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INTEGRAZIONE E ALIMENTAZIONE

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ALIMENTAZIONE 
 
 INTEGRAZIONE ALIMENTARE NELLO SPORTIVO 
 
 
 
 
Dr. LERTORA DIEGO 
SPECIALISTA IN MEDICINA DELLO SPORT 
CONI-FEDERAZIONE MEDICO SPORTIVA 
ITALIANA 
 
 
Parametri fisici 
 
 
A.  Valutazione clinica e dei parametri ematochimico-
strumentali attraverso 
 
 
Visita d’idoneita’ non agonistica e agonistica 
 
esami ematochimico strumentali 
 
 
 
Parametri fisici 
 
 
 
 
B Valutazione antropometrica 
 
 ü Peso 
 
 ü Altezza 
 
 ü BMI 
 
 ü Rapporto massa magra / massa grassa 
 
 
Parametri fisici 
 
 Il BMI 
 
. 
 Esso mette in relazione con una semplice formula matematica l'altezza con il peso del soggetto. 
 Si ottiene dividendo il peso in Kg del soggetto con il quadrato dell'altezza espressa in metri. 
 
< 18.5 SOTTOPESO 
 
18.5 - 25 NORMOPESO 
 
25 - 30 SOVRAPPESO 
 
30 - 40 OBESITA’ DI MEDIO GRADO 
 
40  OBESITA’ DI ALTO GRADO 
 
Esempio: Se il vostro peso è 80 kg e siete alti 185 cm, il vostro B.M.I. è: 
80/ (1,85 x 1,85) = 23,4 
 
 
Parametri fisici 
 
 
 
 
IN PARTICOLARE IL VALORE DI BMI OTTIMALE E' RISPETTIVAMENTE 
 
da 19 a 35 anni BMI=22 (19-25) 
>35aa BMI= 24 (21-27) 
 
 
Parametri fisici 
 
 
 Il BMI: LIMITI 
 
 
 
Parametri fisici 
 
 
 PLICOMETRO 
 
Parametri fisici 
Primo step 
 
plicometro 
 
Sottoscapolare :la plica viene presa in diagonale, 
 all'angolo inferiore della scapola; 
 
 
Addominale :la plica viene presa in verticale 
 2 cm lateralmente all'ombelico; 
 
 
Tricipite :la plica viene presa in verticale, a metà del braccio misurato flesso; 
 
 
Bicipite :la plica viene presa in verticale, a metà del braccio misurato disteso; 
 
 
Parametri fisici 
 
LA IMPEDENZIOMETRIA 
 
 PRINCIPIO FISICO 
n  I tessuti biologici agiscono come conduttori o isolanti e il flusso di corrente segue il 
percorso di minima resistenza. 
n  tessuti che contengono acqua ed elettroliti come fluido cerebro-spinale, sangue e 
muscoli sono buoni conduttori 
 
n  grasso, osso e spazi pieni di aria come i polmoni sono tessuti dielettrici, cioè offrono una 
certa resistenza al passaggio della corrente 
 
Quindi una maggiore resistenza equivale ad una maggiore massa grassa e viceversa. 
 
 
Parametri fisici 
LE CURVE DI CRESCITA 
 
Nei soggetti sino ai 17 anni di età infatti non è corretto calcolare né il BMI 
né la massa magra attraverso la plicometria. 
 
 solo l’impedenziometria trova un applicazione 
 
 
 giusto peso e la corretta statura in età evolutiva; curve che mettono in 
rapporto il peso e l’altezza con l’età del soggetto. 
 
 
I valori normali sono compresi tra il 3 ed il 97 percentile. 
 
 
 
 
Parametri fisici 
 
LE CURVE DI CRESCITA 
 
 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 
 
L'alimentazione nello sportivo 
 
ü  non è molto diversa dall'alimentazione bilanciata 
seguita da un soggetto sedentario. 
 
