta9, perché era stato toccato dalla mano del gelataio (eppure quella parte era la più buona e croccante, e la si mangiava di nascosto, fingendo di averla buttata). La cialda da quattro soldi veniva confezionata con una macchinetta speciale, anch’essa argentata, che comprimeva due superfici circolari di pasta contro una sezione cilindrica di gelato. Si faceva scorrere la lingua nell’interstizio10 sino a che essa non raggiungeva più il nucleo centrale di gelato, e a quel punto si mangiava tutto , le superfici essendo ormai molli e impregnate di nettare11. La nonna non aveva consigli da dare: in teoria le cialde erano state toccate solo dalla mac chinetta, in pratica il gelataio le aveva prese in mano per consegnarle, ma era impossibile identificare la zona infetta. 1 il carrettino: kleiner Karren 2 il coperchio: Deckel 3 argentato: versilbert 4 il cono: Eistüte 5 la cialda: W affel 6 trarre: abziehen 7 il contenitore: Behälter 8 la paletta: Schaufel 9 il fondo a punta: Spitze der Eiswaffel 10 l’interstizio: Z w ischenraum 11 il nettare: Nektar 4 6 Io ero però affascinato da alcuni coetanei1 cui i genitori acquistavano non un gelato da quattro soldi, ma due coni da due soldi. Questi privilegiati marciavano fieri con un gelato nella destra e uno nella sinistra, e muovendo agilmente il capo leccavano ora dall’uno ora dall’altro. Tale liturgia mi appariva così sontuosamente2 invidiabile che molte volte avevo chiesto di poterla celebrare. Invano. I miei erano inflessibili: un gelato da quattro soldi sì, ma due da due soldi assolutamente no. Come ognuno vede, né la matematica né l’economia né la dietetica giustificavano questo rifiuto. E neppure l’igiene, po sto che poi si gettassero entrambe le estremità dei due coni. Una pietosa giustificazione argomentava, invero mendace mente3, che un fanciullo occupato a volgere4 lo sguardo da un gelato all’altro fosse più incline a inciampare5 in sassi, gradini o abrasioni del selciato6. Oscuramente intuivo che ci fosse un’altra motivazione, crudelmente pedagogica, della quale però non riuscivo a rendermi conto. Ora, abitante e vittima di una civiltà dei consumi e dello sperpero7 (quale quella degli anni trenta non era), capisco che quei cari ormai scomparsi erano nel giusto. Due gelati da due soldi in luogo di uno da quattro non erano economicamente uno sperpero, ma lo erano certo simbolicamente. Proprio per questo li desideravo: perché due gelati suggerivano un eccesso. E proprio per questo mi erano negati: perché apparivano indecenti, insulto8 alla miseria, ostentazione9 di privilegio fittizio10, millantata11 agiatezza. M angiavano due gelati solo i 1 il coetaneo: Gleichaltriger 2 sontuosam ente: prächtig 3 mendacemente: trügerisch 4 volgere: richten 5 inciampare: stolpern 6 il selciato: K opfsteinpflaster 7 lo sperpero: V erschwendung 8 l’insulto: Beleidigung 9 l’ostentazione: Zurschaustellung 10 fittizio: falsch 11 millantare: angeben 47 bambini viziati1, quelli che le fiabe giustamente punivano, come Pinocchio quando disprezzava la buccia2 e il torsolo3. E i genitori che incoraggiavano questa debolezza da piccoli parvenus, educavano i figli allo stolto4 teatro del «vorrei-ma- non-posso», ovvero preparavano, diremmo oggi, a presen tarsi al check in della classe turistica con un falso Gucci acquistato da un ambulante sulla spiaggia di Rimini. L’apologo5 rischia di apparire privo di morale, in un mondo in cui la civiltà dei consumi vuole orm ai viziati anche gli adulti, e prom ette loro sempre qualche cosa di più, dall’orologino accluso6 al fustino7 al ciondolo regalo per chi acquista la rivista. Come i genitori di quei ghiottoni8 ambidestri9 che invidiavo, la civiltà dei consumi finge di dare di più, ma in effetti dà per quattro soldi quello che vale quattro soldi. Butterete via la radiolina vecchia per acqui stare quella che prom ette anche l’autoreverse, ma alcune impiegabili debolezze della struttura interna faranno sì che la nuova radiolina duri solo un anno. La nuova utilitaria avrà i sedili in pelle, due specchietti laterali regolabili dall’interno e il cruscotto10 in legno, ma resisterà molto meno della glorio sa Cinquecento che, anche quando si rompeva, si rimetteva in moto con un calcio. M a la morale di quei tempi ci voleva tutti spartani, e quella odierna ci vuole tutti sibariti11. (1989) 1 viziato: verw öhnt 2 la buccia: Schale 3 il torsolo: Kerngehäuse 4 stolto:dumm 5 l’apologo: Lehre 6 accluso: beigefügt 7 il fustino: W aschpulverbehälter 8 il ghiottone: Leckermaul 9 am bidestro: beidhändig 10 il cruscotto: Arm aturenbrett 11 sibarito: lebenslustig