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ALBERTO CURCI I I I P rJ4RTE t PRIM }! . . \ EDIZIONI CURCI - M LAND CONTENUTO DELLA I. PARTE PRODUZIONE DEL SUONO (Tecnica dell'arco) . pag. 5 ARCATE SCIOLTE - Divisione dell'arco in due parti e arcate intere . » 6 Sei pezzettini sulle corde vuote con accomp. di secondo violino .. » 9 Divisione dell'arco in tre parti . » 10 FORMAZIONE DEGLI INTERVALLI (Tecnica delle dita) . » 12 PRIMA APPLICAZIONE DELLE DITA » 12 1° DITO - Esercizi e Studi . » 12 Arcate staccate . » IS Quattro melodie per il collocamento isolato delle dita, con accomp. Quattro Melodie (0-1° dito) con accomp. di secondo violino . » 13 2° DITO - Esercizi e Studi . » 14 Quattro melodie (0-1° e 2° dito) con accomp. di secondo violino » 16 3° DITO - Esercizi e Studi . » 17 Quattro melodie (0-10, 2° e 30 dito) con accomp. di secondo violino » 18 Divisione dell'arco in quattrp parti . » 19 Collocamento isolato e successione regressiva delle dita . » 20 Arpeggi e scale in Sol, Re e La magg. in un'ottava . » 22 di secondo violino . » 24 4° DITO - Esercizi e Studi . » 25 Intervalli di terze in Sol, Re e La magg . » 26 Attacco «libero» dell'arco al tallone e alla punta . » 27 Salti di corda (ginnastica per l'articolazione della spalla) . » 27 IL ~EGATO - Esercizi e Studi . » 28 SECONDA APPLICAZIONE DELLE DITA - Esercizi e Studi . » 32 PICCOLA SUITE DI TRE PEZZI con accomp. di secondo violino . » 35 ALBERTO CURCI TECNICA FONDAMENTALE DEL VIOLINO PARTE I. PRODUZIONE DEL SUONO (Tecnica dell'arco) Per produrre il suono suI violino devono esser messe in vibrazione le corde col passaggio dei crini dell'arco su di esse. Perche il suono sia puro l'arco deve passare sulle corde con regolarita di mota e di pressione. Cia si ottiene facendo scorrere l'arco in perfetta linea perpendicolare in su e in giu, poggiando i crini nel centro di quello spazio delle corde che trovasi tra il ponticello e il margine della tastiera. Questo procedimento dell'arco per produrre il suono si chiama ARCATA. L'arcata che all'inizio della studio presenta minori difficolta e quella eseguita con la meta supe riore dell'arco, perche questa parte poggia naturalmente sulle corde in virtu del proprio peso mentre la mana destra, sostenendo l'arco tra il polIice e le altre dita, 10 spinge in su e in giu leggermente senza sccsse e senza pressione, facendo funzionare inoltre per questi movimenti le articolazioni del polso e del gc mito con morbidezza. ----. Segni d'areate e loro abbreviazioni. 1"'1 Arcata in giu V Arcata in su T. A. Tutto l'areo M. A. Merzo area M. S. Meta superiore M. 1. Meta inferiore P. alla Punta M. alla Meta T. al tallone 1/2 - Merro area 1/3 - Un terzo dell'arco Esereizio preliminare per l'arco, (pieeole areate nel centro dell' area) Nello stabilire i primi contatti tra l'arco e Ie corde, per produrre i1 suono e per fissare nel con tempo Ia posizione del corpo, della testa e delle braccia, e bene che I'allievo si limiti nelle prime lezioni ad eseguire delle piccole arcate della Iunghezza di 7 - 10 centimetri al centro dell'arco, in 5:': e in giu, prima sulle corde Re e La e poi sul Mi e Sol. Proprieta esclusiva per tutti i paesi: EDIZIONI CURCI S.r.L Galleria del Corso, 4 - 20122 Milano. ~ Copyright 1952 (Renewed 1980) by EDIZIONI CURCI S.r.L - Milano. T",-:: i Ij:~::: ~,~~_ -, ::5cTyati. E. 4313a C 6 ARCATE PRELIMINARI Ogni arcata e seguita da una PAUSA. La pausa in questi esercizi, come in quelli seguenti, ha funzione simbolica di fermata e deve essere mantenuta a piacere per tutto il tempo necessario al controllo della posizione del braccio destro, dopa