ü  La differenza riguarda principalmente la quantità  di 
calorie 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 
 
 
Il fabbisogno calorico di uno sportivo può oscillare 2.000 alle 
5.000 Kcal al giorno a seconda 
 
 del sesso 
 
 dell'età 
 
dell'intensità 
 
durata dello sforzo sostenuto. 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 
 
 
E' importante rispettare la corretta ripartizione tra i nutrienti. In 
specifico: 
 
Carboidrati: 55 - 60% dell'introito calorico giornaliero 
 
 Proteine 12 - 15% dell'introito calorico giornaliero, contro il 10 
- 12% consigliato a chi non pratica sport 
 
Lipidi totali 25 - 30% dell'introito calorico giornaliero 
 
Minerali e vitamine il fabbisogno puo essere aumentato rispetto 
alle raccomandazioni valide per la popolazione generale (LARN) 
 
Acqua: almeno 1,5 l al giorno e comunque il fabbisogno varia 
secondo la quantità persa con sudore, urine. 
 
 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 
 
 
 
I Nutrienti 
 
 
 MACRONUTRIENTI (proteine, lipidi, carboidrati) 
 
 MICRONUTRIENTI ( vitamine, sali minerali) 
 
 
 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 
 
 
 MACRONUTRIENTI 
 
 LE PROTEINE: i mattoni dei nostri muscoli 
 
funzione plastica (rinnovo, mantenimento, riparazione 
dei tessuti). 
 
Molti ormoni, enzimi e anticorpi (funzione immunitaria) 
sono sostanze proteiche. 
 
Possono costituire anche una fonte energetica 
sviluppano 4 Kcal per grammo 
 
 
 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 
 
 
 MACRONUTRIENTI 
 
LE PROTEINE: Esse sono formate da piccole unita’ dette 
aminoacidi 
 
AA coinvolti nella sintesi proteica nell'organismo umano 
sono 20, ma di questi solo 8 sono essenziali 
 
Le proteine che contengono tutti e 8 gli aminoacidi 
essenziali vengono definite ad elevato valore biologico. 
 
 Queste sono contenute primariamente nei prodotti di 
origine animale 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 
 
 
 
 
LE PROTEINE 
 
Le proteine vegetali, presenti ad esempio nei legumi e 
nei cereali 
 
hanno invece un valore biologico più basso 
 
perchè carenti di alcuni aminoacidi essenziali 
 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 
 
 
Il fabbisogno di proteine varia in funzione dell'età 
del tipo di attività fisica. 
 
E' infatti maggiore in fase di crescita e nello sportivo per il 
mantenimento dei tessuti muscolari sottoposti a carichi di lavoro 
continui. 
 
Per la popolazione generale si raccomanda 0.8 - 1g/Kg di peso 
corporeo pari a circa il 10-12% dell'introito calorico giornaliero. 
 
 L'atleta che necessita di incrementare le masse muscolari può 
arrivare ad assumere proteine fino a 1.5-2g/Kg di peso 
corporeo, per un periodo limitato. 
 
Per mantenere il livello di massa muscolare già acquisito, è 
sufficiente 1g/Kg di peso corporeo. 
 
 
 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 
 
 
 CARBOIDRATI: l'energia di pronto uso 
 
La principale funzione dei carboidrati o glucidi è quella di fornire 
energia all'organismo. 
 
Essi sviluppano 4 Kcal per grammo. 
 
Negli alimenti troviamo carboidrati con diversa struttura 
chimica: 
 
zuccheri semplici 
 
 zuccheri complessi. 
 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 
 
 
 CARBOIDRATI: l'energia di pronto uso 
 
 
Gli zuccheri semplici (glucosio, fruttosio, saccarosio, 
lattosio, maltosio, galattosio) sono rapidamente assorbiti 
dall'organismo e la loro energia si rende disponibile in pochi 
minuti. 
 
 
Essi sono presenti nello 
zucchero da cucina, miele, nel latte, nella frutta, negli ortaggi, 
nelle marmellate e nei dolciumi in generale. Nella dieta non 
dovrebbero superare il 15% delle calorie totali. 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 
 
 
Gli zuccheri complessi sono rappresentati da amido e 
maltodestrine (polimeri del glucosio). 
 
 
Essi vengono assorbiti più lentamente e pertanto la loro energia 
si rende disponibile in modo graduale. 
 
Li troviamo in pasta, riso, pane, prodotti da forno, legumi e 
patate. 
 
Almeno il 45% delle calorie totali della dieta abituale di uno 
sportivo dovrebbe derivare dagli zuccheri complessi 
Schemi alimentari delsoggetto che pratica attività fisica 
 
 
 
 
In una dieta bilanciata circa il 60% dovrebbe essere 
apportato dai carboidrati 
nel periodo precedente una competizione si può innalzare 
l'introito di carboidrati sino al 70% del fabbisogno calorico 
totale. 
 
Infatti uno scarso apporto di carboidrati può avere effetti 
negativi sulla prestazione fisica, con i tipici segnali di stanchezza 
fisica e mentale. 
 
Inoltre, quando le scorte diminuiscono drasticamente, 
l'organismo cerca subito altra energia disponibile oltre ai grassi 
e utilizza le proteine. 
 
I carboidrati hanno, inoltre, un moderato potere saziante e sono 
più facilmente digeribili rispetto ai grassi 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 
 
 
I GRASSI 
I grassi o lipidi sviluppano 9 Kcal per grammo. 
  
La loro funzione principale è quella di 
 
fornire energia all’organismo 
 
di intervenire nei processi di costruzione dei tessuti cellulari 
(grassi essenziali) 
 
del tessuto adiposo (grasso di riserva). 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 
 
 
I GRASSI 
 
I grassi di deposito vengono utilizzati solo nell’esercizio a bassa 
intensità e di lunga durata. 
 
attività sportive estenuanti, all’aperto con temperature basse sotto 
gli zero gradi è utile aggiungere più grassi alla dieta abituale: 
almeno il 30% delle calorie totali. 
 
 
Si distinguono in: 
 
 saturi, di origine animale (formaggi, burro, 
 panna,latte, uova, carni grasse, lardo…); presentano 
  
Insaturi, di origine principalmente vegetale 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 VITAMINE 
n  nutrienti essenziali e insostituibili per 
 il mantenimento e 
 l’accrescimento del nostro organismo. 
 
 vitamine liposolubili (A, D, E, K) 
 
vitamine idrosolubili (C, gruppo B): non possono 
essere conservate nell’organismo 
n  Molte vitamine, si deteriorano con il calore 
 
  
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
n  VITAMINE 
 
n  Gli integratori vitaminici sono necessari solo in 
determinate condizioni fisiologiche (gravidanza, 
allattamento, alimentazione abituale squilibrata) e in 
particolari condizioni patologiche. 
n  ruolo particolarmente importante per gli sportivi le 
vitamine del gruppo B, partecipando alle reazioni di 
liberazione di energia da carboidrati, proteine e grassi 
 
n  Si trovano soprattutto in vegetali a foglie verdi, legumi, 
lievito di birra, cereali integrali, latte, tuorlo d’uovo, 
fegato. 
  
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 SALI MINERALI 
n  I 22 minerali sono nutrienti essenziali che 
partecipano attivamente alla regolazione di 
molte funzioni fisiologiche ed entrano nella 
costituzione dei tessuti corporei. 
 
n  funzioni vitali 
 trasporto di ossigeno alle cellule 
 la contrazione muscolare per il movimento 
 il funzionamento del sistema nervoso centrale. 
 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 Il fabbisogno di minerali nello sport 
n  solo in caso di carenze dimostrate. 
n  Inoltre ogni quantità in più di minerali 
v i e n e s m a l t i t a d a l l ’ o r g a n i s m o 
costringendo i reni ad un surplus di 
lavoro. 
n  Tra i minerali più importanti per lo sport 
segnaliamo 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 Il fabbisogno di minerali nello sport 
 
n  Il calcio : importante per la formazione e solidità delle 
ossa e dei denti, ma è anche essenziale per la 
trasmissione degli impulsi nervosi e per la contrazione 
delle fibre muscolari e per la coagulazione del sangue. 
n  La quantità giornaliera raccomandata varia dagli 800 ai 
1200 mg al giorno. Latte, yogurt, formaggi costituiscono 
la maggior fonte di tale minerale. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
 Il fosforo : contribuisce alla formazione di ossa e denti 
(funzione plastica). 
 
 E' indispensabile al funzionamento del sistema nervoso e 
muscolare 
 
 Attiva le molecole proteiche e glucidiche, rendendole 
capaci di liberare elevate quantità di energia. 
 