ogni arcata. Meta ~a ~$lJijEf23g§ eCG. xr- t J t EJ+f2J¥fj ecc. l~o:~:s~~I :~g~ N.B. - Per i primi tempi l'insegnante deve aiutare l'allievo a eondurre l'areo. Quando l'allievo si sara abituato a reggere il violino nella eorretta posizione e a produrre con relativa sicurezza le piccole areate al centro dell' areo, mantenendo da solo nella giusta alterra la mano, il gomito e il braeeio destro, si potra passare agli esercizi seguenti. ARCATE SCIOLTE Divisione dell'arco in due parti, (E' utile fissare un anelletto di carta nel mezzo della baeehetta dell'area per facilitare all'allievo la suddivisione dell'area in due 0 piu parti). MEZZE ARCATE CON LA META SUPERIORE DELL'ARCO (Durante le pause si eontrolli l'esatta posizione dell' area sulle eorde). Meta superiore 1 . i1 V i1 SJ t =t=t==t?E t ,..------------f v v ~ I J dalla M'I dalla P. all a P. alla:\1. ~CWJrp---¥t 'i g *) Per mantenere la giusta posirione dell' area alla punta sulla corda Sol enecessario che il braccio oenga spinto molto innanri al corpo, Se l'allievo non riesce a eondurre I'arco diritto perchi: if suo braecio e corto, non si faceia tirare l'arco fino all'estremita della punta. 2. PASSAGGIO DI CORDA CON LA META SUPERIORE DELL'ARCO v r v F t ~(~ ~§¥:F i :wH t mw- J t:18 1 ~ t ~ i :~ i ~ I :tit ~ I J t :~ AVVERTENZA - Non bisogna passare agli eserciri seguenti prima che l'allievo non abbia imparato a tirare da solo !' areo con la meta superiore. E. 4313 a C. 4 MEZZE ARCATE CON LA META. INFERIORE DELL'ARCO (Per alleggerire l'arcata al Tallant Farce deve Esser mantenuto quasi sospeso sulla corda). Meta inferiore 3. ~(~ V J t nJ i t§ i J t~ ~ dalla }I'I dal T. al T. alla M. V n I t g i i t r i~ ~ f¥ti PASSAGGIO DI CORDA CON LA META INFERlORE DELL'ARCO ~e~ t :If i g t J t :I$I b=tttd i :,1 ~i Jm t ~ t :~ t ~ t ~ t F ~ i J i :11 MEZZE ARCATE SENZA PAUSE (Prima con la meta superiore applicando i segni sopra le note, poi can quella inferiore e i segni sotto le note). 5. l)M.S. ~(~~J_#l ~ V2)M.I. ~ :1 V ....... PASSAGGIO DI CORDA SENZA PAUSE (Prima can la meta superiore, poi con quella infiriore). 6,. MriS. V n V n i1 ~{~~~ J ~J J ffl!J ;; :!I M.I. ~~:~J:!I V7. ~(~~ I J J J tltYJ g ::1 8. ~(~ ji \I E. 4313a C V 9 " Arcate intere. Con tutto l'arco, unendo in un'arcata la meta inferiore e quella superiore. N.B. - Anche qui le pause e i punti di separazione sulle semiminime servono per controllare ogni volta la po sizione del braccio destro, PREPARAZIONE da eseguirsi anche da eseguirsi anc a e ~I~ g@ t I~ ecc. sul le altre corde sulle altre cord" T. M. M.P. P.M. M.T. ARCATE INTERE :I~EI~ S:d~ividere ogni minima in 4 crome lcntamente. = '" ARCATE INTERE E MEZZE ARCATE ALTERNATE . ·lr. r1 V r1 V r1 V =PdOO~~;>:;~ T.A.M.S. TA. M\:'~~~--'-----1 12. LE MEDESIME ARCATE CON PASSAGGIO DI CORDA ~ r1 V r1 V ~~~~~.~ T.A. M.S. T.A. M.I. '1:a~ ~1~~nJ :I T.A. M.S. T.A. M.1. =fi J±H)f BY: ~ ~*i¥r~ 14. PASSAGGI DI CORDA SU TRE CORDE 'I~ j J~::: hill .~~: J 'ffl£ttJ2J~ ~ . ?:) T.A. E. 4313 a C. 9 ; • GI All. ~B~~~ rr--.t~~~ M.l. T.A. DUE CORDE VUOTE SONATE SIMULTANEAMENTE i / Esercizio di note doppie per l'equilibrio dell'arco e per poter accordare il violino. 17. : • . • n ~ • n . ~ :::::::::r:;t ~~I~ = . . . . . . . . ~ \. '-- ?: SEI PEZZETTINI SULLE CORDE VUOTE con accompagnamento di secondo violino N.B. - Eseguire in tempo «Adagio» i sei pe;;:.;;:.ettini.18. ~ P""I , 4) u u M.S. T.A. Q o o T.A. I ~ n I I I I I .lJ,_ .lJ,_ ~ I I H) 11 11 11 - I I r o • M.l. 1 I ., u T.A. I I 1 19. n v '" , IU I,T.A. M.l. T.A.M.l. M.S. T.A. M.S. T.A. I II~ P""I I ~ 1 .~. lJ ~.lJ. ~.......... 11U - ., .#... - .. rr "" ., • #4.41- "..