 Tutti i prodotti animali, dal pesce ai salumi contengono 
elevate quantità di fosforo. 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
n  I l f e r ro è i l c omponen t e p r inc i pa l e 
dell'emoglobina 
 
n  La sua carenza (anemia) si manifesta con un 
senso di fatica diffuso, sintomo che si accentua 
negli allenamenti stressanti. 
 
n  I l ferro si trova nel la sua forma più 
biodisponibile nelle carni, nelle uova, nelle 
frattaglie e nei salumi in genere. 
 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
n  Il magnesio è importante perché coinvolto 
nell'attività muscolare 
 
n  nell'attivazione di vari enzimi 
 
n  nella sintesi delle proteine. 
 
n  Le migliori fonti di magnesio sono i crostacei, le 
uova, le carni, i legumi e i vegetali integri. 
Schemi alimentari del soggetto che pratica attività fisica 
 
n  Il potassio facilita la contrazione muscolare, 
regola il bilancio idrico e l'equilibrio acido-base. 
Le fonti elettive di potassio sono soprattutto le 
leguminose, le patate, la carne e la frutta. 
n  Il sodio e cloro regolano il bilancio idrico 
dell'organismo e l'equilibrio acido-base. 
 
Pasto pregara 
 
 L`OBBIETTIVO 
 
n  Il primo è quello di arrivare alla linea di partenza con 
una riserva ottimale di glicogeno nei muscoli e nel 
fegato. 
 
n  Il secondo è quello di prevenire l’ipoglicemia (basso 
livello di zuccheri nel sangue), durante lo sforzo atletico. 
 
 
Pasto pregara 
 
 
 
 
 
 Il pasto che precede l'impegno sportivo dovrà essere 
consumato almeno tre ore prima della gara per non 
compromettere la digestione ed il rendimento fisico. 
 
 
Pasto pregara 
 
 
 
Dovrà essere composto principalmente da alimenti 
ricchi di AMIDI e 
 
 da quantità non troppo abbondanti di GRASSI e 
PROTEINE. 
 
 
 
Pasto pregara 
 
 
 
Anche gli ZUCCHERI SEMPLICI non dovranno 
eccedere, in quanto potrebbero essere causa di 
ipoglicemie successive. 
 
 
Pasto pregara 
 
 
 
 
 
 E' utile prevedere, nelle due ore che precedono l'inizio 
della gara, il consumo di 400-600ml di una bevanda 
contenente il 5- 8% di zuccheri. 
 
 
 
Pasto pregara 
 
 
 
Per stabilire il contenuto in carboidrati di una 
bevanda 
 
 -dividere il contenuto in grammi di carboidrati per il 
volume, espresso in ml 
 
 -moltiplicare per 100 
Pasto pregara 
 
 Ma quale zucchero è meglio usare? 
 
 Il glucosio e il saccarosio sono sicuramente da evitare nella 
razione di attesa, per gli effetti negativi indotti dalla 
produzione dell'insulina sul metabolismo glucidico e lipidico. 
 
il fruttosio non è insulino-dipendente, bensì viene 
metabolizzato lentamente dal fegato senza provocare 
ipoglicemia reattiva. 
 
 Occorre prestare attenzione a non consumarlo in grandi 
quantità , perchè venendo assorbito lentamente a livello 
intestinale può provocare. 
 
 
Pasto pregara 
 
 Ma quale zucchero è meglio usare? 
 
 Le maltodestrine rappresentano il migliore ingrediente 
 sono polimeri del glucosio a catena corta. 
 
 Non provocano aumenti bruschi della glicemia, in quanto le 
molecole di glucosio vengono liberate in modo graduale 
 
 fornendo energia duratura ed assicurando il risparmio dl 
glicogeno. 
 
 
PASTO DURANTE GARA 
 
 
 
 
 
 ad ogni gara una pronta integrazionePASTO DURANTE GARA 
 
 
 
un’attività fisica di elevata intensità della durata di un’ora 
può ridurre le scorte di glicogeno epatico del 55% 
 
 
due ore di attività possono quasi azzerare le scorte epatiche 
e dei muscoli coinvolti nell’attività fisica stessa. 
 
 
Se l’intensità di lavoro è sovramassimale, la deplezione di 
glicogeno epatico e muscolare può verificarsi in un tempo 
molto minore 
PASTO DURANTE GARA 
 
 
 
L’assunzione di carboidrati sia in forma liquida che solida 
durante attività fisica, risulta molto utile per 
 
• prove aerobiche di elevata intensità e durata 
 
• ma anche nel corso di prove che comportano numerose serie 
di scatti di intensità vicino alla massimale. 
 