~ -I, ~-9 -6 20. U ., . u ~ ?: ,-;; • • . ., M.S. M.S.T.A. I ~ I II rr I ... .". "I-~ :i i ?J ?:T.A. T.A. x.r. T.A.< I I II I" " Ul~ "I E. 4313a C. ~ \ 4) j U ., ., ., ., M.l.T.A. ~ n I I I I I~ 11 I -- 10 21. fl ... ~ I I 4lJ u T.A. M.S. I I fl ~ I I ~ T.A. .IJ, I T.A. I I U u iT.A.M.L M.S.T.A. ~ u M.I. I 1 I 'r 1 ".u~-9 #~4) ~t" 22. fl ~ ~ -4 1 M.I. T.A. M.S. T.A. M.l. fl I~ I I ~ M.S.T.A. T.A. I I , 4 T 23. fl #~ ~ ~~ ~ 1 n .... ~... ~-9 u T.A. ~ ~ --,- 7J 1 I Divisione dell'arco in tre partie flU ~ ., :i ~ u u .. u .. M.1. T.A. M.1. T.A. M.S. T.A. fl ~ .. 1 I I I IJJ._ ...I l ,J o 3 11 iT • 1 ~ ~ ... ::~ I-- - .. ..u -QM.S. T.A. iI TT 2 • ··.::rerzo superiorei-: ••• Terzo medi o /'<.Terzo infe r io re j-" ~~~""".J?~~~ ~'¥~ PREPARAZIONE (Eseguire ogni semiminima eon un terra di areo, esereitandosi prima col ter<,0 ........:ii: or' conquello superiore e infine eon quello inferiore). ~13 8 t ~ t Ieee d'::';;,',;,' Eseguire I'esercieio seguente eon tutto l' area fermandosi dopo ognisemiminima per eontrollare la quantita j" cr.c adoperata. ~ eCG. Ripetere anche sulle altre corde~i f3g4 v E. 4313a C. -i UN TERZO D'ARCO E ARCATE INTERE 25. N.B. -lncominciando in giu adoperare per tesemiminime it terzo inferiore, incominciando in su quello superior., ~11 ~. w Yt;a s. ~ tt~~. Y ~.I~j.~ ~. 27. ~Il T.A. Tn DUE PEZZETTINI IN TEMPO i SULLE CORDE VUOTE I di d' licon accompagnamento 1 secon 0 VlO mo 28. Moderato ,.,~ . llD .. ~.--. .~. -.. ~~.~ ~ ... - 7- ~ ~. •- 29. Moderato ---. ---.--.- P. 41 T.A. fJ - . P. T.A. Tall. . T.A. ~ . 4D ~ . Q. Tall. - - T.A. - - . ii~ ~.P. i T.A. T.A. I'fl - I.IJ. _ j lV I - ~ E. 4313a C. 12 FORMAZIONE DEGLI INTERVALLI (Tecnica delle dita) Per formare sulle corde vuote tutti gli altri intervalli superiori, bisogna accorciare la lunghezza vibrante delle corde comprimendole con le dita contro la tastiera. Per tale funzione si adoperan: quattro dita della mana sinistra, cioe : l'INDICE (1° dito) - il MEDIO (2° dito) - l'ANULARE (3° dito) - il MIGNOLO (4° dito) Le dita si poggiano sulle corde in posizione arcuata. Ogni dito successivo, se adoperato sulla stessz corda a distanza normale dal dito precedente, eleva di un semitono 0 di un tono il suono, a seconda 3::: collocato vicino 0 lontano dall'altro dito. Vi sono percio diverse maniere di « applicare » le dita su~~-= corde, maniere che si distinguono l'una dall'altra dal posto dove capitano i semitoni fra le dita .:;: -: che vengono denominate «Applicaziorii ». Per la giusta intonazione controllare gli intervalli, sernt re che si puo, con le corde vuote. PRIMA APPLICAZIONE DELLE DITA (Semitono tra il 2° e 3° dito) DISPOSIZIONE DELLE DITA SULLE 4 CORDE INTERVALLI RISULTAXTI semitonoSEMITONO 8'I 2. 3.' 4. Dito #0 ~ II" Corda Mi MI @-G 0 ¥I' #~ I 2 I .:. LA J) jt2•• 3' Corda La 0B-G 0 *=~ f, RE ~ 1 '2 3 ' -:, .Corda Re ~----=#ii:=.-.e-=--~ SOL ®® G I I 2 3®-® ® Corda Sol 4E? 1 I ==--.J "'" 0 ~SEMITONO U ~ 'U' Segni e abbreviazioni per Ie Jita. I numeri 0, I, 2, 3, 4 messi sopra le note significano: corda vuota, 1°, 2°, 3° e 4° dito. La .:':'': affianco ai numeri indica che bisogna lasciare il dito sulla corda finche dura la linea. 1° DITO (Intervallo di un tono dal capotasto). N.B. - Durante lo studio della Ia APPLICAZIONE ripetere tutti gli esercizi dell'arco sulle corde :rr::. 30. 1-0 DITO su ciascuna corda (Ripetere ogni «ritornello » almena 4 volle). ~fut$t-_;~ o i 0 0 10 1 0 1 0 0101 ~ c) o 31. 