 
In attività che comportano una bassa potenza questo 
vantaggio è marginale (metabolisno ossidativo). 
PASTO DURANTE GARA 
 
 
 
I maggiori vantaggi nell’assunzione di carboidrati si 
verificano per intensità di lavoro intorno al 75% della 
massima potenza aerobica. 
 
prevenendo il depauperamento delle scorte di glicogeno e 
fornendo substrato utile ai muscoli in attività nella fase 
avanzata della competizione 
 
ne deriva un miglioramento non in termini di potenza ma di 
resistenza alla sforzo prolungato, garantendo anche la 
possibilità di sprint finale. 
 
PASTO DURANTE GARA 
 
 
 L’assunzione di liquidi durante l’attività fisica 
 
 
attenua gli effetti negativi della disidratazione 
 
 sulla performance cardiaca 
 
 sulla termoregolazione 
PASTO DURANTE GARA 
 
 
 L’assunzione di grandi volumi di acqua ostacola l’assorbimento di 
zuccheri 
 
 volume di acqua basso può non essere sufficiente per coprire le perdite 
idriche. 
 
PASTO DURANTE GARA 
 
 
 . L’assorbimento intestinale di liquidi e alimenti è fortemente 
influenzato dalla velocità con cui questi lasciano lo stomaco. 
 
 La velocità di svuotamento gastrico si riduce se l’intensità di lavoro è 
superiore al 75% della massimale, 
mentre aumenta con l’aumentare del volume di riempimento. 
 
 
PASTO DURANTE GARA 
 
 
 La formula ottimale consiste nell’assumere 150-250 ml ad intervalli di 
15 minuti 
L’aggiunta di glucosio in bassa concentrazione (carboidrati al 5-8%) e di 
sodio alla bevanda reidratante, facilita la velocità di assorbimento 
intestinale di acqua. 
 
 
E' preferibile usare maltodestrine o fruttosio al posto del 
saccarosio, nell'integratore liquido da bere ad intervalli 
regolari. 
 
PASTO DOPO GARA 
 
 
 
L’alimentazione post impegno intenso deve, oltre che 
reintegrare, aiutare i processi di disintossicazione e 
ricostruzione. Nell’organismo si potranno riscontrare: 
1) Perdita d’acqua 
 
2) Perdita di Sali 
 
3) Accumulo di sostanze acide 
 
4) Svuotamento delle riserve di zuccheri 
 
5) Usura dei tessuti 
 
PASTO DOPO GARA 
 
 
 
Il pasto dopo una competizione deve essere consumato per 
lo meno due ore dopo lo sforzo 
 
alcalinizzante per vincere l’acidosi ed eliminare con più 
facilità le tossine accumulate 
 
Deve essere semplice, a base di amidi 
 
proteine ad elevato valore biologico in moderata quantità 
tale da non affaticare l'apparato renale e pochi grassi. 
INTEGRATORI ALIMENTARI 
INTEGRATORI ALIMENTARI 
 
 
Integratori sportivi sono gli "Alimenti adattati ad 
un intenso sforzo muscolare soprattutto per gli 
sportivi" 
INTEGRATORI ALIMENTARI 
 integrazione energetica 
 carboidrati a vario grado di polimerizzazione 
 
 integrati con vitamine del gruppo B (B1, B2, B6, 
PP) e vitamina C ed eventualmente con altri 
antiossidanti. 
 
 Possono contenere lipidi in quantità 
significativa e con finalità energetica. 
INTEGRATORI ALIMENTARI 
In presenza di poliinsaturi è obbligatoria 
l'integrazione con vitamina E con un rapporto 
tocoferoli/acidi grassi poliinsaturi di 0,4 mg/g 
 
 
 apporto energetico almeno di 200 kcal per 
porzione, salvo prodotti destinati a situazioni 
particolari come le razioni di attesa 
INTEGRATORI ALIMENTARI 
 
 
I carboidrati più usati sono 
 il fruttosio e 
 le malto-destrine 
 
(oligosaccaridi derivati dall'idrolisi dell'amido) 
INTEGRATORI ALIMENTARI 
 reintegrare le perdite idrosaline 
contengono elettroliti 
 carboidrati semplici e/o maltodestrine. 
 