1° DITO messo alternativamente su due corde vicine. £1~)3_~~~ tJ 0 1 0 1 0 1 0 1 ~ c)t~+Jgj I :~: j J'-1'l~~ ~~tJ 'J 0 1 d __ ::1 ~ 1 -- 0 1 ~ 0 1 o 1 • O. Sevcick Eo stato il primo dei didatti a servirsi nell'impianto della studio del violino del "Sistema del semitono. parallelo 0::.:-0 ,;, ccrC:e. Qui si Eo data la precedenza all'applicazione in cui il semitono capita fra 2° e 3° dito, potendo con essa eseguire dopa : :~7~ :=-=ricio di studio lo scale di SOL, RE e LA magg, in un'ottava iniziando dalle corde vuote, e quindi sonare in dette tonalite.. E. 4313a C LENTO. N.B. - Quando non QUATTRO vi e altra indica STUDIETTI zione gli Studietti (0 e l 1° dito) e Melodic devono cssere eseguiti in tempo 32. n 1 ~ ~(~§J M.1. T.A. M.S. T.A. simile 33. :41~ - Tl. M.S. T.A. 7J ~ M.1. QUATTRO MELODIE (0 - 10 dito) con accompagnamento di secondo violino 36. 11\ 1 • c.; T.A.< ~ n I~ \ • (Jj =d c.; c; r;; c.; t:i' ~ ~ ~ I I I I I I I I : "?: n n 1 r;; r;; 37. 11\ n .lJ._ I I 0 T.A. / ( M.S. T.A. ~ - I I ~ 4'---- ~"'J <:» ~"!.../ .... ~-U V JJ, M.l. T.A. r;; ... ....,J., ~ ~. ~""J -....-: 4, ~~ . ~ 38. E. 4313a C [.+ 39. i1~ .u. .IJ, . '---" k . , tJ M.l. I T.A. I I I I T.A. , M.S. ~ . . . •lU ~~. t;;- • ~.. - ... .. : .. ;t~. 'ft-6· " '" fJ J,j. . ~V". M.I. TA. I"l I . . . . - .IJ, M.S. t) .. .. , . I 1 .. 11~4· ~. '" ~ 2° DITO (Intervallo di un tono dal 1° dito) -10. Ripetere ogni «ritornello» almena 4 uolte. #(~a)_~r ~15::===i~ ~ 0 I. I. 2 I. 1. _ *<~ :J o 1 I. 2 I. 0 1. _ 4,1. 1° e ~I~ a)i'J 0 1. _ o b j :11 o E. 4313a C. QUATTRO STUDIETTI (0 - I O e 2° dito)42. I -1191J?JTIf---~{~~ J to<1i _ 43. T.A. -4{~ ~MI ~T.A. i .. 44. ~o 0I~ ~I J ~a IJ~ J t¥J$r J lj #J a~ i_ T.A. M I i__ T.A. i T.A. 1__ i_ T ' 45. M I . . . . M.S. M;S. ...... ~. , ~ PIltZ' J FWE Er#r J] F' +EF r ~~M.1. i__ i__ T.A. M.l. 1. T:A. M.S. lib IgJ· ~7' f'd. 14~·E~~~F#~rg~r~#~rl~!~~~ ~. M.1. i _ TA. ARCATE STACCATE Lo «staccato» si ottiene tirando e spingendo l'arco velocemente e, data 10. velocita dellarcata, sostituendo con una pausa it val ore sottratto alle note. Lo studio di questa arcata contribuisce a ren dere pili sicura e disinvolta la condotta dell'arco anche sulle note non «staccate ». La STACCATO si segna con un punto sulle note. Esempio J J J J Esecuzione )) '1 §~ "1 ~~ "! J)"I . . . . MEZZE ARCATE STACCATE (Eseguire lo staccato prima con la meta superiore con I'inieio in su e ,c.::': con la meta inferiore - cia che epiu dijficile - con l'inirio in giu. Le arcate staccate devono essere eseguite C" slancio, ma con leggereaa). 46 . a)~S' • bJ V. . . . (~ ~ ~ • r F •• r4Jlit4- f-Ft¥tS£=F • ij~ u~~~ U M.l. .'. • • C) •• ~ . :: _: ~~~J ! tj£4jWMF •• · .. ., .. ... ii·:i···~ •• e"..., --- U ~ ) . . 'J~".' : ~ ~~J~r.~IJJJ.:J • ••• • ". • '" a __ • ~ 47. . u" ~(tk 4 E¥¥J==§ 4 :t=i§J~J~1~J~~~~~ 4~ IJ JJ IJ J .. ;)T.A. M.S. T.A. M.l. -.. ~ ... u _ III b~~_ :. _ . ~ =±::: =l "-~::j == = ~- ~ _ - :~=dj-+§If¥;j ~ fi1±i ~ F :a~_ • . . . TA MS· T.A. . ) ' " M.l. _~d)._ ~ ~ ~F±I~ •••• -~ ~T....-\.. T.A 11.S. T.A. MJ. ., .. .M.S. .'. M.l. N.B. - Durante lo studio dello «staccato» ~si facciano eseguire all'allieoo anche esercizi di arcate sciolic altcrnandoli con quelli di staccato. E. 4313a C. 16 QUATTRO MELODIE (0 - 1° e 2° dito) con accompagnamento di secondo violino 48. Andante T.A.M.l.M.S. T.A.T.A. n \ \ I~;~~~~~~~~~~ 49. Andante " "'" 4 C-" - . T.A. M.S. f.l • "'" t;,I ..~ r:.I ?J ::;j-d ~~:; ~ -d. ~ •T.A. ~ ~M.S. M.l.T.A. M.I. T.A. ,V 1"1 IV I~' I Q r c... "-' c... .. n CJ. .. I' . . . . lIJ I simile I M.r. T.A. M.S. T.A. fJ staccato .) U ""'V ~"!' '! : l\Ioderato 50. staccatofJ i1 . ~. ~;; ~ . . ~ .~'!f.~~ ~ ~ . r \1 ~ ~~ ......./ 1: li!' "': ~-.-: -5 51 Moderato staccato.fl '"", . it:' ~ "':" l' • • - n .. I .. - - I M.S. segue staccatoI , ~i.1~ - ., ~- I~ i1 '[ . tJ '" ~ ~ ~ - - - n .. 11. ~ - . .. ..3 , ~ V • .. .. I I I I I - 11 - .. fl \ \/ \/ ~ i1 --Y - , : f) .. ~ ... , .... :: ;;; ~ "'.4 • ~.. .. E. 4313 a C. I I I 3° DITO (Intervallo di semitono da1 2° dito) II collocamento del 3° dito sulle corde presenta maggiore difficolta di quello del 1° e 2° dito per che esso e, col mignolo, uno delle due dita debo1i della mano. Non soltanto per questa ragione riesce piu diffici1e all'anu1are premere sulle corde, rna anche perche 1a sua posizione rispetto alIa tastiera 10 costringe ad allungarsi pili del 1° e del 2° dito per prendere le note. Questa necessita di allungarsi gli fa per dere parte della sua posizione arcuata per cui all'inizio della studio questo dito, nel premere, facilmente si pi ega su se stesso. 1 1__-======-_ ~ : J :11 2 . __----..::2:========-__1 1 4J 1 1 _ 1°, 2° e 3° DITO messi alternativamente su due corde vicme.53 • 3 a ~ I' a) E 1. 2_ 1 2-- 1 2__ 1 2_ :I 2__ 2__ 2-- 1 2 __ -~1 1 1 _ . [difficile] [difficiIe] 3 ~:j ~J3ItJ ~--2 __ 21 -- 1 _ 1 _ N.B. -Lo studio delle combinarioni ·d:·-=_-:"" PUG essere rimandato a piu tardi qZc:i. '':: l'insegnante 10 ritenga necessario, :I. -- 1 _ [difficile] E. 4313 a C. QUATTRO STUDIETTI (0 - 1°, 2° e 3° dito) 54,. Lasciare il piu possibile le dita sulle corde). %p Jr# ~. M.L TA. M.L T.A. M.S. T.A. M.S. 55. staccatoi M- f~~(~ J T Jff" J tt=t¥~r 7m j'~1 , ,oF rJ ., # - ~ MJ. T.A. M.S. TA. • . .. 56. t t% stacca 0 • • u" ih ~ 4'iittttJ _ ~ I M:r. • TA. M.S. T.A. ~ ~... ~i~~rrW+ff~ ~~~ 57. P J JJ k5 J J~ J I J J J ~ttt=£:+J 1fi T A M.S. T.A. M.l. .. J J ~ 2· T.A. QUATTRO MELODIE (0 - 1°, 2° e 3° dito) con accompagnamento di secondo violino _8 (Lasciare il piu possibile le dita sulle corde). \ < I o . Andante~/ 'r:,' i'I ,U,_ +tn -,9' .lJ,_ -I±.. .. -,9' ~ , --------"-, T.A. M.S. T.A. I xr. T.A. i fl 2 tJ I ft- I;•...; ~~l ~~1V~* ~ ~..---/ ,~:;:.. ~~~•.....7 - I , ':I. fJ _59. Andante I I .-+ ~ Tl - O' M.LT.A. I I M.S.T.A.M.L "" -TA. M.S. T.A. E. 4313a C. 19 M.S. ~ 41 1i ~ ~ yy .. rJe I S I • • 1 ) T.A. M.• ~ M.l. f t) ~ :;~~ ........ ... ..... ~ ...... ... .... :i . • .~ 61.Moderato .~ i1 ,j,j.- ~,. { I ~41 ) T.A.M.S.T.A. M.I.M.I. M.S. ~ l~ - • - ~.j4 ~ ....y if....-/~.- ... -u.,,~ ~. .11 -1'1' Divisione dell'arco in quattro parti. ~ as PREPARAZIONE (Adoperare un quarto dell' area per ogm semummma. Controllare durante le pause 1... quantita di area adoperata). ripetere suIle ~ 1=1 ~ecc. altre corde 1 N.B. - Nelle semibrevi adoperare un quarto d'areo per ogni movimento, nelle muume regolarsi alto stesso modo e produrre un suono uguale durante tutta l'arcata. 62. f41~ n n~1~npogg~o~~~~~..,..,~§I~n~1«~~~I o o o U "-" 63. T.A. =41~ ~ IT ~ T.A. ~~ II ~~n~~o~§n~::1 64. ~I~~ ripetere suIle altre corde T.A.P. T. T.A. E. 4313a C. COLLOCAMENTO ISOLATO E SUCCESSIONE REGRESSIVA (30, 2°, 1°) DELLE DITA SENZA PREPARAZIONE. AVVERTENZA. Fino a questo capitolo le dita sono state collocate nella successione progressiva ::.2°,30 ) . Se qualche volta e stata adoperata la successione regressiva 0 invertita (3°,2°,1°),10 si e :":EIO quando le dita si trovavano gia sulla corda e l'allievo non doveva far altro che toglierle una dopo l'altra. Da questo capitolo s'inizia invece il collocamento isolato delle dita e la successione regressiva senza preparazione. La trattazione a parte della successione regression vien fatta per la prima volta in ~uesta opera, ed e importante perche costituisce un settore a se della tecnica basata sulla regressione del collocamento delle dita, il cui studio specifico e utile, a voler restare nel grade elementare, per il ritorno neIle scale e per l'esecuzione degli arpeggio 20 DITO collocato isolatamente. 