 concentrazione del 2-6% 
 
 (L'assunzione è fatta per prevenire la 
disidratazione e la perdita idrosalina o per la 
reintegrazione) 
INTEGRATORI ALIMENTARI 
 integratori proteici 
n  L'indice chimico delle proteine almeno all'80% di quello della proteina 
di riferimento (FAO/OMS) 
 
n  le calorie fornite dalla quota proteica devono essere dominanti 
rispetto a quelle totali. 
 
n  La vitamina B6 deve essere presente in quantità non inferiore a 0,02 
mg/g di proteine. 
 
n  L'etichetta deve riportare le seguenti avvertenze: 
n  1. L'apporto totale di proteine (dell'integratore e della dieta) non 
deve superare 1,5 g/die/kg peso corporeo. 
n  2. Per l'uso prolungato, oltre le 6-8 settimane, è necessario il parere 
del medico. 
n  3. Il prodotto è controindicato nei casi di patologia renale ed epatica, 
in gravidanza e sotto i 12 anni. 
INTEGRATORI ALIMENTARI 
 
integrazione di aminoacidi e derivati 
 
 a base di aminoacidi ramificati (BCAA) 
 
 a base di a.a. essenziali ed altri aminoacidi 
 
 contenenti derivati di a.a. (a base di creatina e 
carnitina) 
INTEGRATORI ALIMENTARI 
 Aminoacidi ramificati 
n  La quantità totale dei tre BCAA da non superare giornalmente 
è di 5 g con un rapporto tra leucina, isoleucina e valina di 
2:1:1 
 
n  È consigliata l'associazione con vitamine B1 e B6 
 
n  L'etichetta deve precisare che per uso prolungato è necessario 
il parere del medico 
 
n  le controindicazioni per patologie renali, gravidanza ed età 
inferiore ai 12 anni 
 
 (I BCAA vengono metabolizzati a livello muscolare e il loro 
utilizzo favorisce lo sviluppo della forza e della massa 
muscolare, agevola il recupero della fatica, fornisce energia) 
INTEGRATORI ALIMENTARI 
Aminoacidi essenziali e altri aminoacidi 
 
 presenti in idonee proporzioni 
 
 quantità apportate per consentire un'assunzione 
giornaliera frazionata tenendo conto delle altre fonti 
proteiche della dieta. 
 
 Le indicazioni in etichetta sono analoghe a quelle 
precedentemente indicate 
 
INTEGRATORI ALIMENTARI 
 Prodotti contenenti derivati di aminoacidi 
 creatina 
 
q  derivato aminoacidico con funzione di riserva di fosfati 
energetici a livello muscolare sintetizzata dall'organismo 
a partire da arginina, glicina e metionina 
q  integratore per particolari esigenze, quali l'aumentato 
fabbisogno negli allenamenti intensi o la ridotta sintesi 
q  Viene consigliata una dose pari a 4-6 g/die, ma se il 
trattamento supera i trenta giorni essa non deve essere 
superiore a 3 g/die. 
INTEGRATORI ALIMENTARI 
creatina 
 
 Il fabbisogno quotidiano è circa 2 g 
 
q  una supplementazione pari a 2,5-3 (o fino a 5-6 g) 
per os per un periodo inferiore a 15 giorni può 
configurare la creatina come fattore nutrizionale 
 
q  mentre si dovrebbe parlare di intervento terapeutico per 
dosi superiori a 6 g per os secondo prescrizione medica 
(OTC o prodotti medicinali) 
q  Effetti negativi a breve termine: disturbi 
gastrointestinali, crampi 
INTEGRATORI ALIMENTARI 
La carnitina 
n  sintetizzata soprattutto nel fegato 
 
n  carrier degli acidi grassi a lunga catena per attraversare 
la membrana interna mitocondriale 
 
n  usatanelle prestazioni atletiche in cui è importante la 
resistenza per il suo intervento nell'utilizzazione degli 
acidi grassi 
 
n  Ha anche un ruolo nel metabolismo dei BCAA 
 
n  La dieta la fornisce soprattutto con la carne e le dosi 
consigliate sono 1-2 g/die 
INTEGRATORI ALIMENTARI 
coenzima Q10 
n  attività antiossidante nei confronti dei radicali liberi dei 
fenomeni di perossidazione e di invecchiamento 
 