65. N.B. - Le notine in parentesi vengono messe e non sonate. 2 _ ~~~Q 66. 2° DITO collocato isolatamente e successione regressiva delle dita. .., :1 1 _ 67. Su due corde vicme. ~I~ IT 1 :I _ 3° DITO collocato isolatamente e successione regressiva delle dita. (Le notine legate con trattini alle minime indicano che il dito deve prepararsi per la nota successiva). ~ .---';;1,____ ,_----~ IT E :IE J (~R?? :I 69. ~(' ()t,.. c ~ r @t v r ill3 _ a E. 4313a C. --- 71. i1 ~(5 ~n~ 1 _ ~L~nil 72. ~(~ - :~ j § j J :]F-J J¥j ¥J ~ 2 1 1 r r r =t¥=t l$-==r ~f :1£ ~ ~ :1 2 2 1 1 73~ ~OTE DOPPIE "" ~+Wt~--:;~' :F6J~ :~ 1 8 2 ' ~ ~ ~_..~ ~ i :I§J ~g 2 _ 1 3 E. 4313a C. IN UN'OTTAVA INIZIANDO DALLA CORDA VUOTA ~~:~~J~rg j r :11 75. ~I~ u T.A.FO U L o ~ I o o o I : ~ ~ REmagg. g ° 0 ~n hi :. ° ] J 0 II II 0 ~ 0 n ~~) E0 +d 0 J ::1 ~ ~ LAmagg. A -& t ~ 0 0 I 2Si13! «I F$0 <: E£ ??J II ° E'o §!u =rlri 0 I ~ (I :I • • E. 4313a C. 77. REmagg. ~I~_r@tr§ M.L T.A. M.S. T.A. ~F:~J~J~ 4] simile 78. LAmagg. ~i M.S. M.l. ~E~r~Jm 79. SOLmagg. ; staccato , ~(~ ~~~ ,. • to • • •~ . . .,. .... . alla meta 80. REmagg. ~I~j f=i'@J_ ~ T.A. M·.S.· T.A. x.r. ~~~ ~~ simile 81. LAmagg. " ~4~~ al la meta P=tr§~~F~ E. 4313a C. QUATTRO MELODIE con accompagnamento di secondo violino. Collocamento isolato e successione regressiva delle dita senra prepararione. r:. ~ 0 I'l ~ .~ T.A.M.S. - -d - - T.A. x.r. 1 - I : , 82. Andante I I I I <:» "--.-tJ -d -6 =Ii .. '''j 83. Andante , - ' ~7p ~J-'~. 1 V~ .lJ. +fa ~ ~ M.S. T.A. I~ r• , M.S.T.A. i"1 . - ~- .. ~ i"1' lJ ! 4~ I ~ JT.A. M.S. f'1 T.A. I I M.l. - 11 ~. 41 11 "--fII 1 "--._ "--._ :i ..=iJ -::ri ----Tr "--- ~ 84. Allegretto i"1 . J,j.~ " . - iI - T.A.I 4J Tall. P.T.A. - I ~ V T ~.. I• Tall. T.A.---- - ~ - -~ ~~ ... I ..P. ~ T.A. P. T.A. ~ .lJ, . \ II I T.A. P. I Tall. < ~ i"1 V i"1 l 4U ~ ~ TI~~ =i »: ~ - _ T - 85. Andantino I I ~. ~_ ~"! _ -n,-I ~ -ff~ '~"j T "-..:~ ..~ .. .ltl)Ol ~ 2 -... i'T 1 2 3 E. 4313a C, t.i 4° DITO (Intervallo di un tone dalSo dito).* 86. o 4 0 ~J3 1. 2 2 3 __ ~" n 1._~~==== 1. 2 4- I. 2 I. _---.:2=--=============__ *A VVER TENZA. Per le piccole mani econsigliabile far collocare il 4° ditoprima a distanza di un semitono dal SO dito nel qual caso l'esercieio precedente verra eseguito mettendo il bemolle a tutte le note da prendersi col 4° dito, cioe : ~"J:g ~J'~ Cia seroira di preparaeione e dirinforzo al 4° dito che potrapoiprendere il tono intero. senra dijficolta. Raggiunto lo scopo non si tornera pitt su questa esercizio preparatorio per non pregiudicare l'intonaeione giusta della Ia Applicazione. TRE STUDIETTI (0 - 1°, 2°, 3° e 4° dito) o 88. o M.S. TA M.I. sz'mile 0 o~I'-;§j T.A. . . E. 4313a C. 26 J-#r_w-i ~ 2 21 1__1_~=====-_ 1 2 1 __----.: 2:..====== collocato sulla corda vicma. a 4, 4, a 4, a . . I_ I 2 I __ 4,a 0 . . 2 __1 _ 1 92 INTERVALLI DI TERZE IN SOL, RE E LA MAGG. IN UN'OTTAVA. ~ •SOL magg. «) ~I~_J~~ I~II . . 4, . . . J - LAmagg. ~ V ??~"~ ~ -~~~F~ E. 4313a C. , ATTACCO «LIBERO» DELL'ARCO AL TALLONE E ALLA PUNTA Per iniziare «liberamente» una nuova arcata dopo una pausa, cioe senza che l'arco poggi precedentemente sulle corde, e necessario che l'arco durante la pausa venga sollevato dalla corda e con un movimento quasi circolare della mana che 10 regge e del braccio destro nell'aria, venga poz giato di nuovo sulla corda al punto voluto. Tale procedimento si chiama: Rimessa d'arco alla punta o al tallone. E' necessaria che l'allievo si abitui a «rimettere I'arco» alIa punta e al tallone per acquistare sicurezza nell'attacco dell'arcata. Anche se all'inizio il suono (particolarmente al tallone) non sara della dovuta purezza non si ostacoli la Iiberta di movimento del braccio che e il primo scopo da taggiungere, mentre il suono migliorera man mana a traverse le ripetizioni di questo procedimento. RIMESSA D'ARCO AL TALLONE (Durante le pause sollevare l'arco per rimetterlo poi nuovamente al tallone sulla corda come indicato nei due grafici: c=.;; ~). 93. . arcata in gill arcata in su -~I~ J- ~ -:Q ~ :~ t% - :I£~~~:1 RIMESSA D' ARCO ALLA PUNTA (Durante le pause sollevare l'arco per rimetterlo poi nuovamente aUa punta sulle corde). ~- :I§V - ~ - :~ - ~ :G :1~ SALTI DI CORDA (Ginnastica per l'articola%ione della spalla). Quest'esercizio ha per iscopo di incominciare a rendere sciolti i movimenti del braccio nell'arti colazione della spalla. E il primo di una serie di esercizi del genere distribuiti nelle 4 Parti di questa opera. Per i primi tempi eseguendo i Salti- di corda e ammesso far nascere una breve pausa durante il passaggio dell'arco da una corda all'altra. Tale pausa di "Salto" e indicata nell'esercizio N. 94 con virgolette; la si applichi anche altrove quando e necessaria. 94. ~1~a~~J~ y T.A. M ~~~-:a T.A. T.A. =f nc)~I~~~~~~~L~ '~rf~~ QUATTRO STUDIETTI sull'applicazione isolata delle dita e la rimessa d'arco.95. ~ 0 ~ ~I~~~ ~~ ~ -:: 1~:.. 0M.S. _:. V 0 4, ~=. ~ .~tE .~ o ~ ~ ,M" • ~ ~ ~j~~~~ E. 4313a C. ~8 96. , • 0 ~ 0:re!(~~~MIT:A~.~Si"'ile ~~ M.l. .. ~- 97. ljl'_- @ ~-~I ° 98. =1} ~~.~~~. ~ ~ : '. T.A. M.S. M.S. y~ . ~:z:::c=~.~ y 00.. ~_fl O sz'mile IL LEGATO Quando in una stessa arcata si suonano due 0 pili note si produce il LEGATO. Le arcate SCIOLTE e quelle LEGATE sono le due arcate fondamentali della tecnica dell'arco. DUE NOTE LEGATE (Per ogni nota mezzo arco). T.A. ~ 0 0 0 0 0 0 ~1'~~Jj:1I 99. T.A. 'I' E. 4313a C --------- 29 i TRE NOTE LEGATE (Per ogni semtrmmma un terzo dell'arco). -l:. 0 ~a ~ ~i~~:~.:' . ~ 101. (Lasciare il pili possibile le dita sulle eorde). ~ • o. ~ T.A. i~ g-~i·~ T.A. . II QUATTRO NOTE LEGATE (Per ogni semiminima un quarto dell'arco). Studiare prima due note legate eon mezzo areo adoperando un quarto dell'areo per ogni semiminima. Poi quat tro note legate eon tutto l'areo. 1J15 ~ ~ :!I %A. (prima con la M.S. poi COD la M.l.)103. ~C • o. 0 ~~ T.A. ~ E. 4313a C. 30 NOTE LEGATE DI VALORE DIFFERENTE (Tre quarti d'arco per le minime col punto e un quano per le semiminime). ~ Ripetere o!:,i ritornello at"';,no 4 oolte. 0 ~ ~_ :IlffigBl?O~ 106. SCALE, ARPEGGI E INTERVALLI DI TERZE IN SOL MAGG. ~ 0 • •I~ Ei . .~ (Due terzi d'arco per le minime e un terzo per le semiminime). ~ 0 ~___i Q ~~:SS§FCJ~: ~ ~ Jll ~ ... <c:» 10?: SCALE, ARPEGGI E INTERVALLI DI TERZE IN RE MAGG. ~ 0 • •Y~~@~Ef.A ~o • • 0 = =~~j. ~Jnl~a-·I ~ .;; ~t ~IJ~;q· dJ u o· "---J ~ c;. E. 4313a C. _ ~i1 (Un terzo d'arco per le semiminime e due terzi per le minime). ~ 0 0 ~ ~~:tpAtFi 5lI~ 3 108. SCALE, ARPEGGI E INTERVALLI DI TERZE IN LA MAGG. t~~~1?-~~~~: 4~-~]2W) =J=~. ~~.~- TRE STUDIETTI su note legate di differenti valori ~9, (Lasciare iipi. possibile Ie dita sulle corde). o' . =rgl~ fl:-~~~ T.A. '-"" ~u~u~ 110. ~ 4 0 4 0 =rgl~ _~~?3~ T.A. o 4 ~E_G~ NOTE LEGATE IN VALORI SINCOPATI (Per ogni movimento un quarto d'arco). -J:- PRE~ARAZIONE. 0 ~~ =i'~~~D~~~~a=~ :'1 .------til. /" ~Fg .)-~ It Q ~ri~~~jJ} ~J - ,i E. 4313a C -- 32 II SECONDA APPLICAZIONE DELLE DITA (Semitono tra il 10 e 2° dito) DISPOSIZIONE DELLEDITA SULLE 4 CORDE INTERVALLI RISULTANTI sern itono SEMITONO I 4, 3. 2' .-3 .D4.Dito (0- 4.")q. 2: ~~ Corda Mi ~o, n (0MI 4,®® 'I 2' 8 e~r LA Corda La 0 ., J:I ~r ®-® ® 0- It; RE t ,:-~ ®B @ @- Corda Re ..