n  migliora la funzionalità cardiaca 
 
n  riduce il colesterolo plasmatico 
 
n  Il suo deficit plasmatico si può avere in alcune patologie, 
nell'invecchiamento, nell'allenamento fisico intenso 
 
n  favorisce l’utilizzo dei substrati energetici lipidi utile negli sport 
anaerobici (pesi) soprattutto nella fase di recupero post-
esercizio 
 
n  Dosi quotidiane consigliate: 50-100 mg per 30-60 giorni. 
 
Bevande Energizzanti 
n  Con la circolare n. 5/98 il Ministro della Sanità "energy 
drinks“ 
n  bevande caratterizzate da elevati tenori di caffeina 
(320 mg/l) e taurina (4 g/l) 
 superiori a quelli massimi consentiti nelle bevande 
analcoliche (art.15 del DPR 719/1958): 
125 mg/l nella coca cola 
89 mg/l nella pepsi cola 
 
n  Il Red Bull, che in Austria è un prodotto dietetico e nel 
resto della UE un prodotto alimentare, ha come 
componenti principali 
n  taurina 
n  glucuronolattone 
n  caffeina 
Bevande Energizzanti 
 La taurina 
 
 Derivato dalla metionina e dalla cisteina 
 essenziale solo in presenza di uno sforzo fisico 
 
 effetto disintossicante e rigenerante dell'apparato 
muscolare 
 
 Alcuni prodotti a base di taurina sono classificati tra gli 
integratori dietetici 
 
 Il glucuronolattone aiuterebbe a eliminare le sostanze 
esogene ed endogene che causano l'effetto cosiddetto 
intossicante dell'organismo. 
Bevande Energizzanti 
 
 
 Il glucuronolattone aiuterebbe a eliminare le 
sostanze esogene ed endogene che causano 
l'effetto cosiddetto intossicante dell'organismo 
SCHEMA DI VALUTAZIONE MEDICO-
SPORTIVA ATLETI 
 
 VALUTAZIONI AD INIZIO STAGIONE 
AGONISTICA 
 
VISITA GENERALE 
 
PRESCRIZIONE DI ESAMI EMATOCHIMICI D’INTERESSE MEDICO 
SPORTIVO. 
 
MISURAZIONE DELL’ INDICE DI MASSA CORPOREA (BMI) 
 
 CALCOLO DELLA QUANTITA’ E DISTRIBUZIONE DELLA MASSA 
MAGRA MASSA GRASSA ATTRAVERSO METODO 
BIOIMPEDENZIOMETRICO E PLICOMETRICO 
 
PASTI PRE E POST GARA 
 
 SCHEMI D’INTEGRAZIONE ALIMENTARE 
 
SCHEMI DI ALLENAMENTO DAL PUNTO DI VISTA MEDICO 
SCHEMA DI VALUTAZIONE MEDICO-
SPORTIVA ATLETI 
 
 
 
 
VALUTAZIONI A META’ STAGIONE AGONISTICA: 
 
 
VISITA DI CONTROLLO GENERALE 
 
CONTROLLO DEI VALORI EMATOCHIMICI D’INTERESSE MEDICO-SPORTIVO 
 
 
 CONTRLLO DEI VALORI E DELLA DISTRIBUZIONE DELLA MASSA 
MAGRA/MASSA GRASSA 
 
 
 FORMULAZIONE DEGLI SCHEMI D’INTEGRAZIONE ALIMENTARE 
 
 
 
SCHEMA DI VALUTAZIONE MEDICO-
SPORTIVA ATLETI 
 
 
 
 
 VALUTAZIONE A CIRCA 1 MESE PRIMA DEL TERMINE DEL 
CAMPIONATO 
 
 
 CONTROLLO DEI VALORI EMATOCHIMICI D’INTERESSE MEDICO-SPORTIVO 
 
 VALUTAZIONE DEI VALORI E DELLA DISTRIBUZIONE DELLA MASSA MAGRA/ MASSA 
GRASSA 
 FORMULAZIONE DEGLI SCHEMI D’INTEGRAZIONE ALIMENTARE

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