~ :; t :.;l ~;SOL 0@ I 2 98 8L ---l CordaSoI () SEMITONO =t U" -eo &"0' : 2 1 ~C)~~~ 1--~===================- Su due corde vicine (Lasciare le dita sulle corde).113 • 3 3 3 fffr;ci_i:1 1 2__ :l 2__ 1 1 2 ~- 1 -- 1 2 __ »: 3 3 3 33 3 . . . . 2 1 2_'__ 1 2__ 2 __ 1 2__ 1 2I 1 C) 3 3 3 -4 -4 .. -. • 2__ • ~ .... 1 2~I 2__ 2 • 1 I E. 4313a C. 33 QUATTRO STUDIETTI nella 2a Applicazione 115. ~ n~ • • e E~ 116. ~l~ 117. .--. ~.~fl--e~· ~. ~~. T.A•. ¥€B3f_'~' QUATTRO STUDIETTI nella I a e 2a Applicazione (Irnpiego variato del 2° dito) 118. ~~~ ~ 118. bis ~l~gra-r_r~ i:~ 120. =l:- G-.. r--t ~ o· ~ X§I~'~ ~ w-~~~-~ 2 . ~~~~I J. _ E. 4313a C I I SPOSTAMENTO DEL 2° DITO DIETRO IL 30 DITO NELLA Ia E 2a APPLICAZIONE .Jlentre si suonano ancora le note segnate con crocetta avviene 10 spostamento del 2° dito dietro il 30 dito indicato con notine). 121. ~o + + 0 + +_ (!~ J'~ ~~fJ¥grqf~ u ~~~ '~ >'J' ' --" 122. ESERCIZI CON LO SPOSTAMENTO DEL 20 DITO NELLA Ia e 2 a APPLICAZIONE ~I~_~ M.A. :~==:7 -~~ M.A. 125. (0) (0) ~I~ ~ IL «FORTE» E IL «PIANO» Prima di iniziare 10studio della PICCOLA SUITE che segue eopportuno che l'allievo conosca almena i due coloriti principali adoperati in musica: il piano che si segna con p e ilforte che si segna can j. Sara compito dell'insegnante far eseguire 0 meno questi due coloriti nella SUITE, negli Studi e nei Duetti c:'e::a 2 a e 3a Parte di questa opera. Sappia intanto l'allievo che nel sonare «piano» l'arco sfiora con :c:??erezza la corda mentre nel «forte» l'arco dev'essere premuto su di essa. In seguito, nel capitolo o~:.:. COLORITI'Sa Parte) si troveranno le spiegazioni di tutti i procedimenti tecnici riguardanti , .:::. ":;.:: ':':' e il diminuire della sonorita, . E.4313aC. PICCOLA SUITE DI TRE PEZZI * con accompagnamento di secondo violino I. - PRELUDIETTO Allegro moderato J=108 o V~ 0 . . U M.S. 11 • sempre staccato fJ fenergico I 4~ o4,4, 0 --, 11 ", ~ '": n • ~ .. TT .~ ~ f· o fl 0 4, 0 JJ. V, . 0 4, V, .< 4:J n • ~ 4 ;f" ~ -rJ ~. - ~ ", ~~. -~ - ~ ", - n - 4, 0 0~ 0 4, 4J ~ - - ... - - ~. I P 4~ -rJ ", -..". - ;f" - ..~.." - ~ 0 0 JJ._ 8 0 v 4, o \ 4) ", <I ~ 4 - ", ", - - f - T - - ~ .... :;i ~ ~ - ~ ~ :' ~... o v o allargando sino alta fine * Questa Piccola Suite e pubblicata anche per Violino e Pianoforte - Ed. Curci. E. 4313a C. V ------------ 2. - NINNA NANNA Andantino J=84 ~ i1 4 ,. P dolce cantab}le I) ~ ..tJ ;;J ... ~.~- '" 0 - -J " --\ " I I I '7 ~~ ... :;J~~-/ "': fJ 4 0 " " tJ fj ,J '" :;... y :e1~. - I - ;t... 1'_ 'It.. _~ o~ ~ ....- ~ +t~ ~:: 01+. «:>: .iJ,- -...... ~ " , ,J (~ 4~ ~ <; ~ "'_ TT0 .. tf"~4- ~ v~ 4 " I 0 I - dolce I fj rall . a tempo I J ..~ ...~ :;J~- ~: ,.:.:::: ~ - .,;~-c:fl II II " ,~ j fJ ;t.. l' 'lJ ~~ ~-,j ;t~ ~'"-~ fJ ?" ?" " " " 'D j ~ " T : -=== ,J ~ .. ~ .. - '" ~~ .. ", ~.. - ... ~ tt. - I -------- -------- ) I E 4313a C - - - 37 3. - FINALE Allegro con brio J. =60 f V~ 0 ~ 0 V . . . TT • ) falla meta ~ staccato e robusto i1 I 4 TT • ~ . . TT simile - "" TT ! . II • ~ '7 II .. ~ ;r" ~.. ;:r..,," :' ~ ~ l V~ '" 0 11 - ..HJ 11 .. I fl n TT .. .. ". . n .. ~ ~":iJ'" ft·"'" ..4 t. fl ~ 4 - - 11 - - - - - ~ - ~ - - .. .. .. ~ .. -:;J .. f~ - - -:;J - -4 :li 2 l I .. - .. ;r" f v~ 0 '" 0 1 41 P I ITT .. 11 TT < poco rit. fcome prima I fl a tempo i1 4} .. ~.. p - .. tf· 1], .. .. TT .. .. ~ fl v 0 0 >- v '" '" ~. 1 .. 11I I- III I >nfll rt 4 14 ;r"* :iJ"'Ii ;:r.. ..".- .. ~ .. .. • =: ~.." :iJ vv 2 ~ 4, .u. .u. > > / I 4J .. , ~ { p fdeciso fl JJ > > u :4j ... 1ft n:, -- :4 ~ . 1 • Tl W11 ll. Fine della I. Partf' E. 4313a C
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